Mi sveglio con dei teneri baci da parte del mio burbero vichingo, mugolo di piacere mentre mi struscio su di lui. Decido di aprire gli occhi e vedo il viso sorridente di Sven, con i suoi occhi azzurri, luminosi quanto il sole e più vivi che mai. <Buongiorno piccola dormigliona> mi dice con la sua voce roca che manda brividi lungo tutto il mio corpo. <Giorno'> mugolo sorridente mentre appoggia le sue labbra sulle mie. Ci scambiamo baci affettuosi mentre ci coccoliamo per un eternità, ma che in effetti, sembrano solo pochi secondi. Ci stiamo per spogliare, quando un piccolo tornado alias mia madre fa irruzione dentro la stanza. Rimaniamo congelati nel nostro abbraccio senza fiatare, sperando che non si accorga di noi.<Astrid> strilla mentre si guarda intorno con i suoi occhi viola che scansiona la camera. Sobbalziamo come due adolescenti colti in flagrante dalla madre e forse è proprio quello che succede, quando posa i suoi occhi su di noi. Fa un sorrisetto malizioso e incrocia le braccia al petto<Bene, bene chi abbiamo qui? Sven non sei forse tu, che stai copulando con mia figlia?> gli chiede con quello sguardo oscuro che fa irrigidire il mio compagno mentre io arrossisco come un pomodoro. <Ciao Corinna, è da molto che non ci si vede> gli dice Sven con un filo di voce e stampandosi in volto un sorriso angelico. Jaxon fa irruzione nella stanza con il fiatone corto <Astrid, scusa ma non sono riuscito a trattenere la mamma. Sai che quando si mette in testa una cosa vuole andare fino in fondo. > annuisco mentre mi nascondo tra le braccia di Sven per l'imbarazzo. Penso che peggio di così non si può. <Nanerottola!> sento urlare mio padre dal corridoio mentre si avvicina con passo pesante. <Darden, aspetta!> gli urla dietro Storm. Mi correggo è ancora peggio. Sven appena sente la voce di mio padre si stacca da me, ma non fa in tempo a scendere dal letto che mio padre con il suo sguardo lo congela sul posto. Maledizione! Storm appena ci vede fa un sorrisino malizioso e sussurra qualcosa a mia madre, che scoppia a ridere.<Signorina, ci devi delle spiegazioni e anche belle grosse!> sbraita mio padre e io se possibile mi nascondo ancora di più con le coperte dalla mia famiglia, usandole come scudo. <Cosa ci fate qui? Non dovreste essere in America a mandare avanti il branco?> chiedo prendendo coraggio. <Abbiamo saputo dell'attacco e ci siamo precipitati qui, per aiutarvi> mi dice Maggie che entra al fianco Ruven. Per la miseria, ma la mia camera è diventato il nuovo ritrovo per le riunioni di famiglia?! <Ciao Maggie, Ruven> gli saluto mentre la rossa mi fa un occhiolino impertinente e il suo compagno un cenno con la testa. <Ora, Sven mi spieghi cosa diamine ci fai in camera di mia figlia?> sbraita mio padre, guardandolo in cagnesco. <Ecco...io...> balbetta Sven imbarazzato quanto me dalla situazione a dir poco surreale. <Dai bestione, lasciamoli vestire e ci troviamo tutti in cucina davanti ad una tazza di caffè per parlarne, che ne dici?> gli chiede mia madre mentre cerca di spostare quella montagna di mio padre, borbottando qualcosa e mantenendo l'occhiata omicida rivolta verso Sven si lascia condurre fuori. Tutti gli altri li seguono non prima di lanciarci occhiate maliziose e molto eloquenti. Tiro un sospiro di sollievo quando sono usciti tutti e mi volto verso Sven. <Piccola, penso che tuo padre mi voglia uccidere> ammette mogio mentre io mi avvicino a lui e lo abbraccio. <Mi sa proprio di si> gli dico ghignando. <Però sei suo amico da una vita, non penso che potrebbe fare a meno di te e poi mia madre lo scuoierebbe vivo se scoprisse i suoi intenti> gli dico scherzosamente, mentre il mio vichingo diventa bianco come un cencio. <Sai penso che potrebbe veramente uccidermi> mi dice ingoiando a vuoto. <Non dire idiozie!> gli dico dandoli una pacca sulla spalla e guardandolo negli occhi. <Infondo me lo sono meritato, non gli ho mai detto niente, soprattutto perché ho scoperto che eri la mia compagna già da quando eri nella pancia di Cory> mi dice mogio e abbassando la testa. Gli alzo il viso e lo guardo infondendoli tutto il coraggio e l'amore che ho nei suoi confronti. <Vedrai che c'è la caveremo. Per la miseria, abbiamo affrontato molto peggio di questo come i giganti di ghiaccio> gli dico mentre mi spunta l'immagine di Marcus e un brivido di paura mi percuote fin dentro le viscere. <I giganti di ghiaccio sembrano dei pagliacci a confronto di Darden infuriato> mi dice simulando un brivido di terrore. Scoppio a ridere per la sua faccia spaurita, devo ammettere che fa davvero paura quando è arrabbiato mio padre, però non si è scatenata nessuna tempesta di lampi e magari c'è ancora una speranza che accetti Sven come mio compagno. Proprio in quel momento un lampo si scatena vicino alla finestra seguito da molti altri. Sobbalzo per l'improvvisa scossa, seguita dal terreno che si muove. Come non detto, i miei genitori sono infuriati. Sven mi guarda con un sopracciglio alzato e l'espressione che dice "Te l'avevo detto". Sbuffo spazientita, per la giornata sfigata che si prospetta. <Forza andiamo, tanto prima o poi dovremo affrontarli.> gli dico alzandomi dal letto e cambiandomi velocemente seguita da un vichingo mogio e con le orecchie basse. Percorriamo il corridoio che porta alla cucina in religioso silenzio, che viene interrotto dai lampi, dal terremoto e dalle urla dei miei genitori. Prima di varcare la soglia del nostro futuro patibolo ci scambiamo un occhiata di incoraggiamento e prendendoci per mano varchiamo la soglia. Mi sarei aspettata di tutto, ma non i miei che litigano come due iene mentre gli altri fanno colazione tranquillamente e ghignano divertiti per lo spettacolino dei miei genitori. Pensavo che ci aspettavano qui, incazzati come non mai e che avrebbero iniziato ad sgridarci come bambini, non che litigavano tra di loro. Senza che si accorgano della nostra presenza, sgattaioliamo verso il bancone e ci sediamo insieme agli altri. Mi avvicino di soppiatto tra Jaxon e Storm che guardano la scena, sorseggiando il loro caffè. <Cosa diamine sta succedendo?> gli chiedo comparendo alle loro spalle, i due sobbalzano per la sorpresa. <Astrid ci hai fatto prendere un colpo> esclamano i due mentre mi guardano in cagnesco. <Scusate, allora?> gli chiedo spazientita e con i nervi tesi già di prima mattina. <Non ne sono certo, ma tuo padre stava progettando di torturare Sven e Cory lo sta strigliando> mi dice Storm ritornando a guardare i miei genitori e io faccio lo stesso. Sia mia madre che mio padre hanno il viso distorto dalla rabbia e gli occhi bianchi per l'uso degli elementi. <Non ci provare a farli del male bestione se no,...> esclama mia madre spintonando il suo compagno. <Se no cosa? Nanerottola ce lo ha tenuto nascosto da quando gli è spuntato quello strano simbolo vent'anni fa, ne sono sicuro! Non c'è niente che mi fermi dall'ucciderlo> sbraita mio padre, lanciando occhiate infuocate a mia madre. <Provaci e dormirai sul divano per tutta la vita!> lo minaccia con un sorriso malefico. Mio padre sbianca, con la bocca spalancata. <Non dirai sul serio nanerottola!> gli dice in un ringhio. <Oh ci puoi giurare mio caro bestione!> gli risponde malefica. <Dite che dovrei intervenire?> chiedo a Jaxon e Storm. <Non ti conviene se non ci vuoi lasciare le penne> sussurra mio fratello mentre Storm annuisce energicamente. <Volete delle brioche appena sfornate ragazzi?> si avvicina Maggie e tutti e tre annuiamo prendendone minimo due. Siamo tutti girati con le spalle al bancone e guardando i miei genitori che si scatenano, sorseggiando caffè a mangiando dolci. Quando Sven fa cadere la tazza sul pavimento e ed un fragore enorme rimbomba nella stanza. I miei genitori puntano il loro sguardo sul mio povero vichingo che rimane impalato a guardarli con gli occhi spalancati come una cervo che guarda i fanali della macchina. <Tu!> urla mio padre mentre il fiato diventa sempre più corto e i lampi aumentano fuori dal castello. <Condoglianze Astrid> mi sussurra Storm mentre ghigna e io li rifilo una sberla sulla testa. <Sta zitto!> gli sibilo guardandolo male. <Vieni con me se non vuoi che sporchi di sangue il pavimento> lo minaccia mio padre guardando Sven che se possibile è ancora più bianco. <Darden> ringhia mia madre guardandolo storto e rifilandoli una gomitata nello stomaco. Geme dal dolore, deve averla data bella potente. <Voglio solo parlarti e non provare a svenire come una femminuccia> gli dice sbuffando e dirigendosi fuori dalla cucina seguito dal vichingo con il capo chino. Guardo allarmata i due uscire e con gli occhi da cucciolo guardo Storm e Jaxon, supplicandoli di andare con loro e salvare il mio compagno. <No, non mi guardare così. Non ci vado neanche morto da quella bomba esplosiva di Darden> mi dice Storm scuotendo la testa e incrociando le braccia al petto. <Ti prego> lo supplico mentre lui sbuffa. <Eh va bene, ma ricordati che mi devi un enorme favore> mi dice alzandosi seguito da Jaxon. <Grazie> gli dico abbracciandolo forte. Sospira ma ricambia l'abbraccio, alla fine si stacca e esce con Jaxon seguita da Ruven, visto che era rimasto l'unico uomo nella cucina. Appena escono, due paia di occhi si girano nella mia direzione e mi scrutano indagatori. <Allora,...> esclama con un sorrisetto malizioso Maggie. Inghiottisco a vuoto, non saprei quale sia la cosa peggiore, se ritrovarsi tra le grinfie di queste due pettegole o essere travolta dalla furia di mio padre. Proprio in quel momento entra Alannah con un sorriso solare. <Buongiorno!> esclama felice mentre io mi alzo e mi getto su di lei abbracciandola. <Alannah, finalmente sei tornata!> gli dico stritolandola mentre lei ride. <Diamine sono stata via solo quattro giorni, sono successe così tante cose?> mi chiede mentre io annuisco solamente. Riportandoci alla realtà è mia madre che si schiarisce la voce. <Mamma, Maggie. Questa è Alannah una sacerdotessa nonché compagna di Dragos> la presento mentre ci avviciniamo a loro. <Potevi evitare la parte della compagna> borbotta Alannah sedendosi con un tonfo su uno sgabello. Gli rivolgo un sorriso di scuse e alzo le spalle, tanto ormai il danno è fatto. Come previsto mia madre e Maggie ci fanno l'interrogatoria per tutta la mattina. Le aggiorno sugli ultimi avvenimenti e chiacchieriamo, sorseggiando caffè bollente mentre dei nostri uomini non ci sono tracce.
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Salve bella gente😘
Scusate l'enorme ritardo, ma per farmi perdonare faccio doppio aggiornamento. Quindi codetevi questo capitolo e prima di sera pubblico il prossimo.
Spero ci piaccia😍
Bacii❤😘
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My Alpha 2 : Inside the ice
Vârcolaci#Secondo libro della serie My Alpha# Sven, un guerriero immortale norreno, forgiato da mille battaglie. Cresciuto insieme alla sua spada, tra i monti svedesi. Un oscuro segreto, però, lo lacera dentro. Legato alle antiche tradizioni del suo popolo...