"Biglietto, per favore."
Feci vedere il mio biglietto all'agente della sicurezza e avanzai di qualche passo, poi aspettai che Riccardo mi raggiungesse.
"Non sono mai stato ad un suo concerto." Ammise.
Lo sentivo emozionato, come se fosse un suo fan."Merita tanto." Risposi.
Lui mi guardò e sorrise.Forse a parole non riuscivo ad ammetterlo, ma non potevo dimenticarlo così facilmente. Non ce la facevo proprio.
Soprattutto in quel momento, in cui avrei desiderato abbracciarlo e sussurrargli all'orecchio quanto fossi fiera di lui e di quel traguardo.Ma ero troppo orgogliosa.
Non volevo che mi mettesse i piedi in testa.
Nessuno poteva.Entrammo e ci sedemmo ai nostri posti assegnati. Eravamo quasi al centro della seconda fila.
Poco esposta alla vista di Shawn. Giustamente.Riccardo si era procurato quei biglietti per me, però. Aveva fatto di tutto per farmi godere lo spettacolo e non potevo assolutamente farlo sentire in colpa con uno dei miei capricci.
"Bene. Il concerto inizierà tra mezz'ora. Hai fame?" Chiesi.
"No, grazie." Rispose Riccardo intento a mandare un messaggio probabilmente a sua moglie.Aveva una moglie e una carinissima figlia, Rebecca, a Roma.
Ormai la sua famiglia e la mia erano in buonissimi rapporti di amicizia."Va bene. Allora vado a prendere qualcosa al chioschetto."
Più lontano di lì stavo, meno probabilità di essere vista da Shawn mi ronzavano attorno.Mentre camminavo vedevo un sacco di ragazze in preda agli ormoni che urlavano come forsennate nella speranza che Shawn le sentisse e uscisse. Il chiasso era assordante.
Ma anche io ero una di quelle, qualche mese prima.Presi un pacco di patatine e mi voltai per tornare al mio posto.
Un urlo inimmaginabile mi fece sobbalzare, ma non feci caso a cosa l'avesse provocato.
Mentre percorrevo la fila di poltrone per arrivare alla mia mi accorsi di quello che stava succedendo: Shawn era salito sul palco per mettere a posto una chitarra.
Si stava guardando intorno. Scrutava il pubblico.
Continuai a camminare senza accorgermi che il suo sguardo era poggiato su di me.
Misi una mano davanti alla faccia, come per proteggermi, come fosse un paraocchi.Mi sedetti e incrociai il suo sguardo.
"Merda." Imprecai sottovoce.Mi sentivo di ghiaccio, ma lui non si arrese.
Mi sorrise, prima impercettibilmente, poi facendo vedere tutti i suoi meravigliosi denti bianchi e i suoi zigomi perfetti.
Questo gesto fece sclerare ancora di più le altre ragazze.
E anche io, dentro, fremevo ogni volta, ad ogni suo accenno di sorriso.Tutto il ghiaccio che avevo dentro si sciolse. Era quasi completamente assente.
Ricambiai il sorriso e lui, soddisfatto, se ne tornò dentro.
Provai un brivido, una certa soddisfazione per essere stata vista.'Shawn non deve sapere niente.' Pensai e sorrisi di nuovo.
Ero stata stupida.
Come potevo immaginare di resistergli per così tanto tempo?Avevo le idee confuse.
"Non so chi dei due abbia torto, ma mi sembra che ti abbia chiesto scusa." Disse Riccardo.
"Sembra anche a me." Sorrisi.Mi piaceva l'effetto che mi faceva. Che mi fa.
Scusate il ritardo ma qua nevica un casino, fa freddo e non va interneeeeeeeet.
Quindi sfrutto questo wifi abusivo di una casa per aggiornare. (Che bad girl mamma mia)
Spero vi piaccia!
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No promises. [S. M.]
Romance{STORIA COMPLETATA} [...] "Ti ho desiderata così tanto in questi mesi. Sei così importante. Perdonami, sono stato uno stupido." Non parlai. Non sapevo cosa rispondergli. "E se ti dicessi che ti amo?" "E se ti dicessi che preferisco che tu sparisca d...