Capitolo 16

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Appena entriamo dentro al castello, molti componenti del branco che sono riuniti nella sala principale ci guardano con circospezione. Soprattutto me, visto che sto tenendo per mano il loro Alpha. Faccio finta di niente e cammino a testa alta, cercando di non perdere la testa e trasformarmi in lupo. Raggiungiamo una grande cucina fatta di legno chiaro, con finestroni che fanno vedere il bosco e un grosso tavolo che occupa molto spazio. Seduto sul bancone della cucina, circondato da mio fratello e Storm, c'è Adam che si tiene le mani nei capelli col capo chino. Mi stacco da Sven e mi precipito verso Adam, abbracciandolo con foga mentre lui ricambia la stretta facendomi sedere sulle sue gambe e appoggiando la testa nell'incavo del mio collo. <Adam, ti prometto che lo ritroveremo> gli sussurro mentre rafforzo la presa su di lui. Lui annuisce impercettibilmente mentre sentiamo un ringhio potente dietro di noi. Mi volto con gli occhi sbarrati, Sven è incazzato nero e il suo sguardo è su Adam che mi tiene stretta a sé. <Astrid, dobbiamo parlare! Ora!> ringhia mentre viene nella mia direzione e mi strappa dalle braccia del mio amico, mettendomi su una sua spalla e portandomi in giardino. <Sven! Maledizione! Ma che ti prende?> sbraito mentre gli tiro pugni sulla sua schiena. <Mi prende che tu sia stata tra le braccia di un altro proprio quando ci sono io davanti!> mi urla addosso mentre mi scaraventa a terra. Non ci vedo più dalla rabbia, come si permette di comandarmi, soprattutto, dopo quello che è successo ad Adam. <Come ti permetti brutto idiota! Ad Adam hanno appena rapito il fratello, e tu ti lamenti se consolo un membro della mia famiglia! Tu chi sei per darmi ordini?> gli dico puntandoli un dito sul petto. <Hai ragione non sono nessuno! Ah fammi il favore di starmi alla larga, non voglio avere scocciature> mi dice con il viso impassibile. Il mio cuore va in frantumi, eravamo appena riusciti ad andare d'accordo e lui rovina tutto. Questa, è l'ultima volta che li concedo di spezzarmi il cuore e non succederà più, manco se fosse l'ultimo uomo sulla terra. Non gli rispondo neanche e ritorno in cucina, seguita da lui come un ombra scura. Ho la testa altrove mentre cammino, che sia stata una scenata di gelosia, quella di Sven? Scuoto la testa, impossibile, non penso sia il tipo che esterna così facilmente i suoi sentimenti. Sicuramente c'è qualcosa sotto, mi vuole nascondere qualcosa, tenendomi lontana da lui e ogni pretesto è buono per essere utilizzato per il suo scopo. Ora non mi resta altro che indagare. Sbuffo esasperata, perché doveva capitarmi proprio lui come compagno. Certo che uno con mille segreti, tenebroso, scontroso e sempre con il muso lungo non è il massimo della felicità come compagno. Raggiungo la cucina sempre con la presenza ingombrante di Sven dietro di me. Mi irrita parecchio la cosa, anzi, vorrei girarmi di scatto e dargli un pugno sul suo bel faccino. Quando entro, però, c'è solo Storm, mio fratello e Dragos. Ci guardano un po' intimoriti, sicuramente sembriamo due leoni in gabbia che stanno per esplodere. <Dov'è Adam?> gli chiedo quasi digrignando i denti e sentendo la mia lupa che si scatena dentro di me. <L'ho mandato a riposarsi, ma intanto che voi eravate fuori ci ha descritto il rapitore> mi dice Dragos con tono solenne e passando lo sguardo da me a Sven. Annuisco, mentre aspetto che lo descriva e con i nervi tesi per la futura caccia del responsabile. <I nostri sospetti erano fondati, sono ritornati i giganti di ghiaccio.> gli dice Dragos rivolto a Sven. Li guardo, aspettando una risposta più approfondita, ma quando non arriva, mi decido a parlare. <Cosa diamine sono i giganti di ghiaccio?> chiedo infuriata e stufa di troppi segreti che sono e aleggiano sopra di noi come una cappa scura, appesantendomi le spalle. <E' un popolo antico, vissuto molti anni fa. Sono quasi riusciti a rendere la Terra un posto solo di ghiaccio, dove l'umanità stava per estinguersi. Per fortuna Odino e i guerrieri del Valhalla sono riusciti a sterminarli quasi del tutto, tranne Bergelmr l'ultimo gigante sopravvissuto. Insieme alla sua famiglia, sono stati esiliati all'estremità del mondo, in un posto oscuro e freddo detto Utgardr. Solo che, qualcuno è riuscito a farli evadere.> mi dice Dragos, aspettandomi una mia reazione, che fatica ad arrivare per le troppe informazioni. Mio padre me ne aveva parlato, quando ero piccola mi raccontava delle storie che si tramandavano il popolo norreno. <Pensavo che fossero solo leggende e che in realtà non sono mai esistiti> esprimo il mio pensiero ad alta voce. <Ti stupiresti di quante leggende, hanno un fondo di realtà non indifferente> mi dice Dragos scrutandomi con il suo sguardo di smeraldo. <Quindi, ora dobbiamo scoprire che sia stato a liberare i giganti di ghiaccio> ragiono ad alta voce e vedo che tutti i presenti si rinchiudono a bozzolo per meditare sui vari candidati. <Potrebbe essere stata Lavonne> ipotizza Storm guardando Sven. Mi vengono i brividi al solo pensiero di lei, che per poco non ammazzava zia Sabina nella pianure dei fuochi, nel mondo magico. Mio padre continuava a raccontarci della battaglia avvenuta prima che noi nascessimo, prima di andare a dormire mentre eravamo riuniti davanti al fuoco e noi bambini pendevamo dalle sue labbra. <Impossibile, ormai sono passati quasi vent'anni, non pensi che avrebbe attaccato prima?> controbatte Sven, scuotendo la testa. <Magari doveva ricaricare le sue energie, dopotutto nella battaglia ha usato tutta la sua magia> gli dice Storm. <Ha ragione Sven. Non pensate che sarebbe stato più strategico, attaccarci quando noi eravamo più piccoli e indifesi?> gli dico sforzandomi enormemente per aver dato ragione a quella testa bacata del gigante biondo. <In effetti, non ha tutti i torti Astrid> mi d'ha ragione Jaxon. <Forse...> controbatte Storm. Cala il silenzio nella stanza, interrotto solo dai nostri respiri come sottofondo. <Come la mettiamo con la festa di Walburg della settimana prossima? La cancelliamo?> chiede Dragos a Sven. Che diamine è questa festa? Mi chiedo, però, senza trovare il coraggio di chiederlo ad alta voce. Per oggi, penso, di aver fatto troppe domande che anche i bambini delle elementari sanno rispondermi. <No, si farà. Non possiamo cancellarla se no, il branco penserà veramente che ci sia qualcosa di brutto sotto. Per ora è meglio tenerli all'oscuro di queste sparizioni.> gli risponde con voce perentoria Sven, per poi voltarsi e sparire in qualche cunicolo nascosto del castello. <Ragazzi, direi che è meglio andare a letto e riprendere il discorso domani mattina, quando saremo freschi e riposati> ci dice Dragos, mentre tutti annuiscono e si incamminano verso le proprie stanze augurando la buona notte. Resto impalata in mezzo alla cucina, con la testa da un'altra parte. Ho troppi pensieri e sicuramente non riuscirei a dormire. Guardo fuori dalla vetrata la luna alta nel cielo, senza accorgermene esco fuori. Respiro l'aria fresca della nottata mentre mi dirigo dietro un albero e mi spoglio completamente. Faccio molti respiri profondi mentre lascio salire in superficie la mia lupa. Mi accuccio a quattro zampe mentre sento che al posto della pelle spuntano i peli color carbone e i miei occhi cambiano colore diventando di un viola luminoso. A fine trasformazione, mi prendo un momento per sentirmi parte della natura. Vado alla carica, correndo velocemente nel bosco ed evitando agilmente le piante che si fanno sempre più fitte. Finalmente mi sento libera e senza pensieri. Nessuna preoccupazione che mi fa contorcere lo stomaco ma, solo io e la natura che mi circonda con la sua melodia. Corro sempre di più, le piante diventano sfocate talmente vado veloce, finché arrivo nel pezzettino di prato con la grande quercia in mezzo. Mi fermo e mi avvicino con cautela. Prima non mi ero accorta dei simboli che sono incisi sul tronco della quercia e attorno ad essa ci sono dei massi disposti in cerchio, ognuno con una runa incisa sopra. Mi rilasso ancora di più e sentendo un collegamento con questo posto sacro mi accuccio ai piedi della quercia e mi addormento profondamente.




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Salve bella gente😘

Lo so, ora mi odierete perché ho fatto litigare Sven e Astrid, proprio quando sembrava che andasse tutto bene per loro due. 🙈Però c'è un motivo che capirete con il procedere dei capitoli😢

Perdonatemiii, vi prego!! 😢😢ahaha

Spero vi piaccia lo stesso.❤
Bacii😘😘

My Alpha 2 : Inside the iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora