Capitolo 3

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Giada tornò di corsa dall'amica che l'aspettava nelle poltrone accompagnata da uno steward a cui il premuroso Piero aveva chiesto di accompagnarla per evitare che si perdesse, di nuovo. Intanto Piero, preparatosi in fretta si recò dai due amici

-' Vi devo chiedere una cortesia alla quale non potete dirmi di no..vi prego..' – disse tutto di un fiato davanti a due paia di occhi sbarrati.

-'di che si tratta?' – chiese secco e asciutto Gianluca

-' vorrei inserire nella scaletta Splendida? ' – chiese Piero e senza aspettare al risposta degli altri due continuò – 'lo so che è da molto che non la cantiamo e sono disposto a farlo da solo se voi non ve la sentite ma io ho bisogno di cantarla stasera'

Intuendo che il motivo di quella richiesta piuttosto insolita da un perfezionista come Piero fosse legata alla ragazza conosciuta in camerino, Ignazio approvò proponendosi anch'egli di cantarla. A Gianluca non rimase altro da fare che accettare  con la promessa da parte di Piero di farsi raccontare la vera motivazione di quella richiesta insolita ma accorata.

Il concerto proseguì meravigliosamente, quelle tre voci così armoniose capaci di sfondare se prese singolarmente ma che messe insieme si armonizzavano in maniera impeccabile; il tutto accompagnato da un meraviglioso spettacolo di luci. Quasi a metà scaletta, prende la parola Ignazio

-' la canzone che ora cantiamo è una dedica ad una persona speciale, lei già sa' – annunciò breve e coinciso con il suo sorriso capace di travolgere chiunque e lanciando un'occhiata nelle file dove sapeva esser seduta Giada.

Giada al cenno delle prime note, riconobbe la sua canzone e in un attimo gli occhi le si riempirono di lacrime. Possibile che un ragazzo appena conosciuto fosse stato capace di intaccare quella gelida corazza nella quale aveva rinchiuso il suo cuore frantumato?

Eppure eccolo lì, nel suo completo Armani ad intonare quelle parole che l'avevano sempre emozionata. Era lì , a cantarle, solo per lei, guardandola negli occhi nonostante centinaia di paia di occhi fossero tutti fissi su di lui che invece sembrava cantare solo per lei.

E sei splendida

ineguagliabile

con gli occhi dentro i miei

senza parlare resta accanto a me

Quasi come una preghiera velata, una richiesta d'amore, un invito alla felicità.

hai preso il cuore mio

io senza fiato vivo solo se

con te

Ormai le lacrime le solcavano il viso senza rendersene minimamente conto, era stata tutta per lei quella dedica, era lei la persona speciale alla quale era destinata questa poesia cantata. E mentre lui veniva richiamato da Ignazio a continuare il loro spettacolo, non poteva non soffermarsi costantemente su quegli occhi bagnati da lacrime e sperare che quella dedica le avesse fatto capire quanto interesse Piero aveva verso di lei.

Il concerto proseguì tra una serie di standing ovation, applausi scroscianti e risate a crepapelle per i loro simpatici siparietti.

Alla fine del concerto, come da consuetudine, le fan più incallite si avvicinarono al palco per strappare un selfie, una stretta di mano o un autografo ai loro beniamini e tra tutta quella gente Piero sperava di incontrare quegli occhi che lo avevano incantato ma si dovette ricredere quasi subito, alzando lo sguardo più a lungo raggio vide infatti la sua 'Splendida' andare via con quella che doveva essere l'amica. 

Mentre crogiolava nella sua delusione, venne avvicinato da Ignazio che lo richiamò al suo dovere di cantante nei confronti di quelle fan che erano venute fin sotto al palco e scalpitavano per avere anche solo un suo sguardo, un suo sorriso.

-' sei stata stupida' – la rimproverò Mary – 'dovevi andare sotto al palco e quanto meno ringraziarlo per quella meravigliosa dedica! Ha cambiato una scaletta per te..te ne rendi conto?'- , continuò imperterrita l'amica sperando di smuovere Giada da quel torpore emotivo che si era autoimposta da quando il suo giovane marito aveva perso la vita in un incidente stradale lasciandola da sola a crescere una figlia che , all'epoca dei fatti, ancora doveva nascere.

Ma lei non si degnò neppure di rispondere, di dare una motivazione al suo atteggiamento. Sapeva in cuor suo che non avrebbe più rivisto Piero e che quella serata sarebbe stata catalogata come 'sogni fatti ad occhi aperti' , sogni...null'altro.

Dal canto suo Piero stava ritornando nel suo albergo amareggiato per l'atteggiamento di Giada. 

Come se non bastasse, oltre al danno di averla vista andare via senza degnarsi di salutarlo doveva affrontare anche la beffa nel dover rispondere alle mille e più domande sul perché avesse voluto far aggiungere quella canzone non prevista. Domande alle quali aveva saputo abilmente dribblare con tutti tranne che con Gianluca, il quale aveva accettato di cantarla solo dietro promessa di una sufficiente spiegazione. 

Infatti arrivati in albergo, Gianluca entrò in camera di Piero per chiedere la meritata delucidazione.

-' ho incontrato un a ragazza molto carina e volevo fare colpo dedicandole la canzone che le piace in assoluto '- aveva confidato brevemente per non lasciare trasparire la delusione di non averla vista giù al palco, come invece lui si aspettava. 

 E mentre cercava di liquidare il baritono, entrò in camera di Piero anche l'altro tenore sventolando il cellulare con la foto fatta prima del concerto .

-' Guarda com'è carina la nuova conquista di Piero?' – disse a Gianluca mostrandogli il cellulare.

-' Si, molto carina. Cosa pensa della dedica? ' – chiese innocentemente all'amico. 

E in un attimo quella che si pensava essere stanchezza di Piero si tramutò in una smorfia di delusione

-'Nulla, assolutamente nulla! Mi aspettavo che venisse sotto al palco per ringraziare o solo per salutare e invece se n'è andata come se nulla fosse!E non so più contattarla, non ho alcun recapito, conosco soltanto il suo nome...come un ago in un pagliaio' – vomitò tutto di un fiato Piero sperando di sentirsi più leggero dopo quello sfogo.

Ignazio , senza scomporsi minimamente, iniziò a digitare qualcosa sul cellulare. Simultaneamente squillò il cellulare di Piero e Ignazio si giustificò:

-' Ti ho inviato la foto e il suo numero' – si giustificò a mò di scusa – ' avevo immaginato che non le avessi chiesto il numero visto che non sapevi neppure il suo nome quando me l'hai presentata. Ora fai tu!' – schioccò un occhiolino all'amico, augurò la buonanotte e se ne andò in camera sua per stare con la sua ragazza che nel frattempo lo aveva raggiunta essendo anch'ella di Caserta.

Il tempo di una pacca amichevole sulle spalle e anche Gianluca salutò l'amico lasciandolo da solo nella stanza per decidere cosa fare con quel numero di telefono.

La delusione del suo atteggiamento post concerto era grande, temeva di aver frainteso i suoi sguardi, quell'elettricità che emanavano i loro corpo al minimo contatto. 

Eppure voleva conoscerla, voleva approfondire quel sentimento che sconosciuto stava nascendo dentro di se. 

Mentre pensava a cosa fare, il cellulare gli squillò di nuovo. Era Ignazio.

"c'è un'altra foto scattata a te e a Giada prima del selfie ufficiale- sia io che Alessandra la riteniamo SPLENDIDA. In bocca al lupo"

Ed ecco che sullo schermo comparve una foto dove lui e lei mano nella mano appoggiata al torace di lui si guardano con occhi sognanti e desiderosi.

Era proprio vero: era SPLENDIDA!  

Ecco svelato il segreto di Giada: vedova e con una bimba piccola. Ve lo aspettavate?

Un segreto che le vieta di lasciarsi andare con Piero.

Riuscirà il tenore a contattarla mettendo da parte l'amarezza di non averla vista giù al palco?

Grazie per le letture,i commenti, le stelline che incoraggiano la pubblicazione di questa storia.

Buona lettura...


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