Sul palco dell'Enchanting stava cantando Anita, con la sua voce melodiosa e il suo atteggiamento provocatorio. E come ogni volta che lei saliva sul palcoscenico, aveva tutti gli sguardi maschili addosso. Possedeva degli occhi magnifici, un sorriso a doppio taglio - in grado anche di ucciderti - e un corpo perfetto, per questo la fila dei suoi spasimanti era lunga chilometri. E anche Byron aveva perso spesso la testa per quelle sue belle curve formose e per la sua arte nel sedurre. Ma non quella notte. Gli occhi glaciali di Byron non smetteva di fissare la porta del locale, impaziente e in ansia. In realtà non era sicuro che l'avrebbe rivista proprio quel giorno ma la speranza era l'ultima a morire. Si era perfino accertato che i suoi amici non fossero nelle vicinanze, soprattutto Heath. Ed era la serata giusta visto che mancava anche Alistair con la sua personalità molesta. Notte propizia per incontrare di nuovo la donna mascherata. Aveva il presentimento che l'avrebbe vista entrare nel locale a momenti ma più il tempo passava e più lei non si faceva vedere. Iniziò perfino a sentirsi un vero stupido. Come aveva potuto pensare che lei si sarebbe presentata? Senza neanche aver preso un appuntamento come avrebbe potuto sapere che lui era lì? Cercò di convincersi che restare a fissare la porta era da idioti e che aveva di meglio da fare che perdere il suo tempo appresso ad una donna che probabilmente gli aveva tenuto nascosto anche il suo nome. C'erano molte altre donne che avrebbero preferito passare la serata in sua compagnia, perché fissarsi su una sola, che si faceva perfino desiderare? Eppure non aveva voglia di trascorrere la notte tra le braccia di Anita, o di un'altra donna. Tutte le ragazze della locanda, che di solito attiravano la sua attenzione con poco, improvvisamente non sembravano più tanto sensuali e piacenti. Marlena non voleva andare via dai suoi pensieri. La cosa che più gli interessava di lei era proprio quella maschera, che nascondeva le sue fattezze e gli impediva di capire chi fosse.
Però ci aveva riflettuto ed era giunto alla conclusione che doveva per forza conoscere la donna che si celava dietro. Plaingrass non era una cittadina molto grande e i nobili si conoscevano quasi tutti quindi era probabile che avesse già incontrato Marlena ad una delle tante feste dell'alta società. Solo che con quella maschera gli era impossibile riconoscerla. Aveva cercato e ricercato nella sua mente i brevi momenti passati insieme, seduti a quel tavolo, ma aveva scoperto, con suo sommo disappunto, che non riusciva a ricordare i particolari. Si era fissato così tanto sulla maschera che ricordava a malapena tutto il resto, eppure era sempre nei suoi pensieri. Proprio mentre stava cercando di ricordare il suo sorriso la vide entrare, sempre fasciata nel suo vestito rosso fiammante. Che era bella lo ricordava bene, ma non era l'unica donna bella e sensuale con la quale aveva a che fare. Perciò, anche vedendola, non riusciva a capire perché gli creava quel trambusto nel basso ventre come un ragazzino alle prime armi. Voleva credere che fosse solo per il precedente rifiuto che continuava ad alimentare il suo interesse. Se avessero consumato la loro passione subito, non sarebbe rimasto ore ad aspettarla. O almeno era quello che diceva a se stesso per convincersi che non era del tutto impazzito. Lei ci mise qualche istante a notarlo e quando lo vide, che la fissava con un sorriso sgembo, scosse la testa. Apparentemente non sembrava felice di vederlo ma poi con veloci falcate raggiunse il suo tavolo e si mise seduta di fronte a lui. Dire che era compiaciuta era un vero eufemismo.
"Mi stavate aspettando, Duca?!"
Lo sapeva bene che stava aspettando lei, visto che aveva perfino voltato la sedia per poter osservare meglio la porta. Non capiva neanche lui perché si stava riducendo ad un uomo senza orgoglio solo per una donna di dubbia provenienza. Per darsi un contegno, e non farle credere del tutto che era perso dietro al suo abito rosso e al suo atteggiamento da impertinente, alzò le spalle con noncuranza e sicurezza.
"Che cosa vi dice che stavo aspettando proprio voi? Potrei avere un appuntamento con una bella donna affascinante!"
Era con lei che avrebbe voluto avere un appuntamento ma questo non lo disse ad alta voce, per non sembrare troppo disperato. Era già stato fortunato ad incontrarla, perciò si doveva assicurare che quella sera sarebbe andato tutto come aveva previsto. La cameriera passò lì vicino e gli bastò alzare una mano per attirare la sua attenzione.
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The Masked Lady
RomansaANCHE IN VERSIONE CARTACEA E EBOOK Astrid sogna la sua vita da sposata fin da quando era poco più che una ragazzina. Sognava un matrimonio fondato sull'amore con un uomo affascinante e premuroso. Sognava un idillio perfetto tra lei e suo marito. Ma...