Intanto un cameriere si recò da Piero per recuperare la culla di Gioia e portarla nella sua nuova camera.
Lì con Piero c'era anche Gianluca che, saputo quanto successo da Alessandra, voleva aiutare l'amico
-' questa culla non si muove da qui' – disse Piero bloccando il cameriere
-' mi spiace signore, ma ho ricevuto l'ordine di portarla in un'altra stanza'
-'ti ho detto che questa da qui non si muove' – ripetè Piero urlando e piazzandosi tra il cameriere e la culla – è di mia figlia, serve a lei e qui resta perché QUESTA è la sua camera, la loro camera, la nostra camera.' – concluse marcando alcune parole.
Intanto nella stanza entrò Gaetano richiamato dalle urla del figlio e capì subito
-' Piero lascia fare al cameriere il suo lavoro' – disse cercando di spostare il figlio
-'questa culla è di Gioia e questa è la sua camera. Non ce ne sono altre' – marcò Piero
-' mi spiace signor Barone, la Signora ha preso un'altra camera e questa culla dev'essere quindi spostata' – ripose fermo il cameriere stanco di perdere tempo in quisquiglie familiari
-' lasciagli fare il suo lavoro, Piè ' – intervenne Gianluca –' poi avrai tempo per chiarire con Giada'
Piero si lasciò spostare, inerme, dal padre così da dare al cameriere l'opportunità di fare il suo lavoro.
A pranzo Giada non scese in sala, tutti si ritrovarono giù tranne lei e Gioia.
-' come mai non ci sono?'- chiese il batterista innocentemente a Piero che abbassò lo sguardo senza saper cosa rispondere.
Ci pensò Gaetano
-' è indisposta e ha preferito restare in camera' – mentì pur di depistare la curiosità dei commensali e sperando che chi sapeva, tacesse.
Dopo pranzo Piero si recò alla reception per sapere la nuova stanza di Giada ma a causa della privacy non ottenne alcuna risposta, così decise di chiedere ad Ignazio
-'non dovrei dirtelo ma lei ti ama ancora, le ho chiesto di perdonarti spiegando lo stress a cui siamo sottoposti e la paura che hai di perderla. TI prego di non fare più lo stronzo con lei, non tentare di giustificarti incolpando lei, peggioreresti soltanto la situazione. l'ho sempre vista forte e sicura di se da quando la conosco invece oggi..' – si fermò Ignazio a sospirare ripensando a come l'aveva trovata in camera –' ..oggi non era lei, è distrutta, annientata, non ha fatto altro che piangere.'- concluse Ignazio davanti ad un Piero in lacrime
-' non voglio perderla' – furono le uniche parole che riuscì a pronunciare mentre l'amico lo abbracciò.
Saputo il numero della stanza, Piero decise di raggiungerla ma mentre trovava la forza di bussare, Giada aprì la porta con in braccio Gioia per uscire trovandoselo praticamente davanti.
Giada aveva gli occhi rossi e gonfi, tipici di chi aveva pianto. Piero avrebbe voluto abbracciarla per farle sentire tutto il suo dispiacere, tutto il suo amore ma non ci riuscì. Lo sguardo di rancore che lei gli riservò non ammetteva alcun gesto affettuoso.
Dal canto suo Giada mai avrebbe voluto incontrarlo, lo amava ma non riusciva a dimenticare le sue urla, il suo andare via, il suo tornare ubriaco e sporco di rossetto ma soprattutto non riusciva a dimenticare quel bacio che sapeva ancora dell'altra.
Fu Gioia a spezzare il silenzio
-' pie..papa pie'- e gli si lanciò addosso.
Piero commosso l'accolse tra le braccia perdendosi in quel contatto che aveva temuto di perdere per sempre.
-' piccola mia quanto sei bella'-
Giada avrebbe preferito che Gioia evitasse questo slancio affettuoso ma non poteva toglierle l'affetto di Piero. Lei ne era praticamente innamorata al punto da chiamarlo papà, non voleva creare alcun trauma nella bimba allontanandola da Piero in maniera brusca. Tornate in Italia, la distanza avrebbe reso naturale questo distacco ormai inevitabile.
-' dove stavate andando?'- chiese con cautela Piero
-' non credo tu voglia saperlo davvero' – rispose Giada suscitando un mezzo sorriso in Piero a causa delle sue risposte mai ovvie e scontate
-' voglio sapere tutto ciò che vi riguarda'- affermò lui guardandola negli occhi. Uno sguardo che non sfiorò neppure Giada ormai trincerata nella sua prigione di rabbia
-' vado a prenotare l'aereo del ritorno'- rispose con freddezza prendendo Gioia dalle braccia di Piero e avviandosi verso la reception.
Le gambe di Piero tremarono e il fiato sembrò mancare tutto d'un colpo.
Scosso, la raggiunse e le si piazzò davanti
-' merito la tua rabbia, il tuo odio, la tua freddezza. Sono stato un coglione ma permettimi di parlarti. Non voglio perderti. Non voglio perdere te, Gioia e la vita insieme a voi. Odiami, arrabbiati, disprezzami ma alla fine perdonami ti prego. Sei la sola donna che voglio accanto. ' – disse tutto d'un fiato
Giada non si aspettava quelle parole e quel suo silenzio venne frainteso da Piero che le si avvicinò cingendo con un braccio i fianchi e con l'altra mano dietro la testa per poterla baciare. Ma mentre lui avvicinava il suo viso a quello di Giada , lei rinsavì ricordando il sapore del loro ultimo bacio così si staccò e si allontanò stringendo forte Gioia e lasciando Piero immobile.
Dopo una mezz'oretta Giada torno in camera con il biglietto del ritorno per il giorno dopo.
I ragazzi stavano tutti in piscina tranne Piero rinchiuso nella sua camera a crogiolarsi nel dolore.
Aveva fatto l'impossibile per averla accanto: aveva discusso con la sua famiglia, le aveva chiesto di sposarla, aveva reso pubblica la loro relazione chiedendo il supporto della varie fan page e alla fine l'aveva comunque persa, ma solo ed esclusivamente per colpa sua.
Intanto Giada preparò le valigie e chiamò Gaetano e i ragazzi per comunicare la sua scelta. Ignazio si era proposto di accompagnarla in aeroporto ma lei aveva prontamente rifiutato, desiderava che loro stessero accanto a Piero quando avrebbe saputo della sua partenza. Gaetano era mortificato, le ricordò quanto il figlio la amasse così da poterlo un giorno non lontano perdonare.
La mattina seguente, Giada e Gioia stavano percorrendo il corridoio per scendere in reception aiutati da un cameriere per le loro valigie quando la porta della camera di Piero si aprì per mostrare un Piero stanco e svogliato scendere per la colazione.
Il cuore di Piero si fermò per un attimo davanti a quella scena. Non sapeva che Giada andasse via quella mattina, si aspettava che lo andasse a salutare per dargli l'opportunità di salutare Gioia ma soprattutto per dargli l'opportunità di parlarle ancora una volta cercando di farle cambiare idea.
-'te ne vai davvero?'- chiese lui
-'non ho nulla che mi trattenga qui'-
-'ci sono io'-
-' non c'è nulla, te lo ripeto'- e se ne andò spedita portando con se Gioia che dormiva serena inconsapevole che non avrebbe più rivisto 'papà pieo' e soprattutto portando con se due cuori spezzati .
E' davvero finita...
Grazie per i commenti, le stelline e le letture. E' una Gioia per me.
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E sei splendida
Romance'Smettila di decidere per me cosa è giusto e cosa no! Sono grande abbastanza per decidere da solo. Non ho mai fatto tanti chilometri per incontrare una ragazza semisconosciuta, non ho mai inserito nessuna canzone in scaletta per dedicarla ad una rag...