Capitolo 27

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Ci siamo riuniti nello studio di Dragos, ci siamo tutti e anche Adam è uscito dalla sua stanza anche se non mi ha degnato di uno sguardo e comprendo il suo comportamento. Non immagino neanche come si senta, soprattutto vedere l'assassina di suo fratello libera di fare quello che vuole e non potendolo neanche vendicare. Mi sento uno schifo per averlo ucciso, ma ormai era stato trasformato completamente in un gigante di ghiaccio. Al nostro gruppo si è aggiunto anche Dylan il nuovo beta del branco che ha preso il vecchio posto di Dragos, è un ragazzo robusto con i capelli biondi col taglio militare e gli occhi azzurri come il ghiaccio. Non hanno ancora potuto fare la cerimonia per il nuovo Alpha, visto gli ultimi avvenimenti che richiedono la nostra assoluta attenzione, tralasciandola per il momento. Ora dobbiamo fare il punto della situazione e pianificare la prossima mossa da fare contro i nostri nemici. <Allora, i lavoro di ristrutturazione dell'ala del castello andata a fuoco sono iniziati oggi e per il momento procedono bene. I feriti sono stati portati nell'infermeria e quasi tutti, anche i casi più gravi si stanno riprendendo bene. Ora per quanto riguarda i giganti di ghiaccio e il mago che c'è dietro, delle mie guardie ne hanno avvistati alcuni nei pressi delle montagne, qualche idea su come scovarli?> chiede Dragos facendo il resoconto delle questioni più importanti. <Dobbiamo andare in avanscoperta per vedere dove si sono nascosti e stanarli, un gruppo con pochi componenti ma che riescono ad agire in fretta e in silenzio, soprattutto che siano degli ottimi guerrieri> gli suggerisco, prendendo parola mentre gli altri meditavano ancora sul da farsi. <Ottima idea, piccola> mi sussurra nell'orecchio il mio vichingo mentre mi stringe la mano sotto il tavolo. Gli sorrido radiosa mentre Storm ci guarda con faccia disgusta, proprio non riesce a capire la felicità di trovare il proprio compagno di vita. <Perfetto, ora dobbiamo solo trovare chi comanderà la spedizione. Purtroppo io non posso venire perché devo stare qui a controllare i lavoro e non mi sembra il momento di lasciare il branco.> ci dice Dragos mentre tutti annuiamo. <Potrei essere io il comandate della spedizione d'altronde lo faccio come lavoro> dico ovvia e alzando le spalle non curante. <Per me non ci sono problemi, cosa ne pensate?> chiede Dragos. <Va bene anche per me, basta che ci porti tutti con te> mi dice mio padre indicando tutti con un gesto della mano che annuiscono e mi sorridono in modo malefico, pregustando già la battaglia. <Perfetto, allora partiamo domani mattina presto. Non ci servono altri guerrieri, bastiamo noi> dico sicura di me alzandomi in piedi. <Portiamo almeno altri venti guerrieri, è meglio essere pronti per un attacco a sorpresa e anche se noi siamo più forti non possiamo contrastare centinaia giganti di ghiaccio> interviene Ruven, annuisco pensando a chi scegliere. Quando sono arrivata qui, dieci dei miei guerrieri migliori che ho addestrato personalmente sono venuti con me, ne servo altri dieci. <I miei dieci guerrieri sono disponibili> dico ad alta voce. <Non c'è problema ci sono dieci dei Berserker migliori, che sono arrivati con me> mi dice Ruven. <Bene, ora non ci resta solo che partire> interviene mio padre tutto elettrizzato, pregustando di sgozzare qualcuno. Mia madre alza gli occhi al cielo, è sempre il solito, ha bisogno di andare in guerra per avere la sua pace interiore e non rischiare che spacchi tutta la casa branco dal nervoso e mettendo zizzania tra i componenti del branco solo per scatenare una rissa, dove lui naturalmente è al centro. <Papà, andiamo solo a controllare il perimetro> lo ammonisco come un bambino. <Ma io pensavo che andavamo a stanarli e massacrarli> mi dice con un broncio da bambino e afflosciandosi su se stesso, mia madre gli massaggia la schiena, scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo. <Se troviamo il loro nascondiglio possiamo massacrarli> dico esasperata, e subito gli si illumina il viso. Alzo gli occhi al cielo, è sempre il solito bambinone e non cambierà mai. <Bene, potete andare> ci congeda Dragos che ritorna alla sua scrivania a compilare scartoffie. Ci alziamo tutti mentre chiacchieriamo allegramente, Sven mi fa cenno di seguirlo ma gli faccio capire che prima devo fare una cosa molto importante. Da quando è ritornata Alannah non sono riuscita a parlarle a quattrocchi e notando la sua faccia da cadavere penso che ha bisogno proprio di sfogarsi. La intercetto proprio quando sta per uscire dallo studio, artiglio il suo braccio e la trascino lontano da occhi indiscreti. <Ei ma che fai?> sbraita la mia amica mentre la porto fuori, lontano da tutti. Mi fermo davanti ad una vecchia quercia in fondo al giardino e mi volto a guardarla negli occhi azzurri. <Ora tu mi dici tutto e sputi fuori il rospo che ti fa stare così tanto male!> le dico perentoria e non ammettendo repliche. Sbuffa sonoramente facendo alzare un ciuffo di ricci che era sul suo occhio mentre incrocia le braccia al petto e si lascia cadere sul prato. <Va bene> mi dice seccata mentre mi siedo accanto a lei, fisso il cielo azzurro e le poche nuvole che ci sono e, aspetto che sia lei a cominciare a parlare non mettendoli pressione o almeno ci provo. <Appena mi sono allontana dal castello, ero euforica di poter realizzare il mio sogno, ma mi è bastato andare fino a Stoccolma per prendere l'aereo che il petto ha iniziato a farmi un male cane. Non sono riuscita a partire e sono andata in un piccolo Hotel in città, sperando che passasse il dolore, ma non succedeva ed era sempre peggio. Continuavo a vedere e sentire la mancanza di Dragos e non riuscivo a capire il perché, tutt'ora non lo capisco il motivo di questo dolore. Sono venuta qui per parlargli e chiederli di togliermi questo malessere, ma lui si è imbestialito e da allora non mi parla più.> mi dice tutto d'un fiato guardando per terra e strappando ciuffi di prato dal nervoso. <E' normale che provi dolore quando stai lontana dal tuo compagno e non puoi spezzare facilmente questo legame antico, per questo si è incazzato tanto. Sai, anche lui stava malissimo e pensava che con il tuo ritorno avessi deciso di unirti a lui. Invece..> le dico guardandola negli occhi che si spalancano. <Invece ho peggiorato solo la nostra situazione> mi dice sofferente mentre alcune lacrime le rigano il viso. L'abbraccio forte, cercando di consolarla e facendole capire che io ci sarò sempre per lei. <Adesso non sento neanche dolore, solo il vuoto e penso che sia ancora peggio> mi dice mentre piange e io mi irrigidisco sentendo queste parole, la scosto da me e la obbligo a guardarmi. <Alannah, è molto peggio. Significa che il vostro legame sta per essere spezzato per sempre e non troverai mai in nessun altro l'anima gemella e la complicità che avresti avuto con lui. Dimmi, tu lo vuoi come compagno?> le chiedo seria come la morte mentre lei strabuzza gli occhi. <N-non lo so, io non voglio un compagno voglio essere libera, però c-credo di amarlo> mi dice balbettando confusa. La scuoto con forza, non posso crederci che sta mandando tutto a puttane per una libertà illusoria, quando la vera libertà è essere unita al proprio compagno che con un solo sguardo ti fa vedere il mondo intero. <Alannah tu ora, vai a parlargli e gli dici chiaro e tondo cosa provi per lui. Se no stai pure qua a goderti un singolo momento di libertà per poi piombare nella depressione assoluta, ma soprattutto sarai da solo per il resto della tua vita perché senza di lui tu sarai solo un guscio vuoto> le dico brutale, ma devo farle capire quello che sta rischiando di perdere. <Hai ragione, devo lottare. Anche se lui adesso non mi vuole più> mi dice risoluta, alzandosi in piedi e asciugandosi le lacrime. <Grazie Astrid, sei una vera amica> mi dice prima di fuggire via. Spero che risolvano al più presto i loro problemi come abbiamo fatto io e il vichingo. Mi appoggio al tronco dell'albero e guardo il cielo mentre mille pensieri mi affollano la mente. <E' normale vedere Alannah che corre come una saetta per il giardino?> mi domanda la voce di Sven che spunta alle mie spalle. Inizio a ridere <Penso che diventerà una cosa normale> gli dico sorridendoli mentre si siede al mio fianco e mi circonda le spalle con un braccio, attirandomi a vicino a lui. Mi accoccolo, appiccicata a lui e con la testa sul suo petto e sentendo il cuore che batte forte. <Sta andando da Dragos a risolvere?> mi chiede mentre mi bacia sulla testa. <Si, tu come fai a saperlo che hanno dei problemi?> gli chiedo staccandomi quel tanto che basta per guardarlo negli occhi. <Diciamo che ieri quando era ubriaco a cantato come un fringuello tutti i suoi problemi di cuore> mi dice con voce stridula, scoppiando a ridere e io lo seguo poco dopo per il tono di voce che ha usato. <Dici che riusciranno a risolvere?> gli chiedo quando siamo riusciti a placare le risate. <Penso proprio di sì> mi dice stringendomi ancora di più a sé. Ci rilassiamo stando seduti a guardare il cielo, quando sentiamo delle risatine davvero fastidiose. Da dietro un cespuglio spuntano due ragazze, con gambe chilometriche messe in bella evidenza come i loro seni prosperosi e subito dietro di loro c'è Storm che sorride appagato, allacciandosi la patta dei jeans. <Che schifo> dico arricciando il naso disgustata. <Rimarrà sempre il solito donnaiolo incallito, non penso che cambierà mai> mi dice Sven sospirando e scuotendo la testa. <Penso che neanche la sua compagna possa cambiarlo, sempre se la trova> dico alzando gli occhi al cielo. Un po' mi dispiace pensando alla sua futura compagna, gli farà venire sicuramente un infarto alla poveretta, per i suoi modi da pervertito cronico. <Dovrò portare le mie condoglianze alla poveretta della sua compagna sempre se esista una santa del genere> dico ironica, scoppiando a ridere tutti e due come idioti.

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Salve bella gente😘

Spero che vi piaccia questo nuovo capitolo. Secondo voi Alannah e Dragos riusciranno a sistemare la loro situazione? E sono curiosa di sapere, chi è il vostro personaggio preferito?🙈🙈

Fatemi sapere in tante.💪😎🤘❤❤

Baci❤😘

My Alpha 2 : Inside the iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora