Capitolo ventuno.

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Non appena Niall venne a scoprire tutta la verità, provò un'immensa rabbia in sé che non riuscì ad evitare di far notare anche a Louis, che lo pregò di non fare nulla di avventato perché quella non era brava gente e sicuramente ci avrebbe rimesso lui.

Nel mentre che l'amico gli raccontava tutti gli avvenimenti, Niall fu incapace di pensare che quelle cose fossero davvero vere, che Harry fosse stato davvero capace di fare ciò che aveva fatto.

Ma nel vedere il viso completamente devastato di Louis, nel notare la voce strozzata con cui gli raccontava, finalmente, tutto ciò che era successo, Niall quasi si sentì in colpa per avergli proposto di incontrarlo, qualche giorno prima. Se avesse saputo la verità, non ci avrebbe pensato un solo secondo a dirgli di mandarlo letteralmente a cagare.

In quel momento si sentì impotente perché non poteva fare nulla per rimediare, e si ritrovò a rivivere gli stessi momenti di anni prima. A Louis, in quanto a relazioni sentimentali, non gli era mai andata bene. Niall ricordava quando, tre anni prima, il suo primo ragazzo, Stan, lo lasciò non appena ebbe ciò che voleva: portarlo a letto. E ci riuscì dopo solamente due mesi e mezzo di relazione.

Louis, purtroppo, era un ragazzo che si affezionava facilmente alle persone, ecco perché dopo un solo mese di relazione con Stan dichiarava al suo migliore amico di essere già innamorato di lui. E non gliel'aveva ammesso fino a quando non ci fu la sua prima volta. Gli disse quelle due paroline al termine, paroline a cui Stan non rispose se non con un sorriso sfacciato e un ghigno divertito.

Dopo quel giorno, Stan non cercò più Louis, bloccò il suo numero dopo avergli mandato un messaggio con scritto "Ci sono culi migliori in giro, mi aspettavo di meglio dal tuo. Buona vita."

Il castano ci rimase male, anche perché si era illuso che anche Stan provasse per lui gli stessi sentimenti, ma che non era stato capace di esprimerli a voce, guardandolo in faccia. In più, Louis si era completamente fidato, donandosi per la prima volta ad un ragazzo che, purtroppo, si era rivelato l'opposto di ciò che pensava fosse.

Un anno prima, invece, ci fu Calvin. Un ragazzo poco più grande di lui, ma che sembrava essere una brava persona –solamente agli occhi di Louis. A Niall, infatti, non stava simpatico appena lo conobbe. Riuscì a capire che non era un bel tipo, ecco perché non voleva mai uscire con Louis quando c'era anche lui, e non voleva neppure che i due si frequentassero.

Consigliava continuamente a Louis di finirla prima che fosse troppo tardi, ma il castano, dopo aver ascoltato le stesse cose per settimane, si alterò e gli urlò contro che la vita era la sua e le persone che si portava a letto non erano a far suo, e che a sceglierle doveva essere lui.

Parole prettamente giuste, certo, se non che dopo una settimana da quelle parole tornò da Niall con il cuore infranto, dopo essere stato a casa di Calvin e averlo trovato con una bionda col seno troppo prosperoso e finto, per i suoi gusti. Niall lo consolò e gli disse che non si meritava un ragazzo come lui, e che ne avrebbe trovati di migliori, non potendo fare altrimenti.

Tutto ciò si stava ripetendo con Harry, e se Niall pensava che la cosa non fosse più grave delle altre volte, si sbagliava. Era da due settimane ormai che Louis non gli faceva un sorriso vero, ma quelli che vedeva nascere erano sempre sorrisi di circostanza, fatti probabilmente per non farlo preoccupare. Peccato che il biondo capiva perfettamente quando sorrideva sinceramente e quando lo faceva falsamente.

In quelle settimane stava, inoltre, rifiutando tutte le chiamate che arrivavano dalle sue sorelle. Ogni qual volta Niall lo spronava a rispondere, Louis lo rassicurava –o meglio, cercava di farlo- dicendogli che l'avrebbe richiamate lui. Ma non lo faceva mai.

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