33)Finalmente ti sei svegliata

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POV NATHAN
Tre fottuttissimi giorni e la mia Crystal non si è ancora svegliata, non proferisce parola,non muove neanche un muscolo.
I medici quello stesso giorno chiamarono la madre di Crystal, perché non potevano dare informazioni agli estranei, i medici le dissero che era una specie di coma temporanea,invece a me avevano detto che era un semplice calo di pressione. Quando la madre me lo riferì stavo per picchiare il medico per avermi mentito ma mi calmai per Crystal,non dovevo perdere il controllo.
In questi tre giorni uscivo da scuola e venivo da lei,e tornavo a casa mia verso le otto di sera.
Ogni giorno le parlavo come se potesse sentirmi,come sto facendo anche adesso. Le sto stringendo la mano fredda e come sempre ha il viso pallido e più bianco del normale, "Amore oggi a scuola,non ho fatto niente di niente pensavo solo e solamente a te piccola." Una lacrima mi solcò il viso mentre parlavo, "Amore non c'è la faccio senza di te, svegliati ti prego..." le lacrime continuano a scendere sempre più velocemente, ormai sono avvolto da uno strato di tristezza che si dissolverà solo se Crystal su risveglierà.
Mi accasciai sul letto e abbassai il viso verso le lenzuola, per fare in modo che le mie lacrime si soffocarono dentro di esse.
Nessuno a parte Crystal può tirarmi fuori da questo tunnel di oscurità,di tristezza e di sofferenza. Questo tunnel è nero, è pieno di tutta la sofferenza che provo in questo in momento, lei è la chiave per liberarmi da questo stato.
Mi alzai da quella sedia scomoda e gli diedi un leggero bacio in fronte per poi sussurrargli "Buona notte amore mio". 

POV CRYSTAL
Ero incapace di muovere un muscolo, era in una stanza buia e piccola, finché non vidi una figura,era oscurata come tutto del resto, mi disse "Non devi arrenderti Crystal,continua a lottare per raggiungere la luce" disse per poi scomparire nel nulla.
Non devo arrendermi,non devo mollare,io devo lottare.

POV NATHAN
Stavo per mollarle la mano quando lei me la strinse,sbarrai gli occhi,forse era una mia immaginazione.
Me la strinse ancora più e realizzai che invece era tutto vero,le mollai la mano e corsi fuori dalla stanza e chiamai i medici,mi dissero di attendere fuori finché non l'avrebbero visitata.

DOPO MEZZORA...
Ero seduto ormai da circa mezzora e ormai erano diventate le 8:40, poi dopo un po' uscì un'infermiera e gli chiesi "Come sta?", "Lei è un suo famigliare?" Ed ecco la domanda del cavolo, "No sono il suo ragazzo" dissi sperando che non dica le solite cazzate, "Mi dispiace molto ma non po...." non gli diedi neanche il tempo di finire che gli urlai contro, "Non può dirmi questo... Mi ha visto tutti i giorni e oggi mi dice, mi dispiace non posso darle informazioni" sbotto io con tono arrabbiato, "Mi dispiace ma non posso proprio.. Sono le regole" disse con tono calmo, "Faccia un'eccezione per favore" dissi con voce roca, "Le posso solo dire che si è svegliata. Ora mi scusi ma devo andare" disse lei per poi sparire dalla mia vista. Uscì il dottore e mi disse "Lei è Nathan?" Chiese lui,ma come fa a sapere il mio nome? "Si" risposi un po' sbalordito, "Può entrare ma solo perché la signorina quando si è svegliata,la prima cosa che disse fu suo nome" rispose con tono duro,ma non me ne poteva fregar di meno.
Corsi in camera di Crystal sorpassando il dottore senza dargli una risposta, appena la vidi i miei occhi brillarono, appena mi vide sorrise e disse "N-Nathan" disse con voce poco udibile, "Si piccola sono io!" Risposi andando ad abbracciarla, sapeva di ospedale ma non me ne frega niente, volevo solo stringerla fra le mie braccia.
Mi staccai da lei e gli dissi "Finalmente ti sei svegliata non c'è la facevo più" dissi sfoderando un sorriso, "Da quanto sono qui?" Chiese lei con la voce un po' stanca, "Tre giorni amore" risposi io, lei annuì soltanto.
L'attirai a me e gli diede un leggero bacio sulle labbra e gli dissi "Amore,ora devo proprio andare sennò mia madre mi ammazza.. Domani vengo dopo la scuola", lei sorrise e mi disse "Certo amore vai pure. A domani" feci un cenno con la mano come saluto e lei lo ricambiò subito.

Il Cuore di cristallo [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora