Louis non pensò al cellulare che continuava a vibrare nella tasca dei suoi jeans, non pensò ad Harry che probabilmente lo stava inseguendo correndo come un matto –dato che l'aveva sentito gridare il suo nome più di una volta. Pensò solamente a rifugiarsi in un qualsiasi posto disponibile, il dove non gli importava.
Ma, purtroppo, le cose non andarono come aveva prestabilito. Harry riuscì a raggiungerlo quando s'immise in un vicolo. Louis nemmeno sapeva come l'altro aveva fatto a trovarlo, l'unica cosa che sapeva era che non aveva alcuna voglia di parlare con lui, né di vederlo, né di sentirlo.
Risultò però difficile dato che Harry lo bloccò contro il muro, tenendolo fermo stringendogli il colletto della giacca con entrambe le mani, mentre il più piccolo si dimenava, cercando di sgusciare via dalla sua presa.
«Fermo! Louis, stai fermo» urlò Harry, impedendogli di scappare, senza troppa difficoltà.
«Lasciami» urlò di rimando Louis, iniziando a muovere anche le gambe, cercando di tirare calci che, però, non ebbero l'effetto desiderato. «Vai a fanculo, Harry» si bloccò, poi, col respiro ansante, lo sguardo, seppur controvoglia, fisso in quello del più alto.
Harry deglutì, e respirò profondamente per non perdere la pazienza. «Ascoltami solamente per cinque minuti, d'accordo?» cercò di farlo ragionare.
«Non ti voglio ascoltare né ora né mai» sputò fuori Louis, guardandolo schifato. «Mi fai schifo» infatti gli disse, mentre le lacrime iniziarono a scorrere imperterrite sulle sue guance. «Mi sono fidato di te, porca troia!» urlò, devastato.
«E hai sbagliato» ribatté allo stesso modo l'altro, facendolo tacere. Louis si aspettava tutto fuorché quella risposta.
«Hai sbagliato perché non sono il ragazzo perfetto che tu credevi io fossi. Non sono romantico, non sono dolce, non sono niente di tutto ciò, niente di bello!» disse tutto d'un fiato, guardandolo poi col respiro ansante e gli occhi spalancati, prima di riprendere a parlare, mentre Louis lo guardava e ascoltava a bocca socchiusa.
«Faccio quello come lavoro perché non potrei fare altro. E' ciò che mi merito, è ciò che so fare meglio. Se non lo accetti, nessuno ti obbliga a restare» Harry deglutì, guardandolo quasi implorante, chiedendogli con lo sguardo di non andarsene, come invece avevano fatto tutti gli altri.
Louis per un attimo pensò sul serio di rimanere, di non lasciarlo andare, perché non aveva mai avuto accanto a sé niente di così bello come Harry. Ma ripensandoci, capì che lui Harry non lo conosceva per niente, e quelle settimane passate insieme si erano dimostrate essere una totale menzogna.
«Non posso» disse, scuotendo lievemente la testa; lo sguardo ancora fisso negli occhi dell'altro. Parlò con voce tremante, le lacrime ormai si erano seccate sulle sue guance e prudevano, ma non ci fece caso perché tutto ciò che fece fu osservare gli occhi verdi di Harry, a lungo e profondamente, perché quella sarebbe stata l'ultima volta in vita sua che li avrebbe visti.
Spostò poi lo sguardo sulle sue labbra, e un impeto gli suggerì di protrarsi in avanti per poterle assaporare per l'ultima volta, per poter tastare quella morbidezza per l'ultima volta, per poter rabbrividire quando, dopo aver socchiuso le labbra, la sua lingua entrò in contatto con quella di Harry per l'ultima volta.
«Non sono in grado di accettarlo» sussurrò con voce rotta, una volta staccatosi dalle labbra del più grande, che continuava a tenere gli occhi chiusi anche dopo il bacio. Louis cercò di trattenere i singhiozzi che cercavano di scuotere il proprio corpo: non voleva rendersi ridicolo e non voleva umiliarsi ulteriormente.
«Allora vai» pronunciò, a voce bassa e roca, Harry, poggiando la fronte contro la sua. «Vai a vivere la vita che meriti, con la persona che meriti» continuò, parlando sulle sue labbra. Lasciò su esse un lungo bacio a stampo, stringendo il suo viso con entrambe le mani e accarezzandogli le guance con i pollici, dolcemente.
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Il tuo cuore lo porto con me.
FanfictionQuando Louis, un patetico romantico appassionato di libri, incontra Harry per la prima volta in una grigia giornata londinese di ottobre, perde il suo romanzo preferito. Quando Harry glielo restituisce, Louis sembra essere già sulla buona strada per...