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Sono tutti intorno al tavolo, I phone di Papá in collegamento diretto con la segretaria a dettare il documento che dovrà sottoscrivere Cesare.

Come al solito io sono tagliata fuori da quel mondo fatto di tecnologia e leggi. Parlano tra loro con il loro linguaggio da notai, perfino Dario è stato tirato in ballo.

Il problema da me sollevato è stato accantonato. È una guerra all'ultimo articolo della legge, a chi sopravarra con il miglior comma o postilla. La segretaria di Papá è efficiente, segue nei minimi dettagli ogni richiesta. La donna che chiamo madre, si aggira come avvoltoio in mezzo a loro. Appuntando e sollevando questioni in caso se venisse fatto alcun torto a sua figlia. Incredibile come Cesare, da quello che riesco a capire, venga punito legalmente e la perfida Valentina venga assolta da ogni dubbio. Si rigirano tra loro la legge come meglio credono. Mi sento un pesce fuor d'acqua e vorrei tanto non fare parte di questa stramba famiglia. Vorrei fuggire via e non tornare più. È vero che questa famiglia è stata sempre la mia rete di sostegno economico. Ma è altrettanto vero che da quando vivo da sola sono riuscita ad avere un'indipendenza economica che mi sono guadagnata con le mie forze. Per quanto riguarda la parte affettiva quella è stata sempre carente. Osservo uno a uno in questa stanza non c'è nessuno che realmente mi ami.... Sospiro svuotandomi e riempiendomi di frustrazione. Non vincerò mai contro di loro.

Lo smartphone lampeggia, un messaggio.


Antonio ore 19.00


"Sii protagonista della tua vita" ti voglio bene


Katty ore 19.05

Stars wars, il tempo delle mele e Picasso insieme prima visione assoluta


Antonio ore 19.07

Arrivo!


Katty ore 19.09

No! Lascia stare. Ma...stasera dormi qui?


Antonio ore 19.10

Certamente!


L'unico al mondo che riesce a capirmi, l'unico che si preoccupa per me, incondizionatamente. Non pretende che gli voglia bene in modo diverso anche se l'ho scoperto mentre decantava le mie Lodi a Libertà e nonostante io sappia che prova qualcosa di profondo nei miei confronti non pretende che il nostro rapporto cambi.

"Quindi dopo il nostro matrimonio l'azienda sarà mia? Ehm...nostra?"

"Cooosa? Non stavo seguendo"

"Caterina devi solo firmare qui vedi..."

"Si figlia mia firma non avere paura"

Non mi ero accorta che Cesare era andato via e erano già passati alla trattativa successiva. Io ero considerata un fascicolo legale.

Valentina aveva firmato la sua parte di eredità, l'azienda secondo mio padre mi spettava di diritto per volere della mia vera madre. E lui la lasciava volentieri a me e al suo futuro genero.

Ma stiamo impazzendo? Che storia è questa?

Ora non ti sembra cosí ridicola la storia di sgattaiolare dalla finestra, eh?

"Mi dispiace tanto per tutto quello che hai dovuto passare e perdonami per non averti detto la verità prima. Ma tu sei mia figlia e voglio poterti dare il meglio di ogni cosa. Voglio proteggerti e ti ho portato i documenti per donarti l'azienda a te e Dario"

"Io non sono tua figlia! Ho sofferto tanto e...non la voglio"

"Da sposati avrete tutto l'impero per voi!"

Mia madre si avvicina viscidamente, che altro ha in mente?

"Credi che troverai un altro pazzo che vorrá sposare una sterile? Non essere sempre cosí sciocca firma le carte, mai nessuno ti amerà quando tutta questa storia salterà di nuovo"

"Nocciolina! Io ti amo! Dimentichiamo tutto e costruiamoci un futuro nostro, tesoro. Tu sei la donna che ho sempre amato, fin dall'università. Ho aspettato pazientemente e ho denudato il mio cuore davanti a te. Tu sei quella che voglio e so che tu mi vuoi. Non m'importa se non puoi avere figli, io voglio solo te"

I suoi occhi neri lucicano, ha veramente qualcosa da farmi quest'uomo. Sono calamitata verso di lui.

Ma come fai a perdonarli ieri sera?

Non è stata colpa sua, io dovevo essere più sicura di me e dirgli di no prima. Non voglio rimanere da sola, conosce il mio passato, ora non ci sono più segreti. Perchè non dargli una possibilità?

Perchè questa possibilità è per sempre! Te ne rendi conto! Che parlo a fare, ormai hai deciso.

Infatti sto firmando. È un contratto prematrimoniale, la gestione dell'azienda dal giorno del mio matrimonio, passerà a Dario con la supervisione di mio padre. Io sarò libera da ogni incombenza visto che non sono un avvocato, ma le mie azioni avranno un certo peso sul campo. Non ho capito quale...  Valentina ha deciso che con i soldi dell'eredità aprirà un'azienda per conto suo. È mezzanotte quando tutti vanno via. Ho Spedito a casa anche Dario con la scusa che ho mal di testa.


Katty ore 24.00

Via libera


Suonano alla porta, non c'è neanche bisogno di vedere chi è,  apro e mi fiondo tra le sue braccia. E le lacrime copiose scendono sul mio viso. Con Antonio non ho bisogno di parole. Il suo abbraccio mi rimette al mondo e rimaniamo cosí ancorati l'uno all'altra chiudendo la porta alle nostre spalle.

la mia solita sfortunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora