Capitolo 33

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Piero dormiva pesantemente avvolto da una puzza di alcool e con macchie di rossetto sparse ovunque. Mentre osservava quella scena, squillò il cellulare di Piero. Ignazio decise di vedere chi fosse. Era un sms da un numero non salvato che si complimentava per la notte di passione trascorsa e proponeva di riviverla di nuovo. 

Furioso il marsalese prese per le spalle l'amico strattonandolo violentemente fino a quando Piero non si svegliò

-' ma che minchia facesti? Smettila che male mi facisti?- si lamentava con la voce impastata dal sonno

-' tu che minchia facesti stanotte? Coglione sei!'

Nonostante il mal di testa post sbronza, Piero capì che Ignazio sapeva e si sedette sul letto spalancando gli occhi

-'che ne sai tu?'

-'che ne sacciu? ' - e gli lanciò tra le mani il suo cellulare per fargli leggere il messaggio appena arrivato

-' come ti permetti di leggere i miei messaggi?'- si lamentò Piero

-'ringrazia il cielo che lo abbia letto io'-disse Ignazio

-' dove sono Giada e Gioia?'- chiese guardando la camera vuota

-'le ho lasciate in sala'- disse provocando un lungo sospiro nell'amico felice che Giada non aveva assistito a quella discussione –' hai poco da sospirare. Giada sa tutto. Lei ce lo ha detto in sala piangendo' – confessò Ignazio

-' come ha fatto a saperlo?'- chiese spaventato Piero

-' guardati. Tutti lo capirebbero. Povera ragazza. Farla venire qua con la figlia, emozionarsi davanti alla parola 'papà' e poi tradirla con Dio solo sa chi' – disse d'un getto Ignazio per rimproverare l'amico.

-' ho sbagliato, non lo nego. Ma Giada mi ha ferito'- tentò di giustificarsi

-' non so come abbia potuto ferirti una donna che vola mezzo continente con una figlia per venire da te, ma una cosa la so per certo: non si tradisce chi si ama solo perché questa ci ha ferito'- disse Ignazio andandosene da quella stanza.

Piero sconvolto, decise di ignorare quel messaggio , di darsi una sistemata e di cercare di ricomporre i pezzi della sua storia con Giada. 

Ignazio aveva ragione, Giada non meritava di essere tradita. Lo aveva ferito e per questo meritava una sfuriata come aveva fatto prima di andarsene ma non il tradimento. 

Si vergognava profondamente per quello che aveva fatto ma soprattutto non sapeva come poter chiarire con Giada per farsi perdonare.

Mentre Piero era in bagno, arrivò Giada nella stanza decisa a recuperare le cose sue e della bimba per portarle nella sua nuova camera. Si aspettava di trovarlo ancora a letto; non sapeva che Ignazio aveva parlato con lui. 

Entrò senza far rumore e iniziò a raccogliere le sue cose e metterle alla rinfusa in una sua valigia. Sentì il getto dell'acqua chiudersi e capì che da lì a poco avrebbe dovuto affrontare Piero il quale uscì dal bagno ancora bagnato e con un asciugamano a cingergli i fianchi

Fu un colpo per lui ritrovarsela davanti ma fu ancora più duro intuire ciò che Giada stava continuando a fare senza fermarsi un solo istante per guardarlo.

-' cosa fai?'- chiese spaventato Piero mentre vedeva Giada che, a capo chino, raccoglieva i giochi di Gioia per metterli in valigia. 

Vedendo che lei non rispondeva , le rifece la stessa domanda stavolta bloccandole un polso e costringendola a fermarsi e a guardarlo in faccia

E sei splendidaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora