Capitolo 14

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Entrati in ascensore, il tempo di digitare il piano e Piero si avventò sulla sua preda prendendola per i fianchi e incastrandola tra la parete fredda dell'ascensore e il suo corpo ormai privo di controllo

-'mi piace essere tuo. Voglio essere totalmente tuo' - disse Piero mentre con il naso saliva e scendeva dalla base del collo all'orecchio di Giada facendola andare su di giri.

Giada non seppe rispondere , ormai aveva perso qualsiasi contatto con il cervello, si avventò con le labbra sul collo di Piero lasciandogli una lunga scia di baci mentre con le mani accarezzava la sua schiena fino ad arrivare al suo sedere palpandolo senza alcun pudore. Quando l'ascensore si fermò, Piero e Giada si dovettero staccare ma senza mollar la presa.

-' Non vorrai mica uscire sul piano in quelle condizioni?- notò Giada facendo riferimento alla sua intimità ormai troppo grossa per passare inosservata. 

Piero tolse il giubbotto di pelle appoggiandolo su un braccio piegato ed uscì dall'ascensore desideroso di soddisfare quel suo ormai incontrollabile desiderio di avere Giada!

La trascinò nella sua camera senza proferire parole, chiuse la porta della camera e appoggiò il suo giubbino su una sedia: finalmente poteva dare sfogo al suo desiderio senza doversi nascondere.

Giada non fece in tempo a dare un'occhiata in giro che si ritrovò Piero incollato alle sue labbra, le sue mani smaniose le stavano già togliendo il giubbino di jeans e sbottonando il pantalone mentre Giada provvedeva a sbottonargli la camicia. 

Nel giro di pochi minuti si ritrovarono nudi, l'uno di fronte all'altro, con le loro mani ad esplorare il corpo dell'altro lasciando calde carezze su tutto il corpo. 

Ad un certo punto Piero decise di agire. Prese Giada in braccio facendole intrecciare le sue gambe attorno al bacino e la portò sul letto, si staccò da lei giusto il tempo di infilarsi la protezione e affondò il primo colpo in Giada. Il primo di una lunga serie fino a giungere al culmine del piacere invocando i loro nomi come in una sorta di litania d'amore.

Si ritrovarono ad aver consumato troppo velocemente quel coito, desiderosi all'inverosimile di ritrovarsi di nuovo l'uno dentro l'altra. Quando il piacere iniziò ad affievolirsi, Piero fece per uscire da Giada ma lei lo bloccò

-' restiamo così!..ti prego' – biascicò con gli occhi chiusi e godendosi quel momento di intimità assoluta. –' mi piace sentirti dentro!

Piero sorrise, baciandole la fronte invertì la posizione mettendola su di lui, non desiderava altro che renderla felice e se renderla felice significava restare nella sua intimità ancora, Piero non chiedeva di più!

Coccolandosi trascorsero un tempo che sembrava comunque poco, quando Giada si spostò leggermente ,Piero le scivolò lentamente fuori così da darle la possibilità di spostarsi liberamente, attorcigliandosi un lenzuolo attorno a mò di fagotto si alzò per dirigersi verso il bagno

-'perché ti sei infagottata come se fossimo in Siberia? – chiese incuriosito Piero ridendo a quella buffissima vista. 

Giada non rispose e arrivata in bagno chiuse la porta.Sempre più incuriosito, Piero la raggiunse spalancando la porta del bagno

-' chiudi immediatamente la porta..!' – urlò indispettita Giada mentre lui se la rideva alla grande fermandosi davanti la porta nudo e con le braccia incrociate.

-'appena esci dal bagno dovrai spiegarmi perché sembri Bridget Jones!?- avvertì Piero intuendo vagamente il motivo di quell'atteggiamento così strano.

-' porto ancora delle imperfezioni della gravidanza'- spiegò Giada mentre usciva dal bagno e si dirigeva a testa bassa verso il letto

A quell'assurda spiegazione Piero rispose con una sonora risata.

-'Sei ridicola oltre che buffa!Ti ricordo di averti già vista nuda..'- rispose facendo chiaro riferimento al rapporto da poco consumato.

