Capitolo 13

14.8K 650 30
                                    

Appena metto piede nell'aeroporto di Stoccolma, un brivido mi scuote tutto il corpo e una sensazione strana continua ad affacciarsi nella mia mente ad ogni passo che faccio. Guardo mio fratello che parla tranquillamente con Marcus e Adam, poi passo a Storm che ci sta provando con la hostess del nostro volo che è scesa con noi. Sembra che nessuno abbia sentito la mia stessa sensazione, è come se qualcuno mi stia chiamando e che mi dica che appartengo a questo posto. Neanche i ragazzi che ho scelto per questa missione non sono turbati, anzi, ridono e scherzano tranquillamente tra loro. Riprenditi Astrid, mi insulto mentalmente cercando di trovare di nuovo la concentrazione necessaria.Stiamo aspettando fuori dall'aeroporto l'arrivo di Dragos, come d'accordo quando l'ho sentito. Per fortuna, non c'era in quel momento Sven nella casa-branco, se no, sarei stata capace di attaccargli in facci. Non posso sopportare di sentire la sua voce gutturale, mi irrita solo al pensiero, figuriamoci al telefono o peggio, di persona. Per mia enorme sfortuna, devo proprio andare nel suo branco per un periodo più o meno lungo, dipende tutto da quanto tempo impieghiamo a trovare il maledetto, che rapisce i membri dei branchi. Spero comunque il prima possibile, perché il mio compito è sempre stato quello di proteggere e cercare i dispersi grazie al mio olfatto, visto che sono sempre stata il miglior segugio. Quindi non mi resta che sperare e pregare Madre Luna, cioè mia nonna, che risolvo il prima possibile trovando tutti i dispersi. Jaxon mi si affianca proprio quando, quattro enormi fuori strada parcheggiano davanti a noi. Dragos esce dalla prima auto sorridendoci, intanto io scruto gli altri tre veicolo per vedere se esce il mio acerrimo nemico, nonché, gigante biondo. La delusione della mia lupa è palpabile perché non sente l'odore del suo compagno, ma io tiro un sospiro di sollievo. <Alpha Jaxon> Dragos saluta prima mio fratello, con un cenno della testa, visto che sta facendo le veci di mio padre. Poi saluta Storm, i gemelli e alla fine il suo sguardo si blocca su di me e guarda i miei capelli molto più corti dell'ultima volta che mi ha visto. Ora mi arrivano al mento, ho dovuto fare un cambio drastico e questa è stata l'unica cosa che mi è venuta in mente. Per far rinsavire un attimo il mio cervello dall'offuscamento, momentaneo, del sapere che dovevo lavorare a stretto contatto con Sven. <Astrid, ti sta bene il nuovo taglio> mi dice Dragos accennando un sorriso, arrossisco e distolgo lo sguardo imbarazzata mentre lui si gira e ci fa cenno di seguirlo in macchina. Gli altri mi guardano per avere il permesso di disporsi nelle varie auto, faccio un gesto con la mano che solo loro sanno e scattano nelle macchine in ordine. Salgo al posto del passeggero del primo fuori strada, mentre Dragos prende il posto del guidatore e mio fratello e i gemelli salgono dietro. <Com'è andato il viaggio?> ci chiede mentre ingrana la marcia e si immette nella carreggiata. <Benissimo> gli risponde Jaxon, sempre con il suo entusiasmo genuino. Io sono già lontana con i pensieri, appoggiata con la testa sul finestrino guardo le strade affollate di Stoccolma, per poi lasciare spazio ad una vegetazione sconfinata. Mi perdo a fissare un punto lontano, ammirando il panorama e sentendo che appartengo a questo posto. Non mi era mai capitato quando ero a casa, ma qui sembra che la natura voglia comunicare con la mia parte più animale e selvaggia. Mi perdo in questa sensazione stupenda, finalmente mi sento accettata per quello che sono, da questo posto magico che mi attira come una calamita. Il paesaggio cambia, quando percorriamo la strada che costeggia il mare grigio, che infrange con le sue onde potenti la scogliera. Ad un certo punto, penso di essermi assopita, con il leggero cullare della macchina e il richiamo della foresta che mano a mano che ci avviciniamo al villaggio di Sven, aumenta.

"Astrid, Astrid..."

Il richiamo si fa sempre più forte, mi guardo intorno ma la vegetazione è talemte fitta che pochi raggi lunari filtrano da essa, facendomi a malapena distinguere i contorni. Ad un certo punto, appare una luce bianca che mi acceca momentaneamente, ma tutti gli altri sensi sono in allerta. Appena riprendo il controllo della vista, una figura traslucida con i contorni di una donna sta prendendo forma. Mano a mano si fa sempre più vivida e alla fine riesco a distinguere perfettamente ogni dettaglio. E' una ragazza, avrà più o meno la mia età, ha i capelli castani e ricci e gli occhi azzurri. Indossa una veste bianca, rendendola quasi irreale, assomiglia alle antiche sacerdotesse che un tempo abitavano in questo posto,aiutando i branchi. <Chi sei?> le chiedo guardandola male. <Sono Alannah> si presenta facendo un passo avanti e io ne faccio uno indietro alzando la guardia. <Cosa vuoi da me?> le ringhio contro. <Calmati, sono qua per avvisarti che siete tutti in pericolo se non...> ma il sogno sbiadisce, riportandomi alla realtà.

Apro gli occhi di scatto, guardando male mio fratello che mi stava scuotendo per svegliarmi. <Finalmente bella addormentata! Siamo arrivati> mi dice entusiasta e lasciandomi lo spazio per scendere dalla macchina. Sbuffo, alzando gli occhi al cielo. Deve sempre interrompere dei sogni importanti mio fratello, se lo rifà un'altra volta lo uccido. <Sempre gentilissimo Jaxon> borbotto infastidita e, con un inquietudine addosso per il sogno strano. Appena poso lo sguardo sull'enorme castello a picco sulle scogliere svedesi che ho davanti, le strane emozioni vengono sostituite da un enorme meraviglia e stupore. <Benvenuti alla casa- branco Vargulfr> ci dice Dragos mentre si incammina verso il ponte levatoio, si avete capito bene il castello ha pure il ponte. <Woow, più che casa la chiamerei reggia> esclamano i gemelli in coro, facendo ridere tutto il gruppo di guerrieri norreni che ci devono scortare dentro l'abitazione. Prendo un bel respiro profondo distanziandomi un attimo dal resto del gruppo. " Che il primo giorno contro Sven, abbia inizio" e mi inccamino verso gli altri con passo battagliero.

______________

Salve a tutti bella gente😘

Vi chiedo scusa per il mega ritardo, vi prego perdonatemi😖😖

Auguro a tutti buone feste, anche se sono già in ritardo per natale.🎅🎅

Spero vi piaccia ❤

baci❤❤

My Alpha 2 : Inside the iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora