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Le parole hanno un peso, possono salvarti, come possono ucciderti. La mia mente non riesce a capire gli ultimi avvenimenti e nonostante io sia a casa di Antonio non trovo pace alcuna. Capisco che lui sta soffrendo del mio silenzio, delle mie visite cosí regolari ai bar. L'alcool è diventato il mio amico migliore, non mi permette di pensare Perchè i pensieri nuotano in questo mare etilico. Credo che perderò il lavoro, ho perso le staffe durante un meeting e ho rovesciato il caffè bollente addosso a un rilevante cliente. Ogni sera mi ritrovo qui al bar sotto casa di Antonio ad affogare le mie pene nei bagni col primo che capita e a scolarmi tutto quello che ha un tasso alcolico elevato come le migliori donnacce.

"Shh!! Non far rumore...hic.." Sono ubriaca persa, sbatto ovunque, rido come una pazza, sono felice. Questo ragazzo che neanche mi ricordo il nome mi sta accompagnando all'appartamento di Antonio... Almeno spero...

"Ecco te lo riportata appena ho finito il turno..."

"Amico mio...hic... Non mi guardare cosí...hic... Ho fatto la brava...questo tipo è forte"...buio!

Ho un mal di testa assurdo! Sono ubriaca o veramente sento delle voci? Devo prendere assolutamente delle aspirine...

Mi diriggo verso la cucina e le voci sono sempre più vicine, non riesco a distinguerle...che mal di testa. Un bicchiere fresco d'acqua ci vorrebbe proprio... Le voci peovvengono dallo studio di Antonio...mi appoggio allo stipite e origlio...

"Da quanto sta da te?"

"Una settimana... Mi preoccupa tanto. La mattina Si alza presto per andare a lavorare, il cliente che segue sta qui a Milano e torna ubriaca persa a notte inoltrata. Stavolta ammazzo chi me l'ha ridotta cosí..." Oh Antonio sei preoccupato...

"La mia Piccola adorata, mio amato Angelo,  il cuore Mi si spezza. Mi fa male fisicamente vederla cosí...Non so che fare Libertà, sono disperato Perchè vorrei aiutarla in qualche modo. Non risponde nemmeno alle telefonate della mamma che puntuale la chiama come sempre alle 6 del mattino..."

Ah la stronza continua a chiamare...

"Non è da lei! Mi raccontava Tutto un tempo, ora si è solo Chiusa in se stessa...Adorato Angelo...chi sarà stato? Dario? Non credo...lui sembrava innamoratissimo di lei. Mi sono fatto da parte, Perchè viva a pieno questa relazione... L'orco si sarà fatto vivo più del solito? Non risponde al telefono a sua madre ... Amore mio meriti il meglio in questa vita. Sono frustrato, mi sento impotente"

"Sei un amico eccezionale, non devi preoccuparti, lei quando si sentirà pronta te ne parlerà... E tu... Dovresti dirgli quello che provi per lei... Non ti fa bene essere nell'ombra... So che vorresti la sua felicità, ma chi te lo dice che non sia tu la sua felicità"

Il bicchiere mi cade dalle mani e va in frantumi provoncando un rumore assordante, non riesco a togliere lo sguardo da Antonio che si è girato di scatto dalla sua postazione pc, dove sta parlando con Libertà su Skype. Tremo come una foglia. E i cocci della tazza intorno a me. Ho sentito tutto e ora? Che dovrei fare? Faccio finta di niente? Come al solito, non tocchiamo l'argomento? Scuoto la testa come se fossi presa da un tic nervoso.

Lui si alza, mi abbraccia forte e mi accarezza la testa.

"Shh calmati, nulla cambia. Io sono e saró per sempre il tuo migliore amico"

la mia solita sfortunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora