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11 anni prima...(2* parte)

Il seminario all'università è finito, cosí anche il contratto part time quindi mia madre ha deciso che non potevano pagarmi l'affitto dell'appartamento a Roma e di tornare a casa.

Da due mesi che sono a casa dei miei, con Mauro ci vediamo nei week-end, ci sentiamo poco al cellulare, non voglio disturbarlo e la mia vita è uno schifo. In questo paesino c'è poco da fare, non sono capace a girarmi i pollici e lo studio sta a Roma. Quello è mio, un garage nella periferia ereditá di mio nonno, l'unico che credeva nel mio potenziale, perché anche lui era un artista, molto affermato.  Valentina si è preso l'appartamento, per il quieto vivere gliel'ho lasciato anche se per metà è mio...

Durante la settimana do ripetizioni ai bambini delle elementari almeno mi guadagno qualcosina finché non trovo di meglio.

Mia mamma lavora alle poste esce presto di casa e insieme a mio padre che va in ufficio, ho praticamente tutto il giorno per me.

Mi sono trovata un angolino nel  garage di famiglia per dare sfogo alla mia creatività ma una volta finito devo rimettere tutto in ordine, altrimenti arriva mia mamma e scoccia. Mi tiene in casa come Cenerentola, devo pulire sempre non mi devo far trovare con le mani in mano quando c'è lei nei paraggi.

Menomale che tra un po' mi sposo e finisce questo supplizio...ancora dico niente a mamma, preferisco quando avrò tutto pronto...Cesare è partecipe, quando esce l'argomento, è cosí carino dice sempre che non vede l'ora di sposarmi e avere tanti bambini....Ma per ora non voglio stressarlo appena si laurea ne parleremo sul serio e con calma. A mamma non ho fatto neanche vedere l'anello. Ma l'ho infilato in una catenella e l'ho appesa al collo. È piccolo e carino che non sembra veramente un anello ma un ciondolino cosí non crea sospetti e non vengo riempita di domande e il vestito lo tengo allo studio a Roma, tanto nessuno ci va mai, solo io ho la chiave....

"Tua sorella è malata, devi assolutamente andare a Roma e stare con lei, io odio le malattie quindi..Tu.vai!"

Mia mamma appena è rientrata dal lavoro neanche "ciao" che giá impartisce ordini. Ma, io con Valentina? Nella stessa casa? Sará guerra! Pensandoci bene potrò vedere più spesso Cesare...mica sará cosí moribonda che ci vuole tutta la mia attenzione....con Valentina non si sa mai...

Arrivo a Roma, mamma mi ha detto che si è messa giá d'accordo con lei, quindi di non farmi paranoie inutili...ma sará...

Suono, sento del trambusto e dopo un po' mi apre. Ha una vestaglia celeste, assomiglia proprio alla mia...aguzzo la vista e ha quella macchietta di miele che non è proprio voluta andare via dopo che abbiamo "giocato" con Cesare nel suo lettone...ruba sempre le mie cose. Ma...io questa vestaglia pensavo di averla lasciata a casa di Cesare...mi sarò sbagliata...l'avrò riportata a casa dei miei per ripulirla per bene...in quelle sue incursioni a casa dei nostri genitori avrà fatto un po' di razzia nel mio armadietto...

"Caterina? Qui? Che ci fai?"

"Mamma mi ha detto che stavi male e ti devo far compagnia"

"Eh? si proprio! Uff..." mentre parla si guarda intorno, sta veramente strana più del solito, che le prende? Ha aperto la porta il neccessario per farsi vedere...

"Senti...sei arrivata a fagiolo, vai in parafarmacia a prendermi...l'aspirina e poi fai un salto al ipper e compra...qualcosa da mangiare che non ho fatto spesa"  cosí dicendo mi prende il trolley e mi sbatte la porta in faccia. Questa è matta!! A testa bassa esco con mille pensieri per quel suo atteggiamento strano, beh mica tanto, è proprio da lei essere cosí stronza...ma non mi sembra cosí malata...avrà mentito alla mamma per non ritornare a casa per il week-end o altro....

Mentre rientro dall'ipper con due buste per mano, giá che c'ero ho comprato delle cose per me che al paese non trovo, parcheggiata sul marciapiede noto una moto. Mi avvicino, è bellissima sfioro il sedile, una scritta attira la mia attenzione "amo la mia principessa" . È la moto di Cesare! L'aveva scritto davanti a me, giro intorno alla moto e sul pedalino c'è lo stikers di Hello kitty. Si siamo infantili in certi momenti, ma era cosí carino che non ho resistito a non attaccarlo quella volta che mi era uscito come sorpresa nel gelato...

Alt! Un momento! Che ci fa in questa zona Cesare? Mi guardo intorno è c'è un rivenditore di attrezzature per moto...sará lá dentro, è meglio rientrare che le buste mi stanno tagliando le dita, poi lo chiamo se è ancora nei paraggi mi faccio venire a prendere cosí passiamo la nottata insieme. Che con la stronza di mia sorella non ci voglio stare...non dovrei chiamarla cosí, in fin dei conti è sempre mia sorella, le devo voler bene e far in modo che questa convivenza forzata sia il più indolore per tutti e due...

Busso, mi trovo di nuovo davanti a questa porta, ancora trambusto

"Valentina apri che le buste mi segano le dita!!"

Apre, sempre con questa vestaglia celeste che è un po' trasparente lascia la porta aperta, mi precede dentro l'appartamento, s'intravede un tanga, beh quei tre fili e un corpetto. Si direbbe simile a quello che tempo fa avevamo visto in vetrina con Cesare...menomale che era malata! Io se non sto bene mi metto il pigiamone con i calzettoni. Sarà, ma questa non mi sembra malata...mi diriggo in cucina mentre lei sparisce nel corridoio. Sto mettendo in ordine la spesa per lei, apro il frigo con mia grande sorpresa è pieno! Che stronza! In bagno, appese foto ad asciugare. Mia sorella e il suo hobby per la fotografia, il bagno è abbastanza grande e ha una porta interna che da a uno sgabuzzino che lei usa come Camera oscura.... Apro il mobiletto prime emmergenze e c'è un pacchetto nuovo mai usato di aspirine. Che storia è questa? Proprio stronza, la cosa mi sta infastidendo alquanto.

"Valentinaaaa mi hai fatto comprare cose che hai?"

Si affaccia dalla sua Camera da letto e urla.

"Oooh che vuoi! Potevi prima controllare cosa mi mancava prima di andare all'ipper, no?"

Ma questa è scema forte, è inutile discutere con lei, una battaglia persa!

Rientro in bagno, perché mi scappa sul serio, dal water osservo le foto, in alcune la ritraggono in posizioni molto sexy con l'intimo che indossa in questo momento...

Valentina comincia a bussare forte alla porta...

"Pollo! Che fai in bagno! Non ti permettere di andare nella Camera oscura ci stavo lavorando!"
Mi ha chiamata Pollo, Usa quel nomignolo quando è arrabbiata con me.
Questa è matta da legare!
Seduta attira la mia attenzione una foto di lei con il frustino e un lui con la maschera legato al letto...roba da pazzi!
Aspetta, il ragazzo ha una voglia a forma di fragola...

la mia solita sfortunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora