L'investitura era un evento importante, soprattutto quando aveva caratteristiche eccezionali come quella di lord Byron Devenport. Tutti i nobili e la corte erano stati invitati a partecipare, senza nessuna eccezione. Ecco spiegato perché si utilizzava una sala apposita per quel tipo di festa. A prima vista sembrava quasi una chiesa, con tutti quei banchi in legno per gli ospiti, messi in ordinate file con al centro un lungo passaggio che conduceva ad un piccolo altare. La differenza con un chiesa era la mancanza delle due navate laterali e le effigi religiose poste ovunque. Oltre ai monumentali seggi posti sopra all'altare che dovevano ospitare la famiglia imperiale. Il soffitto a volta, era completamente in oro, lo stesso colore delle corone che venivano usate durante le investiture, con qualche decorazione non molto visibile da quella distanza. Sui muri degli arazzi grandi quanto le pareti raffiguravano altre scene d'investiture passate.
Astrid non fece molto caso ad ogni minimo dettaglio, perché era troppo nervosa e attraversò la navata in fretta, per raggiungere il suo posto, davanti a tutti e praticamente di fronte al trono dell'imperatore. Accanto a lei la sedia vuota che presto sarebbe stata occupata da suo marito. Il cuore le batteva a mille e non aveva il coraggio di voltarsi per dare un'occhiata agli spettatori. Non era ancora riuscita a capire che cosa provava. Una parte di lei era orgogliosa di suo marito, del ruolo che avrebbe intrapreso per la comunità da quel momento in poi. Ma la parte più insicura, di quella bambina spaventata che non si sentiva mai all'altezza, tornava a volte a tormentarla. Essere la moglie del duca le avrebbe portato molti impegni ed incarichi che le avrebbero occupato gran parte delle sue giornate, una volta tornata a casa. Aveva paura e non si sentiva all'altezza ma non lo avrebbe mai dato a vedere, soprattutto non davanti a sua suocera. Byron le aveva dato fiducia, portandola a corte, e avrebbe fatto di tutto per renderlo orgogliosa di lei. In quel momento, mentre anche le ultime persone facevano il loro ingresso, si rese conto che in poco tempo era cresciuta. Non era ancora riuscita a diventare la donna che tanto Byron desiderava ma era ogni giorno un passo più vicina a quell'obiettivo. Prima d'incontrarlo non avrebbe mai potuto immaginare di riuscire a resistere in un matrimonio del genere, dove doveva guadagnarsi il suo affetto in ogni istante.
La famiglia imperiale sfilò davanti a lei, sedendosi negli appositi scranni. L'imperatrice era a dir poco bellissima, con un lunghissimo abito color bronzo e uno strascico lungo quasi quanto un abito da matrimonio. Il corpetto, molto stretto, dava quasi l'impressione che stesse soffocando eppure lei lo portava con leggiadria, senza mostrare segni di disagio. La corona che indossava era tempestata di diamanti di ogni forma e al collo portava un bellissimo collier anch'esso pieno di quelle pietre preziose. Anche suo marito, l'Imperatore, abbinato a lei, vestiva con abito sui colori del bronzo ed indossava la sua corona d'oro, con rubini incastonati tra la struttura: dava l'idea di essere un gioiello molto pesante eppure stava sopra la testa dell'Imperatore in modo impeccabile ed elegante. Anche il figlio, successore al trono, aveva posata sul capo una corona, meno grande e meno pesante di quella del padre e senza troppe decorazioni. Tra le mani teneva due mantelli in tessuto rosso scuro con i bordi ricoperti di pelliccia bianca. La moglie indossava un abito argentato, pieno di merletti e con le maniche lunghe, nascosto quasi del tutto da uno scialle argentato. Si sedettero, l'Imperatore e sua moglie al centro, su dei grandi troni dorati rivestiti di tessuto rosso: il principe e la principessa alla loro destra, su troni più piccoli e di colore verde. Il secondo figlio, il principe Aaron, invece sedeva alla loro sinistra, ad un livello leggermente più basso rispetto a loro: era difficile da dire, ma il secondo figlio non veniva mai calcolato dal popolo, perché tutti erano concentrati sul futuro imperatore. Da una parte doveva provare un grande sollievo, per non essere sempre al centro dell'attenzione ed essere costretto a rispettare le aspettative di chiunque: dall'altra però doveva essere molto frustrante essere il figlio invisibile. Qualsiasi cosa faceva, anche la più onorevole, non sarebbe mai stata presa veramente in considerazione.
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The Masked Lady
RomanceANCHE IN VERSIONE CARTACEA E EBOOK Astrid sogna la sua vita da sposata fin da quando era poco più che una ragazzina. Sognava un matrimonio fondato sull'amore con un uomo affascinante e premuroso. Sognava un idillio perfetto tra lei e suo marito. Ma...