47)Che la missione abbia inizio!

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POV NATHAN
Non riesco a dormire la notte, da quando Crystal mi ha lasciato, non credevo valessi così poco per lei.
Sperevo che chiedendogli scusa, mi avrebbe perdonato, ma forse l'ho già fatto troppe volte.
"Nathan tesoro... Posso?" Chiese mia madre dietro la porta di camera mia "Si mamma, entra pure" risposi mettendomi seduto.
Lei entrò con un'enorme vassoio in mano "Mamma quante volte ti devo dire che non ho fame, e che non voglio mangiare" dissi seccato, lei sospirò e appoggiò il vassoio sul davanzale della finestra per poi venirsi a sedere accanto a me.
"Nathan non so cosa o chi ti abbia ridotto così... Ma non puoi continuare in questo modo" disse lei con voce esasperata "Mamma vuoi davvero sapere il motivo per cui sto così?" Chiesi guardandola, lei annuì "Crystal mi ha lasciato" dissi di getto, sentii una fitta allo stomaco nel ricordare, perché purtroppo ogni volto che pronunciavo il suo nome,  come se una fiamma si accendesse dentro di me.
"Perché?" Chiese lei estremamente delusa, mia madre in questi ultimi mesi, si era affezionata moltissimo a Crystal, quindi posso capire la sua profonda delusione.
"È lei che mi ha lasciato, non io" disse e sentii un'altra fitta ma stavolta al cuore "E quindi... Crystal non è stupida, l'avrà fatto sicuramente per un motivo valido" ed ecco una madre che invece di dirti "Oh mi dispiace..." t'incolpa "Perché ho tradito la sua fiducia per una cosa stupida" dissi, ma diciamolo stupida non era poi così tanto.
"Sei uno stronzo Nathan..." disse lei alzandosi dal letto e andando via sbattendo la porta violentemente dietro si sé.
Ma cosa cazz..? Può una madre fare così? Vi rispondo io.... No, non può.

POV CRYSTAL
Questa notte non sono riuscita a chiudere occhio, come al solito sono rimasta a pensare a lui.
Non credo che smetterò mai di farlo, non riesco a togliermi il suo volto dalla mente.
Non riesco a non pensare a quel sorriso che mi faceva sciogliere.
Non riesco a non pensare al suo viso.
Non riesco a non pensare a lui.
"Crystal, già sveglia?" Chiese Thyst stiracchiandosi "Già... Non ho chiuso occhio" dissi girandomi nella sua direzione "Pensavi a lui vero?" Chiese lui "Si... Non riesco a smettere di farlo" dissi "Ma scusa... Perché l'hai lasciato se tenevi così tanto a lui?" Chiese lui ovviamente confuso "Io credo che separati staremo meglio, intendo ognuno per la propria strada" dissi distogliendo lo sguardo "Ah boh... Io non ti capisco" disse lui "Fidati... Nemmeno io capisco me stessa" dissi alzandomi, andando verso il bagno.
Mi chiusi dentro di esso e guardai il mio orribile riflesso sullo specchio, che non era affatto cambiato da ieri, anzi devo dire che era peggiorato.
Mi sfilai o vestiti e andai sotto il getto d'acqua calda.
Mi rilassai a contatto con l'acqua sul mio corpo, mi fa sentire così bene...
Quando finii la doccia, avvolsi il mio corpo con un asciugamano e uscii, perché da cretina che sono, non avevo preso l'intimo con me.
"Crystal.. Non per niente eh... Però evita di uscire nuda" disse Thyst, mi ero completamente scordata della sua presenza. Ma anche se fosse io avrei preso l'intimo e sarei ritornata in bagno.
"Thyst non ti preoccupare non mi cambio davanti a te, e poi io non sono nuda, ho un asciugamano che mi copre" dissi guardandolo "Intendi che ti copre a malapena il sedere" disse lui, ma perché anche gli animali devono essere così pervertiti? Bah...
Mi sembra Nathan in questo momento, anche se credo che Nathan avrebbe detto qualcosa di molto diverso da quello che mi ha detto Thyst.
Presi l'intimo dal cassetto e andai in bagno, me lo misi e uscii dal bagno.
Mi guardai intorno, ma non trovai Thyst, quindi iniziai a chiamarlo "Thyst dove sei? Thyst dai!" Urlai ma nessuna risposta.
Qualcuno spalancò la porta e mi ritrovai mio padre, lui dal mio viso passò al mio corpo e mi accorsi di essere in intimo.
Andai in bagno e urlai "Papà non esiste più bussare?" "Scusami tesoro ti avevo sentito urlare" disse lui, mi ha sentita urlare il nome di Thtst... Devo cominciare a fare più attenzione!
"Papà ehm... E-ecco io stavo urlando perché non trovo il mio... Il mio phone" dissi la prima cosa che mi venne in mente "Ah... Ma il tuo phone si chiama Thysty?" Chiese mio padre con voce confusa, Thysty?
"Si papà" dissi imbarazzata "Ok" disse, sentii la porta chiudersi e uscii dal bagno.
"Crystal...?" Disse una vocina, Thyst.
"Mi spieghi dove ti eri cacciato?" Chiesi a bassa voce, ma con voce abbastanza infuriata "Ero sotto al letto! Non volevo vederti in intimo" disse lui, o Dio santo...
Lasciai perdere e iniziai a vestirmi, misi un paio di leggings chiari, una maglietta a maniche corte bianca con scritto "Wow", e sopra misi una felpa blu chiaro, simile ai leggings.
"Sei pronta?" Chiese Thyst "Si, sono pronta!" Risposi.
Presi una piccola borsa e ci misi dentro chiavi e telefono.
Presi Thyst in abbraccio e scesi le scale "Mamma posso andare a fare un giro al parco?" Chiesi mentendo, non potevo certo dirgli dove andavo veramente.
"Si tesoro, ma non fare tardi" disse lei, andai a dargli un bacio in guancia e poi uscii di casa.

Il Cuore di cristallo [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora