Capitolo quattro.

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«Sempre a fare riprese senza il permesso, eh?» chiese, Louis, ridacchiando. Il ragazzo annuì, senza smettere di riprenderlo. E a quel punto l'altro sbuffò, roteando gli occhi, ma ancora parecchio divertito. «Hai finito?»

«Okay, la smetto» Harry allontanò la videocamera dagli occhi e la spense, mostrandogli il bel sorriso che prima veniva oscurato dall'aggeggio, e Louis ne fu davvero molto contento.

«Com'è che ti trovo dovunque io vada? Devo denunciarti per stalking?» divertito, incrociò le braccia al petto, senza perdere il sorriso.

«Non sono uno stalker, giuro» si affrettò a dire, il più alto. «O almeno, è questo che dicono i veri stalker per non farsi sgamare.»

Louis scoppiò a ridere, gettando la testa all'indietro. Harry sorrise ampiamente, vedendolo così divertito per merito suo. «Sei simpatico» commentò, Louis, dopo essersi dato una calmata.

Il più alto inarcò entrambe le sopracciglia, allargando le braccia, con un'espressione oltraggiata. «Solo? E bellissimo non lo metti nella lista?»

Louis rise nuovamente, scuotendo la testa. «E sei anche parecchio modesto, a quanto pare»

«Tutta apparenza» Harry scrollò le spalle. Distolse lo sguardo dal bel viso del ragazzo dagli occhi azzurri, per seguire gli schiamazzi dei bambini che si divertivano. Seguirono minuti di silenzio che, però, non erano per niente imbarazzanti, ma piacevoli.

«Come stai?» interruppe però il silenzio il più alto, portando nuovamente lo sguardo sull'altro.

«Bene» rispose sinceramente.

«Ti sei ripreso da ieri?»

«Si» Louis annuì. «Però mi sa che dovrò cercarmi una guardia del corpo. Sai, ho anche uno stalker adesso alle calcagne, e non vorrei rischiare» aggiunse.

Quella volta a scoppiare a ridere fu Harry, e Louis sospirò internamente, ammirando quanto il viso del più alto veniva reso ancora più bello quando rideva così tanto. E pensare che era lui ad aver permesso, ai suoi occhi, di vedere cotanta meraviglia. Si morse il labbro inferiore, nascondendo il sorriso che stava spuntando sulle sue labbra.

«Posso offrirmi io» suggerì, Harry, indicandosi con la mano libera.

Louis inarcò un sopracciglio. «Potresti andar bene» lo squadrò da capo a piedi, e l'altro non si sentì alquanto in soggezione. «Peccato che sei anche il mio stalker» scrollò le spalle, fingendo tristezza.

«Mh, si, sarebbe controproducente, no?»

«Decisamente» Louis annuì, ghignando. Il suo cellulare, nascosto nella tasca dei jeans, prese a vibrare e lo prese subito, leggendo il messaggio mandatogli da Niall.


Da: Niall.
Ore: 14:05
In ritardo di cinque minuti. Ti avverto che sto per andare a dirlo a mio zio, che ti dimezzerà la paga, e ciò equivale al trascorrere taaaanti altri giorni in quella casa. Quindi, PORTA IL TUO PAZZESCO CULO SODO QUI, grazie prego ciao.


Louis spalancò gli occhi, dopo aver terminato di leggere il messaggio. Non era preoccupato per la minaccia dell'amico, perché sapeva che mai sarebbe andato da suo zio a riferirgli il suo ritardo, ma non si era davvero reso conto del tempo che era trascorso così velocemente.

«Adesso devo andare» disse, alzandosi dalla panchina, e trovandosi di fronte il leggero broncio del più alto.

«Mi lasci sempre sul più bello.»

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