41

75 3 0
                                    

La mia vita sembra essere sempre in un vortice senza fine. Un turbinio continuo di desolazioni, non trovo appiglio che mi tenga su e che non mi spinga nel baratro dei miei sentimenti. Voglio stabilità emotiva, un uomo semplice, dai gusti semplici, che sia modesto. Non m'interessa quanti soldi abbia o se vive in un cartone. Voglio....tranquillità.

Dario sembrava cosí giusto per me... Abbiamo gli stessi gusti e lo stesso amore verso l'arte. È pazzo quanto me, anche lui come me non segue le regole dettate dalla societá...Eppure anche lui nasconde un amore nel cuore. Perché ha scelto me se ama un'altra? Gli avevo raccontato a grandi linee quanto fossi stata ingannata in passato...

Sono un ripiego, è evidente!

Forse questa tipa è sposata e lui l'ama da lontano o forse ha un handicap e non gli si può avvicinare.

Forse lei semplicemente non lo ricambia... Crede, forse che con me la dimenticherá?

Io metto tutta me stessa in una storia, ero pronta ad affrontare i problemi con i miei genitori, mettere la parola fine ai dubbi che mi porto e iniziare di nuovo.

Ho affrontato Cesare nolente o volente. Ho detto ciò che pensavo, ho denudato la mia anima, ho riversato il mio dolore su di lui, come mi aveva suggerito Libertà anche se non ero pronta a farlo.

Ero determinata a iniziare una storia a lungo termine con Dario. Una storia che immaginavo potesse sfocciare in un amore, magari continuare in una convivenza e forse finire in un matrimonio. Ma se lui ama un'altra e mi ha usato solo come ripiego allora che senso ha fare tutto questo lavoro su me stessa se non porterá a niente... È anche vero che questa introspezione comunque va fatta ma mi sento sola. Rimuginare senza risposte non mi fa bene.

È passato una decina di giorni dalla serata in cui ho sentito la telefonata di Dario con la sua ex. Ho risposto a qualche sua telefonata tagliando corto, dicendo sempre che ero di corsa, che il cliente Cinese mi teneva sotto stretta sorveglianza. Una scusa come tante per torglierlo d'impaccio e non costringerlo a dirmi bugie. Non sono pronta a sentirle, ne ho abbastanza di uomini con la doppia personalità. Sono esausta, penso solo alla mia carriera. Il cliente cinese mi ha portato a fare il giro d'Italia siamo a Rimini oggi è domenica e ho finalmente mezza giornata solo per me. Dopo pranzo sono stata lasciata libera. Sono stata dispensata dal pranzo domenicale a casa di mia mamma. Perchè :

"Il lavoro viene prima di tutto! Vai con il cliente Cinese ma ricordati di ammiccare ogni tanto e cerca di conquistarlo che un avvocato fa al caso tuo come marito. Caterina non essere sciatta come al tuo solito! Invece di trovarti un nuovo appartamento vai a vivere in Cina dove sarai servita e riverita"

Mia mamma e le sue perle di saggezza ma non gli ho raccontato che il cliente sembra un lottatore di sumo, verrei schiacciata se solo mi sfiorasse con quelle mani assurdamente enormi per non parlare del fatto che in Cina lo aspettano moglie e figli.

Mia mamma non mi conosce affatto! Ammiccare, vestirmi sexy per conquistare qualcuno non ha fatto mai parte di me. Ho sempre puntato sulla mia personalitá anche se secondo le rigide regole di mia mamma dovevo comportarmi in un certo modo sia davanti ai suoi occhi che in società. Mio padre è stato sempre uno spettatore esterno a tutto questo, non si è mai imposto con lei per il bene della vita matrimoniale immagino. Sempre paragonata alla figlia perfetta, perfettamente falsa, ero definita la ribelle.

"Osserva Valentina. Perchè non studi pianoforte come lei? Perchè non studi violino come lei o semplicemente flauto? Valentina ha vinto il trofeo a pallavolo!"

Sono stata sempre presentata come l'altra figlia.

"Lei è mia figlia Valentina studia pianoforte, violino e fa pallavolo e lei è .. Caterina"

E poi? Era la mia domanda, Come mi definisci davanti alla g

ente, mamma? Caterina l'artista, quella che s'immerge nel suo mondo per sporcare il garage con quello che lei definisce arte. la figlia che non mette mai il tovagliolo sulle gambe prima di mangiare, quella che per sedersi non riesce a tenere le gambe chiuse e preferisce il divano al tavolo per consumare i pasti. O viene sgridata Perchè studia o semplicemente si permette di leggere sul letto.

Immersa nei miei pensieri non mi accorgo di essere davanti al  Tempio Malatestiano.  È il mio rifugio rimango incantata sempre davanti al quadro di Piero della Francesca.... Mentre la Folla di curiosi e turisti vanno avanti e indietro il mio istinto è quello di chiamare Cesare. Come mi ha ricordato, lui era quello che ascoltava le mie teorie davanti ai quadri. Ma non voglio dargli nessun spiraglio che assomigli vagamente a un ripensamento.

Driin. Driin è meglio uscire per rispondere

"Dimmi che ti sta succedendo!"

"Dario? di cosa parli?"

"Non ci riesco a far finta che tutto va bene tra me e te... Perchè ultimamente sei strana? Con la scusa del lavoro mi riatacchi quasi il telefono in faccia"

"Senti io sto lavorando, non posso darti molta retta ora..."

"Ah l'ufficio si è spostato al Tempio Malatestiano?"

"Come...?!"


la mia solita sfortunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora