7) La lunga attesa

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Arrivammo in quella casetta, ma di Miledy nessuna traccia.
Ad un certo punto sentii qualcuno arrivare e dopo poco vidi la sua figura slanciata. Perfetto! Era finalmente arrivata ed aveva un libro in mano, mi chiesi se potesse essere il libro della leggenda del cuore di cristallo e infatti dopo pochi secondi confermai la mia teoria. Avevo ragione... Era proprio quello. Miledy ci salutò e si scusò per il ritardo, ma si fermò un attimo a guardarci e nei suoi occhi vidi sorpresa. Dopo poco notai la mia mano intrecciata a quella di Nathan e come se fossi stata scottata, staccai subito la mano dalla sua. Non disse nulla, probabilmente capendo il mio imbarazzo. "Ciao ragazzi scusate molto per il ritardo, ma ho cercato di fare il prima possibile, avevo delle faccende davvero urgenti da sbrigare." Mise le sue mani perfettamente curate con le unghia laccate di un rosso acceso sul tavolino a cui eravamo seduti e cominciò a riparlare. "Devo raccontarvi delle cose più che importanti... Ho scoperto che per riuscire a trovare il cuore di cristallo ci vuole una persona pura di cuore, ma prima però, dobbiamo trovare una chiave che é quella che ci permetterà di trovare il cuore... Intesi? Credo che tu Crystal sia la persona giusta. Te l'abbiamo già detto il motivo e adesso sono sicura che sei l'unica che può prendere la chiave e il cuore perché sei tu la persona pura di cuore. Non che gli altri non lo siano ma te sei speciale!" Disse lei. Le mie orecchie non credevano a ciò che aveva appena detto, facevo fatica a realizzare il tutto! Non potevo essere io, mi faceva un stranissimo effetto. La mia voce era flebile, ma decisa. "Ok, farò il possibile... Ma adesso ci serve sapere dove si trova e come dobbiamo prenderlo." Nathan percepì la preoccupazione nella mia voce e mi strinse la mano sotto al tavolo come gesto di rassicurazione. "Si, ha ragione." affermò Nathan.
"Ah si, un'altra cosa... Ci sono delle persone che appena tu sarai in possesso del cuore di cristallo, cercheranno di prendertelo. Crystal dovrai proteggerlo a costo della tua vita, perché se quello cade nelle mani sbagliate diventa un guaio per il mondo intero." Disse lei un po' preoccupata, questo certo non mi aiutò a rilassarmi, ma avevo immaginato che non fosse un compito facile.  "Ok. Non accadrà nulla alla mia famiglia vero?" Chiesi preoccupata, "No cara, non ti preoccupare." Rispose Miledy con un tono gentile. "Ma.. Dove lo troviamo il cuore di cristallo?" La mia voce trasudava una sicurezza che non credevo di avere, ma che mi convincevo ci fosse. "Qui nel libro non c'è scritto, perché era un segreto. L'unica persona a saperlo era Celia, la guardiana del cuore di cristallo" rispose lei. "Ma lei non é morta secoli fa?" Chiese preoccupato Nathan. "Non vi preoccupate troveremo il modo ve lo prometto." Questa cosa non mi lasciava affatto tranquilla, ma dovevo fidarmi di Miledy. "Allora a domani ragazzi. Ora devo andare, ho un importantissimo colloquio di lavoro con un dipendente e non posso fare tardi. A presto ragazzi." Miledy si alzò in fretta dalla sedia e ci salutò con un semplice cenno per poi uscire dalla piccola casetta. "Anch'io dovrei andare Nath-" Non finì di parlare che lui mi mise un dito sulle  labbra dicendo "Hey calma... Adesso andiamo e ti accompagno a casa!" "Non ti preoccupare, non voglio disturbarti." Dissi diventando paonazza, abbassando lo sguardo. "Nessun disturbo piccola.". Mi diede un bacio veloce prima di alzarci e iniziare ad incamminarci verso casa mia. Una volta arrivata, Nathan mi ridiede un bacio e mi abbracciò. Mi trattenne un po' e alla fine disse "A domani piccola.". Diventai rossa in volto di nuovo quando pronunciò quel nomignolo, ma non dissi nulla. Ricambiai il saluto ed entrai in casa salutando i mie genitori. Abbracciai  mio padre e quando mi staccai disse "Chi era quel ragazzo?" Chiese lui e gli risposi "Un amico papà!" . Mio padre non ribatté, ma sapevo che non mi aveva creduto. Mia madre mi fermò "Non ceni tesoro?" "No mamma, grazie. Vado a riposare!" Le dissi di rimando. Salii in camera mia e quando arrivai, mi cominciai a spogliare per farmi una doccia fredda. Entrai in bagno e quando fui sotto il getto d'acqua cominciai a pensare a tutto quello che mi era successo oggi. Pensai al bacio di Nathan, alla consistenza e al sapore delle sue labbra mi si ripresentano davanti e mi ritrovai a leccarmi le labbra.
Dopo essermi insaponata e fatta lo shampoo uscii dalle doccia, mi asciugai velocemente, mi misi l'intimo e una maglia di mio padre, che gli avevo rubato dall'armadio. Mi infilai sotto le coperte e dopo pochi minuti caddi nelle braccia di Morfeo.

Il Cuore di cristallo [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora