E' pomeriggio inoltrato e siamo ancora in cucina a chiacchierare allegramente. <E' strano che nessuno dei nostri compagni sia venuto ad interromperci> ci dice pensierosa Maggie mentre anche noi meditiamo sulla questione. <Spero solo che quello stupido bestione non li abbia tenuti in ostaggio o peggio che si siano massacrati di botte a vicenda.> esclama mia madre in un misto di rabbia e terrore. <Che ne dite se gli andiamo a cercare?> propongo alle tre donne che annuiscono con foga. Ci alziamo e parlando del più e del meno, cerchiamo per tutto il castello i nostri compagni, ma di loro nessuna traccia. <Dove diamine si sono cacciati?> sbotto spazientita mentre li cerchiamo in giardino. <Non ne ho la più pallida idea ma quando becco tuo padre dovrà prepararsi per la mia vendetta> mi dice malefica mia madre, ora so da chi ho preso questa parte malvagia e vendicativa. Ritorniamo all'interno del castello e con l'ultima briciola di speranza controlliamo nell'unico posto in cui non vorrei mai mettere piede ma che molte donne ucciderebbero per entrarci, la stanza di Storm. Appena imbocchiamo il corridoio che porta alla camera del pervertito numero uno, sentiamo un vociare immenso che ci accompagna. La rabbia e il nervoso prendono il sopravvento, anche le altre tre donne hanno il viso irritato quanto il mio. Sento con sicurezza che il mio compagno si trova li dentro e se scopro che si è lasciato andare tra le braccia di un'altra donna gliela farò pagare nei modi peggiori possibili. Un attacco di risate sguainate riecheggia per il corridoio. <Io li ammazzo> esclamo con i pugni serrati mentre digrigno i denti. <Non sei l'unica> esclamano in coro le altre tre. Prendendo coraggio, spalanco la porta e lo spettacolo che ci si presenta è a dir poco surreale. Una marea di bottiglie di super alcolici è sparsa per tutto il pavimento, con cartoni di pizza vuoti e altri generi di cose non identificate. Stravaccati sul pavimento che ridono come degli idioti e con in mano una bottiglia di birra ci sono i solo tre individui per cui ci siamo dannate a cercarli. Storm, Jaxon e Dragos sono solo in mutande che cantano allegramente tenendosi a braccetto, dandoci le spalle mentre inscenano un piccolo spettacolino per gli altri tre compari che ridono a crepapelle. Il primo a notarci è Sven che impallidisce appena incontra il mio sguardo incazzato, da una gomitata a Darden che appena incontra lo sguardo di mia madre sputa quello che stava bevendo. <Nanerottola> esclama felice come una pasqua il bestione con le guance paonazze. Mentre i tre dell'ave Maria che ci davano le spalle si girano sempre a braccetto, barcollando pericolosamente e con un sorriso angelico. <Darden e Jaxon Black voi due siete in grossi, anzi, grossissimi guai> esclama mia madre con le braccia incrociate mentre picchietta il piede per il nervoso. <Cory non stiamo facendo niente di male, ci stiamo solo svagando un pochino> biascica Storm aggrappandosi a Jaxon e Dragos che guarda Alannah con gli occhi a forma di cuoricino, giurerei di vedere anche un po' di bava colarli dalla bocca. <Svagarsi due paia di palle!> esclamo mentre il resto del gruppetto di ubriachi dava ragione a Storm. Si bloccano a guardarmi con gli occhi spalancati per poi scoppiare a ridere. <Avete sentito cos'ha appena detto?> esclama Sven mentre gli altri ridono ancora più forte. Vedo nero, vorrei solo saltargli addosso e sbranarli tutti. Sto per muovere un passo ma Maggie mi ferma, bloccandomi per un braccio. Sussurra qualcosa sottovoce e una folata di vento fa cadere con il culo per terra i tre in piedi, mentre gli altri ridono indicandoli. Maggie con un sorrisetto sadico, pronuncia altre parole e si ritrovano tutti e sei spiaccicati contro la parete. Sorrido sorniona per le facce abbastanza sconvolte degli uomini, anche se si lasciano scappare qualche risatina idiota. <Ora voi ci ascoltate bene, siete degli stupidi caproni se pensate di potere bere come spugne senza dirci niente e sparire per tutto il giorno facendoci preoccupare. Avete capito?> li sgrida mia madre mentre noi annuiamo, lanciando sguardi omicidi ai nostri compagni. Annuiscono impercettibilmente per poi scoppiare a ridere di nuovo. Giuro se non la smettono di ridere gli strozzo uno ad uno. <Silenzio!> ringhiamo io e mia madre facendo muovere il terreno, i sei ammutoliscono e Jaxon diventa verde per il movimento della terra. Si alza di fretta e barcollando a destra e sinistra esce di corsa dalla stanza, tenendosi la mano sulla bocca per trattenere il vomito. <E uno è andato> ghigna Alannah mentre fulmina Dragos. <Ora, filate nelle vostre stanze a darvi una ripulita!> ringhio indicando la porta e con un braccio sul fianco. Diamine mi sembra di aver a che fare con bambini invece che con adulti grandi e grossi. Si alzano barcollando e biascicando parole a caso, i cinque rimanenti. Storm si dirige sul suo letto, ma prima di arrivarci inciampa su una bottiglia vuota e cade rovinosamente a terra. Mugola qualcosa di incomprensibile per poi assopirsi con un pollice in bocca. Ghigno divertita nel vedere il pervertito comportarsi come un bambinone. <Dite che dobbiamo aiutarlo?> chiede Alannah dubbiosa. <No! Lasciamolo li, se lo merita> esclamiamo in coro io, Maggie e mia madre. <Va bene> risponde la mia amica, alzando le spalle indifferente per poi raggiungere Dragos che la chiama in continuazione, non riuscendo neanche a reggersi in piedi e gattona per andarle in contro. Scuote la testa divertita quando struscia il viso sulla sua gamba facendo le fusa come un gatto. <Andiamo gattino> gli dice trascinandolo fuori mentre lo prende per i capelli come un guinzaglio, lui la segue gattonando felice e con le guance rosse. Mia madre e Maggie raggiungono i loro compagni che si appoggiano con tutto il peso a loro e quasi le schiacciano. <Diamine Darden, reggiti sui tuoi piedi!> esclama mia madre con il fiato corto. <Ci provo nanerottola> biascica cercando di reggersi con le sue gambe. Raggiungo Sven che era rimasto ancora seduto, mi sorride come un bambino e con le guance paonazze è così tenero. Mi passa, quasi, l'incazzatura ma basta guardare le bottiglie vuote che la rabbia ritorna. <Andiamo brutta testa bacata di un vichingo> borbotto mentre lo aiuto a mettersi in piedi. <Astrid perché sei così cattiva con me?> mi chiede mettendo il broncio e quasi non li scoppio a ridere in faccia. Scuoto la testa, mentre lui si aggrappa a me. <Mi gira tutto!> si lagna mentre io sopporto il suo peso "Piuma". <Sta zitto e muoviti> pronuncio mentre facciamo i primi passi. Sulla porta vedo mia madre e Maggie nelle mie stesse condizioni disperate e insultano i loro compagni. <Ci vediamo a cena, con tutti gli altri, è fra un'ora> mi dice mia madre con sguardo malefico e subito capisco il suo piano. Annuisco mentre trascino il mio vichingo per i corridoi, barcolliamo da una parte all'altra e ringrazio gli dei che la sua camera è vicina. Appena apro la porta esalo un sospiro di sollievo, mentre Sven sembra quasi svenuto sulla mia spalla. Lo trascino in bagno, facendo un ultimo sforzo. <Dove mi stai portando?> mi chiede con la voce impastata mentre io gli sorrido diabolica mentre lo posiziono nel box doccia e aziono il getto dell'acqua gelida, tirandomi indietro subito dopo. <Maledizione!> urla sobbalzando per l'acqua congelata. <Bene, ora ripulisciti per bene che si cene fra un'ora> gli dico ghignando mentre esco a velocità di razzo dal bagno. <Questa me la paghi!> lo sento urlare, prima di chiudermi alle spalle la porta di camera sua.
Siamo tutti riuniti a tavola, con il cibo grasso e molto pesante sui piatti, la cuoca scorbutica per una volta ha eseguito perfettamente il nostro ordine. Gli uomini sono seduti scomposti sulla sedia e con il viso verde e disgustato dal cibo che hanno davanti. Noi donne sogghigniamo, pregustando il momento fatidico. Stanno fissando il piatto da dieci minuti buoni, con gli occhi spalancati e Jaxon penso che sarà il primo ad abbandonare la cena, anche se gli altri sono quasi al suo stesso livello. Decido di alzarmi e con cenno alle altre mi avvio in cucina a prendere due bottiglie di vino rosso e con molta eleganza ne verso un bicchiere abbondante ciascuno mentre i colossi mi guardando con occhi e bocca spalancate e il verde si fa sempre più vivo sui loro volti. Sorrido malefica quando riempio più di tutti il bicchiere del mio bestione mentre regna il silenzio in tutta la sala da pranzo. Sven con sguardo implorante cerca di supplicarmi di smettere di versare, ma mi fermo solo quando trabocca di vino. <Ecco a te caro> gli dico sorridendo angelica. <Bene direi di iniziare a mangiare! Buon appetito> esclama allegra mia madre seguita dalle altre donne. Noto che i bestioni non hanno ancora mosso un muscolo e stanno ancora fissando il piatto. <Su forza mangiate, lo abbiamo preparato con tanto amore tutte noi> gli dico con un finto broncio mentre faccio un occhiolino alle mie compagne di vendetta che ricambiano sorridendomi. Con uno sforzo sovraumano iniziano a spiluccare il cibo e Jaxon come previsto è il primo a scappare via. Gli altri bestioni sono quasi al limite e mia madre con un sorrisetto malizioso indirizzato al suo compagno si alza in piedi. <Propongo un brindisi. Brindo a noi e alla nostra famiglia riunita! Alla salute!!> esclama raggiante, mio padre si alza a sua volta prima che beviamo il vino. <Voglio fare un brindisi anch'io. All'amicizia...e-e a mia figlia ch-che ha trovato il suo compagno> dice impacciata, mandando occhiate eloquenti agli altri colossi e uno alla volta, sempre più impacciati e con scarsi argomenti su cui brindare si alzano, rimandando sempre di più il momento di bere. <Ora beviamo!> sbotto incazzata e nervosa per il loro inutile intento di salvarsi dalla loro rovina. Tracanno il mio bicchiere seguita dalle mie complici mentre i nostri colossi fanno piccoli sorsi e cede per primo Ruven che scappa via seguito da Maggie, Storm, Dragos e Alannah. Gli ultimi che sono rimasti sono mio padre e Sven che stanno lottando per resistere al loro stomaco in subbuglio. Io e mia madre ci scambiano un'occhiata e versiamo altro vino nel bicchiere dei nostri compagni. <Su forza finite tutto. Non vorrete lasciare degli avanzi della cena che abbiamo preparato con tanto amore.> esclamo alzando il bicchiere per brindare, i due si guardano e dandosi forza fanno cozzare i bicchieri per poi bere tutto d'un fiato il vino. Li guardiamo sbalordite mentre loro sorridono trionfi per poi alzarsi in contemporanea e scappare via, seguiti dalle nostre risate. Ci battiamo il cinque tutte sorridenti per poi raggiungerli. Trovo Sven riverso sul water che vomita anche l'anima, mi siedo vicino a lui e li tengo i capelli biondi mentre li massaggio la schiena e lui finisce di vomitare. Gli passo un bicchiere di acqua che lui beve tutto d'un fiato e lo aiuto a stendersi sul letto. <Certo che site veramente malefiche> mi dice con voce roca, coprendosi il viso con il braccio mentre mi stendo accanto a lui. <Lo so, ora dormi mio vichingo> gli dico mentre lo bacio sulla fronte per poi appoggiare il capo sul suo petto duro. Subito mi circonda con il braccio, avvicinandomi ancora di più a lui e io mi accoccolo meglio. <Notte> mi dice in un sussurro prima di crollare nel sonno, seguito poco dopo anche da me.
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Rieccomi bella gente😘
Spero che vi piaccia, fatemi sapere🤘😎
E spero di essere stata perdonata per la mia assenza!😢😢
Baci❤😘
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My Alpha 2 : Inside the ice
Werewolf#Secondo libro della serie My Alpha# Sven, un guerriero immortale norreno, forgiato da mille battaglie. Cresciuto insieme alla sua spada, tra i monti svedesi. Un oscuro segreto, però, lo lacera dentro. Legato alle antiche tradizioni del suo popolo...