Erano passati due giorni dalla lettura del testamento e Astrid ancora non aveva aperto la stanza misteriosa. Non tanto perché avesse paura ma semplicemente perché voleva farlo da sola. Il suo sesto senso le diceva che avrebbe dovuto visitarla in completa solitudine. E le era stato difficile allontanarsi da Byron che insisteva affinché aprisse quella maledetta porta in sua compagnia. Non riusciva a capire perché il marito fosse così impaziente ed interessato ma ciò per lei fu un motivo in più per farlo da sola.
Non era stato facile convincerlo che non voleva usare quella chiave e poi riuscire a sfuggire al suo occhio vigile. Ormai stavano iniziando a comprendersi a vicenda. Byron aveva intuito che la moglie stava cercando di distrarlo e lei aveva capito che il marito voleva a tutti i costi essere presente, solo non aveva compreso per quale motivo. Le sarebbe piaciuto avere un'intimità così forte da riuscire perfino a leggere i pensieri dell'altro. Un po' come sua cugina con il marito, loro due erano così in simbiosi che a volte facevano quasi paura. Ma non era convinta che sarebbero mai riusciti a raggiungere quel grado d'intimità.
Al funerale lei aveva intuito il bisogno di Byron di affetto, di complicità, ma probabilmente solo perché era così evidente che non avrebbe potuto ignorarlo. Negli ultimi giorno poi, aveva continuato a cercare le sue attenzioni, come un cucciolo desideroso di amore. In cuor suo avrebbe voluto rifiutarlo, perché sentiva che doveva fargliela pagare per tutto quello che le aveva fatto passare, ma alla fine non era riuscita a comportarsi da cattiva moglie. Lo aveva assecondato, mettendo di nuovo da parte il suo amor proprio. E un po' si odiava per questo.
Spesso si erano ritrovati a consumare la loro strana attrazione in luoghi diversi della casa, ma in modo diverso rispetto a quella volta prima del funerale. In quella occasione Astrid aveva percepito in lui una certa animalesca necessità di vicinanza e appartenenza. Invece le seguenti volte, l'unica cosa che aveva sentito era la dolcezza. Dolcezza nel modo in cui le accarezza i capelli, come se fossero una cosa di rara bellezza, nel modo in cui le baciava il collo o come le sussurrava frasi sconnesse all'orecchio. Dopo restavano abbracciati per così tanto tempo che Astrid si addormentava e, al suo risveglio qualche ora prima lo trovava in piedi, davanti alla finestra, che fumava un sigaro. La notte scorsa era perfino riuscita a vedere che stava piangendo, in silenzio. Avrebbe voluto chiedergli perché era triste ma alla fine era rimasta ad osservare il suo volto concentrato ad osservare la luna fino quando non si era addormentata di nuovo.
C'era qualcosa che turbava suo marito e, anche se non poteva capire bene cosa, percepiva che stava vivendo un conflitto interiore. Che cosa avrebbe potuto fare lei se Byron non si apriva e non comunicava per farle capire il reale problema? Perchè le cose quando si trattava di Byron si facevano sempre complicate? Da quando era entrata a far parte della famiglia Devenport tutto era diventato più complicato. Perfino aprire una misera porta.
Le tremavano le mani mentre si assicurava che la chiave entrasse nella toppa e la girava per far scattare la serratura. Mille idee si era fatta in testa su cosa avrebbe trovato all'interno. Una parte di lei era curiosa e smaniava di aprirla ma un'altra aveva la sensazione che da quel momento sarebbe cambiato tutto, e non per forza in meglio. La prima cosa che percepì, quando aprì di un solo piccolo spiraglio la porta fu il tanfo di chiuso e di mobili ammuffiti che le entrò nelle narici. Era tutto buio all'interno quindi quando spalancò completamente la porta uno spicchio di luce entrò all'interno illuminando solo una parte della stanza. Riusciva a vedere delle sagome indistinte di oggetti più o meno grandi rivestiti da coperte logore e con strati e strati di polvere sopra. Ce ne era così tanta che appena Astrid entrò iniziò a starnutire, infastidita da quella piccola polverina che le entrava dentro al naso. A tentoni cercò le grandi e pesanti tende nere che coprivano l'unica grande finestra e le scostò per poter finalmente illuminare la stanza. Quando si voltò non rimase poi tanto sorpresa di constatare che le sue prime impressioni erano esatte.

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The Masked Lady
Roman d'amourANCHE IN VERSIONE CARTACEA E EBOOK Astrid sogna la sua vita da sposata fin da quando era poco più che una ragazzina. Sognava un matrimonio fondato sull'amore con un uomo affascinante e premuroso. Sognava un idillio perfetto tra lei e suo marito. Ma...