Ormai il parto era vicino, Piero in quelle settimane era impegnato in Spagna per la promozione del nuovo cd de Il Volo.
Mariagrazia decise di stare con Giada nelle ultime settimane prima del parto: tra un bambino che stava per nascere e una bambina di due anni da accudire, Giada aveva necessariamente bisogno di aiuto.
-' Mariagrazia le acque' – ebbe la forza di avvisare la cognata con calma per non spaventare la bimba che stava giocando con lei
Mariagrazia intuì subito a cosa si riferisse. Chiamò il 118 per chiedere soccorso, lei non sapeva dove fosse l'ospedale e Giada non era in grado di spiegarglielo in quelle condizioni.
In attesa dei soccorsi, Mariagrazia avvisò i suoi genitori e quelli di Giada, nonché i fratelli. Provò a contattare Piero ma gli risultò impossibile, aveva il cellulare spento così avvisò Barbara che si trovava in Spagna con i ragazzi.
In pochi minuti arrivarono i soccorsi che trasportarono Giada in ospedale insieme a Mariagrazia mentre Gioia restò a casa con i nonni materni.
Il tempo di arrivare in ospedale e di portarla in sala parto, che Gaetano venne a mondo tra le urla di dolore di Giada e le lacrime di felicità di Mariagrazia impegnata ad immortalare la nascita del nipotino.
Mentre Giada veniva pulita e sistemata, Mariagrazia uscì dalla sala parto e inviò le foto del neonato ai genitori, a Francesco e a Barbara.
Intanto in Spagna, Barbara aspettava con ansia la fine dell'intervista per comunicare a Piero la nascita del piccolo.
-'Barbara che c'è che non va?'- chiese Ignazio vedendo la loro assistente piangere con in mano il suo cellulare.
-' è nato' – riuscì a dire prima di abbracciare Piero che nell'udir quelle parole crollò in un pianto di gioia.
-'quando? Hai delle foto?'- chiese Gianluca emozionato
Barbara si staccò dall'abbraccio con Piero e gli mostrò il cellulare con le foto inviate da Mariagrazia.
Piero crollò in ginocchio piangendo mentre vedeva quelle foto
-' mio figlio. Gaetano. Non posso crederci. Sono padre'- ripeteva sconnesso ed emozionato – 'Giada, devo chiamarla. Ho bisogno di sentirla'- ebbe il tempo di dire prima di digitare il suo numero
'' papà Piero'' lo salutò Giada sorridendo
''amore mio '' – ebbe la forza di dire Piero prima di piangere singhiozzando
''non piangere, è andato tutto bene. Non vedeva l'ora di nascere. Non è riuscito ad aspettare il tuo arrivo questo birbante'' – disse sorridendo Giada
''come stai? Come sta? Come state?'' – chiese come un fiume in piena
'' un po' frastornata ma bene, il piccolo sta dormendo nella culletta. A breve mi portano Gioia, non vedo l'ora di presentarle il fratellino''
'' mi spiace non essere lì con voi'' - disse Piero visibilmente amareggiato.
Aveva aspettato per mesi quel momento, immaginando di potervi assistere; aveva addirittura evitato di prendere impegni per la settimana in cui era previsto il parto e invece il destino aveva voluto diversamente. Il suo ometto aveva deciso di nascere quando il papà si trovava in Spagna.
''ti aspettiamo a braccia spalancate. Torna presto''
'' appena mi sarà possibile''
''ti amo''
''ti amo anche io''
e riattaccarono
Il tempo necessario di rispettare gli impegni presi e Piero salì sul primo aereo per Napoli per tornare a casa e conoscere, dopo due giorni dalla sua nascita, il maschio della famiglia Barone.
STAI LEGGENDO
E sei splendida
Romance'Smettila di decidere per me cosa è giusto e cosa no! Sono grande abbastanza per decidere da solo. Non ho mai fatto tanti chilometri per incontrare una ragazza semisconosciuta, non ho mai inserito nessuna canzone in scaletta per dedicarla ad una rag...