Fu proprio Giada a rompere il silenzio
-' Grazie!' – si limitò a dirgli turbata mentre Piero restava lì, fermo senza proferire alcuna parola, senza muovere nessun muscolo.
Lei gli si avvicinò e prese il palloncino per restituirlo alla legittima proprietaria che sorrideva sdentata.
Intanto si avvicinò Ignazio che da lontano aveva visto tutta la scena e osservava divertito l'amico imbambolato.
-' Ciao Giada, che felicità rivederti!' – le disse abbracciandola con foga prima di rivolgersi alla piccola –' e tu chi sei principessina?' – chiese il tenore accattivandosi il miglior sorriso della piccina.
-'mia figlia Gioia'- rispose con un fil di voce.
Possibile che Piero non avesse detto ad Ignazio che aveva una figlia? Si chiese Giada senza sapere cosa dire ne che fare.
Avrebbe voluto chiedere a Piero come stava, come era andato il tour o altre stupide domande solo per sentire di nuovo la sua voce. E invece non seppe proferire alcuna parola.
Si girò a guardare Ignazio che intanto aveva preso tra le sue braccia Gioia e la stava facendo volteggiare in aria.
-' quanti mesi ha?' – chiese Ignazio mentre spupazzava le guanciotte della piccina.
-' undici ' - rispose la mamma sempre più imbarazzata dal silenzio di Piero , silenzio destinato a durare poco perché gli squillò il telefono e lui si allontanò velocemente per rispondere.
Purtroppo non mise abbastanza distanza tra di loro perché si sentirono chiaramente alcune risposte di Piero del tipo ' anche tu', oppure 'manca poco e ci rivediamo'.
Frasi innocue che caddero come un macigno sul cuore di Giada, Piero allora l'aveva davvero dimenticata? Aveva già un'altra relazione? Forse con una ragazza più giovane e sicuramente che non avesse già una figlia.
L'espressione di Giada fu molto eloquente tant'è che se ne accorse anche Ignazio nonostante giocasse ancora con la piccola Gioia. Lui capì e si limitò semplicemente a sorriderle con un sorriso che si fermò alle labbra senza arrivare agli occhi, un sorriso amaro, un sorriso di circostanza.
Pochi minuti dopo Piero terminò la chiamata e si incamminò verso Ignazio ,Giada e Gioia.
Era davvero una bambina stupenda, SPLENDIDA come la madre. E la madre era semplicemente meravigliosa seppur con alcuni chili in meno. I suoi ricordi davvero non le rendevano giustizia. Come un film , riaffiorarono nella sua mente i ricordi più dolci e più passionali condivisi con quella donna che un tempo, non lontano, desiderava ardentemente fare sua.
Ignazio continuava a fare domande sulla piccola circa il suo primo dentino, la sua prima parola, il suo gioco preferito e Giada rispondeva a quelle domande orgogliosa e innamorata come solo una mamma può esserlo. Piero si sentiva di troppo in quell'occasione, amava i bambini ma proprio non riusciva ad avvicinarsi a quella creatura, causa inconsapevole del suo dolore.
Quando Giada si accorse del suo ritorno, si avvicinò alla bimba prendendola tra le braccia per sistemarla nel passeggino, Ignazio scambiò un'occhiata veloce a Piero intuendo che era la presenza dell'amico a turbarla. Di sicuro tra quei due c'era ancora un residuo di quella passione che li aveva visti protagonisti quella notte di tanto tempo fa proprio a Salerno.
Decise così di dare una smossa alla situazione fingendo di dover rispondere al cellulare, si allontanò dai due certo che Giada non se ne sarebbe mai andata senza salutarlo.
E così avvenne, mentre Ignazio si mostravo impegnato in una finta conversazione, Piero e Giada restarono a guardarsi imbarazzati prima che Gioia non richiamasse l'attenzione rivolgendo a Piero tutto il suo repertorio di parole sconnesse.
-' a modo suo, ti sta ringraziando per il palloncino! Era davvero disperata!' – intervenne lei nel vedere la figlia rivolgersi a Piero con lo stesso sguardo ammaliato che tempo fa lei stessa aveva riservato a quell'uomo.
Allora era proprio vero: tale madre tale figlia! Pensò divertita.
-' ha il tuo stesso sorriso' – finalmente Piero dette voce ai suoi pensieri! –' ti somiglia tanto!'
-'si, me ne rendo conto anche ora che ti guarda con lo stesso sguardo incantato con cui ti guardavo io tempo fa' – confessò lei senza rendersi davvero conto di ciò che aveva appena detto.
Ma Piero sembrò non cogliere il non tanto velato riferimento al sentimento che lei nutriva nei suoi confronti e fece finta di niente continuando ad osservare dall'alto quella bambina che continuava a richiamare la sua attenzione.
Avvenne tutto in un lampo, Piero fece in tempo ad allungare le braccia mentre Giada si stava accasciando al suolo.
Ignazio, che da lontano aveva visto tutta la scena, si avvicinò di corsa cercando di capire cosa era successo.
-'stava parlando..non so cosa è successo' – provò a spiegargli mentre la bimba continuava a giocare col palloncino ignara di ciò che stava accadendole intorno.
Ignazio chiamò immediatamente i soccorsi mentre Giada giaceva inerme tra le braccia di Piero il quale non riusciva a pensare a nulla di sensato. I soccorsi arrivarono immediatamente, nessuno dei due potè andare in ospedale a causa del firmacopie che da lì ad un'oretta avevano.
Intanto Ignazio decise di prendere con se la bimba e di affidarla a Barbara ,la loro assistente, che era arrivata insieme a Gianluca e al padre di Gianluca.
Con un finto sorriso sulle labbra e con la preoccupazione per Giada che attanagliava i loro cuori, pregarono affinchè il firmacopie potesse finire quanto prima possibile. Intanto Barbara aveva chiamato in ospedale più e più volte cercando notizie sulla giovane mamma, notizie che non arrivavano.
Come starà Giada? Chi sarà la persona alla quale Piero ha promesso ha promesso di rivedersi presto?
Grazie, grazie di tutto.
PS:se vi va passate a leggere 'Una Notte Magica', scritta con Ann2600. La trovate su Pignazioinlove. Ci farà piacere sapere cosa ne pensate di questa nuova storia.
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E sei splendida
Romance'Smettila di decidere per me cosa è giusto e cosa no! Sono grande abbastanza per decidere da solo. Non ho mai fatto tanti chilometri per incontrare una ragazza semisconosciuta, non ho mai inserito nessuna canzone in scaletta per dedicarla ad una rag...