-' sono due cose diverse' – esordì Giada convinta! –' durante il rapporto, la passione ti rende ceco e non vedi nulla oppure quello che vedi ti sembra tutto bello perché il tuo unico obiettivo è fare gol...invece ora, a mente lucida , noteresti tutte le imperfezioni!' – spiegò argutamente lei, sistemandosi ben benino sotto le lenzuola.

-' invece ora , a mente lucida, posso amarle perché ti rendono bellissima' – corresse Piero mentre con uno sguardo tenero le si avvicinò salendo sul letto e sporgendosi per baciare e accarezzare il suo corpo da sopra quel sottile strato di cotone partendo dai piedi fino ad arrivare al viso, ancora semi coperto dal lenzuolo! 

Giada si gustò le coccole del momento senza dire alcuna parola. Anche quando Piero le fece scivolare lentamente il lenzuolo dal corpo facendolo ricadere ai piedi del letto , Giada continuò a non parlare. 

Dal modo in cui Piero la guardava, si sentiva bellissima, desiderata, amata. Ed ora che il suo corpo era nudo, Piero decise di ripercorrere al contrario il percorso appena compiuto tra baci e carezze ma stavolta rilasciando calde scie direttamente sul corpo di Giada. Grazie a queste attenzioni, si risvegliò in entrambi il desiderio di ritrovarsi l'uno dentro l'altra consumando un altro passionale incontro d'amore prima che lei si addormentasse esausta tra le sue braccia.

Ritrovarsela lì, abbandonata tra le sue braccia, con i loro respiri andare all'unisono, la sua pelle diafana coperta da una ricca mappa di nei, lo rasserenava all'inverosimile. 

Aveva lottato per averla accanto quando i loro occhi si erano incrociati e aveva lottato per allontanarla dal cuore quando seppe di Gioia , eppure ora erano lì, insieme e felici. Ma cosa sarebbe successo domani quando la passione avrebbe lasciato il posto alla realtà? Era pronto ad accudire una figlia non sua che tra l'altro già amava? Era pronto ad affrontare le inevitabili e crudeli critiche che gli sarebbero piombate addosso quando la loro storia sarebbe venuta fuori? E cosa avrebbe pensato la sua famiglia di quella relazione? Per lui era fondamentale il loro appoggio! 

Così, mentre Giada dormiva nel suo letto, Piero decise di prendere il telefono e chiamare Franz, il fratello, nonostante fossero quasi le 3 .

''Piero cos'è successo?Perchè chiami a quest'ora?'' – rispose un preoccupato Francesco dall'altro capo del telefono.

''Nulla..volevo parlarti!''- tentò invano di rassicurare il fratello.

E nel giro di pochi minuti, Piero raccontò a Francesco la sua storia con Giada.

''se la ami non devi farti tutti questi problemi! ''- notò saggiamente Franz

''non so se è amore, mi attrae mentalmente e soprattutto fisicamente. Ma non so se è amore! ''

'' dovresti capirlo prima di rendere pubblica la tua storia con lei''- puntualizzò Franz –''lo sai che le fan possono sostenere o massacrare, è in tutto questo c'è una bambina da proteggere. '' – fece notare Franz.

''vorrei farvele conoscere, per me è importante. '' – azzardò Piero

''settimana prossima posso scendere a Naro, potreste venire pure voi. Però ti consiglio di parlarne prima con mamma e papà per avvisarli! E comunque se sei felice tu, lo siamo pure noi! Se lei ti rende felice è la benvenuta nella nostra famiglia'' – concluse Francesco.

Con animo più sereno, Piero riattaccò e si sistemò di nuovo accanto a lei per poi concedersi a Morfeo mentre stringeva Giada a se. Era stupendo addormentarsi avendola tra le braccia.

Capitolo decisamente sdolcinato ma ci voleva.

E così Piero ha deciso di far conoscere Giada e Gioia alla sua famiglia. Come reagirà la famiglia Barone?

Grazie ancora e buona domenica

E sei splendidaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora