Settanta.

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"Ci ho pensato anche io in questi mesi."
Cameron chiuse la porta della camera, cogliendomi di sorpresa mentre riordinavo le mie cose.

"A cosa hai pensato?"
Mi sedetti sul letto accanto a lui.

"A me, te e Shawn."
"Ah." Mi incupii.
"E ho capito che sia io che il canadese siamo dei grandi abbonati a fare cazzate." Sorrise.

Lo guardai con aria interrogativa.
"Cioè, lui ti ha lasciata e ha fatto una cavolata, e io ho cercato di separarvi, che è ancora peggio."

Era molto tranquillo. Era convinto di ciò che diceva in un modo affascinante.

"Cameron, davvero, non so cosa fare. Tu mi piaci, mi sei stato vicino in tutti i momenti, da quando ci siamo conosciuti e sarai sempre importante per me."
"Ma non quanto Shawn." Mi interruppe lui, prendendomi la mano con un sorriso rassicurante sul volto.

"Ne ho parlato con Nash, e lui mi ha aperto gli occhi. Ha detto che è evidente che tu e Shawn siete fatti l'uno per l'altra e che io non faccio altro che confonderti e allontanarti da lui. E ti rendo anche poco felice, o non tanto quanto è capace il canadese.
E credimi, l'ultima cosa che voglio è vederti infelice."

"Sei una persona fantastica, Cam."
"Amici?" Mi porse la mano.
"Migliori amici." Lo abbracciai.

Shawn entrò nella stanza.
"Si bussa." Sorrise Cameron.
Non si buttava mai giù quel ragazzo. Era assolutamente una persona da ammirare.
Poi uscì, lasciandomi sola con il cantante.

"Devi dirmi come si chiama la prima canzone che hai cantato. Non la trovo da nessuna parte."
"Si chiama Roses e continuerai a non trovarla fino al 23 settembre."

Il 23 settembre sarebbe uscito il suo nuovo album, "Illuminate".
Quindi Roses era un suo inedito.
Mi si illuminarono gli occhi.

"L'hai scritta tu?"
"Insieme a tutte le altre che ti ho mandato in quei giorni."
"Sono tutte bellissime."

"La maggior parte sono dedicate a te." Sorrise imbarazzato, strofinandosi una mano dietro il collo.

Ah, quei piccoli gesti quotidiani che mi mancavano da morire.

"E perché a me?"
"Perché sei ciò che mi permette di vivere, nonostante tutto.
Nonostante tu non sia più la mia ragazza.
Nonostante tu non sia più vicino a me.
Nonostante io non sia più la tua priorità, tu resti sempre il primo punto di ogni lista.
Il primo posto sul podio è tuo, e rimarrà vuoto se non sarai tu ad occuparlo."

"Ed Amy?"
"L'ho lasciata. Amo un'altra."
"Chi?" Chiesi come un'ebete.
Solo per colmare un vuoto. Solo per sentirmi finalmente rinata. Solo per perdere di nuovo completamente la testa.

"Te, Angelica. Ti amo e ti amerò sempre."
"Sul serio?"
"Sul serio."

Lo baciai.
Non volevo più staccarmi.
La mia voglia di lui era insaziabile.

"Quanto cazzo mi sei mancata."
"Abbiamo fatto un mare di cavolate, ultimamente."
"Già, diamoci una regolata." Sorrise, prima di uscire dalla mia stanza, mano nella mano.

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No promises. [S. M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora