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"Ho bisogno di te come amico, non voglio ferirti, non voglio, non voglio!!!" Sono in piena crisi di nervi. Non riesco a respirare. Sto andando in iperventilazione. Tremo tutta. Ma non posso dire ad Antonio, che da quando sto qui, faccio uso di piccole dosi di non so cosa che mi fanno sballare. Ieri ho dato il peggio di me. Credo di aver esagerato con la dose dopo aver letto sul giornale la notizia di mio padre che annunciava il suo prossimo pensionamento e del suo party. Volevo dimenticare, volevo che non mi toccasse la notizia. Ma il cliente ha fatto un commento sul mondo degli affari. Diceva: la figlia, proprietaria dell'azienda è una cretina colossale a lasciare tutto alla sorella Bastarda. Lo sanno tutti che quella Valentina è frutto di una relazione extraconiugale. Potrei perfino essere io stesso il padre. La cagna se la faceva con tutti!

Avevo il caffè in mano. Eravamo a una colazione d'affari e la mia mano ha reagito d'istinto e gli ho versato sui pantaloni il caffè bollente. Dopo di che sono andata via e mi Sono buttata dentro i bar. Gli ho fatti tutti. E ho esagerato droga più alcool hanno reso il ricordo della serata ofuscato. Ho dei piccoli flash e spero tanto di aver usato precauzioni.... Una gravidanza è escluso categoricamente ma una malattia sessualmente trasmissibile no.

"Piccola Katty, mi spaventi sembri in un altro mondo... Sta arrivando mia mamma e mio padre. Oggi è domenica e solitamente vengono a trovarmi"

Oddio se Alice mi trova in questo stato capirà subito che faccio uso di droghe... Lei è una biologa ricercatrice.... Ma ci sarà Antonello potrò esporre il problema. È un uomo d'affari saprà indirizzarmi, dirmi che strategia utilizzare per ottenere ciò che voglio. Ma chi dissiperá la nebbia che si è inculcata nella mia mente? Chi mi dirà la veritá sulla mia famiglia? Non ho più una famiglia e nemmeno so se mai l'ho avuta. Ho vissuto anni nella menzogna. Sopportando le ingiurie e le cattiverie gratuite di quella che credevo mia mamma e mia sorella. Come dare un taglio a tutto questo dolore che mi porto dentro? Voglio essere felice, vivere tranquilla. È evidente che non è nel mio destino...

"Oggi sei proprio assente... Ti squilla il telefono. Prendi è Dario!

Afferro il telefono e lo frantumo contro il muro. Cosa vuole quello da me?? Non voglio nessuno. Ho bisogno di una dose assolutamente... Svincolo dalla presa di Antonio e corro in bagno tra le lacrime.

"Apri Piccola, apri!" Antonio bussa alla porta del bagno insistentemente.

"Piccola non fare cosí. È un altro bastardo? Pazienza. Troverai quello giusto per te. Il mondo è pieno di uomini che non aspettano di trovare sulla loro strada una donna Come te... Tesoro ... Dimmi che posso fare?"

"Niente! È la mia vita caotica disordinata, sfigata!" urlo da dentro il bagno. Ho nascosto la mia dose dietro il lavandino. Basta inginocchiarsi per atterrare in fantasialandia. Una piccola sniffata e non avrò più problemi. Tutto verrà dimenticato come se  mettessi un lucchetto ad un armadio. Non voglio più aprire quel capitolo della mia vita. Non voglio più lottare. Devo trovare una lametta cosí la taglio bene sta roba. Credo di star a fare un casino Perchè Antonio urla dall'altra parte.

Afferro la lametta e... Se... Io ...invece... Di tagliare la dose... Avvicino al mio braccio la lametta quando delle possenti braccia mi afferrano i polsi, per poi finire a terra, vengo presa come una bambina e cullata tra le lacrime. Mi fa stare bene questo amore immenso che mi viene trasmesso e ... buio!

la mia solita sfortunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora