Capitolo 30

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Mi trovo nella radura, dove c'è la quercia sacra, proprio il posto che mi fa ricordare di più quel brutto idiota di un vichingo. Mancava solo che anche quando sogno la mia mente mi fa ricordare di lui e il suo tradimento. <Ditemi che c'è l'avete con me brutti stronzi!> inveisco contro tutti gli dei esistenti, non riesco a sopportare tutto questo e sembra che la mia mente mi giochi un brutto scherzo. Ad un certo punto, una foschia luminosa circonda tutto l'albero maestoso e una donna dai capelli bianchi e gli occhi verdi come smeraldi, spunta in mezzo mentre mi sorride raggiante. <Benvenuta Astrid, compagna dell'ultimo sciamano> mi dice in un sussurro con una voce candida e soave che mi arriva direttamente al cervello, facendo calmare il mio cuore che batteva come un disperato. <Chi sei?> le chiedo guardinga, ormai on posso fidarmi più di nessuno. <Sono Freyja ,dea dei Vani e prima maga di magia bianca.> si presenta venendo più vicino a me, faccio un passo indietro, non posso fidarmi di una strega, figuriamo di una dea. <Bene, ora lasciami svegliare così posso uccidere quel traditore e la sua vacca> le dico digrignando i denti e serrando i pugni.<Non posso, ora il tuo cuore è pieno di odio verso il tuo compagno che non c'entra niente con il tradimento che hai visto> mi dice prendendomi una mano e sciogliendola dal pungo mentre un calore si irradia per tutto il mio corpo. <Se lui non c'entra niente, come mai l'ho visto che scopava con quella sottospecie di Barbie?> le dico con rabbia e in questo momento vorrei avere tutti e due sottotiro per ammazzarli. Freyja sospira afflitta, alzo gli occhi al cielo. Adesso cosa c'è che rende tanto triste una dea immortale e potente come lei? Andiamo loro si divertono solamente a vederci soffrire e usarci come giocattoli. <E' stata tutta opera di Lavonne, lei era la mia discendente più promettente e con più poteri, ma si è lasciata sedurre dal lato malvagio e più oscure della magia nera.> mi dice mentre mi guarda triste e io vorrei solo tirarle un pugno. <Non mi interessa la storia di quella megera con le rotelle fuori posto! Voglio solo capire cosa sai su Sven!> le urlo addosso mentre la rabbia monta sempre di più, sono sempre stata una testa calda e adesso non riesco più a trattenere la furia che ho in ogni cellula del corpo. <Quello non era Sven, è una copia che ha creato Lavonne e quando voi tutti eravate impegnati a combattere contro i giganti di ghiaccio nella grotta è riuscito a sostituirlo. Ora il vero Sven si trova vicino alla grotta in fin di vita perché è stato torturato ed è per questo che provavi un dolore indescrivibile perché lui sta lasciando questa terra>mi dice con tono troppo serio per dubitarne la veridicità delle sue parole. <Se è così allora come faccio ad uccidere il falso Sven e quella sciacquetta?> le chiedo già pronta per il prossimo scontro. <Brunilde è stata il primo amore mortale del tuo compagno e quando è diventata immortale come lui ha provato di tutto per averlo per sé anche giocando molto sporco, ma l'ha sempre passata liscia grazie a Sven che la perdonava. Lei vi ha traditi tutti unendosi a Lavonne e chiedendole di incantare Sven per averlo, ma lei non sapeva che è stata ingannata, visto che quello con cui l'hai trovata è la sua copia.>mi spiega e io rimango sbalordita per la quantità di informazioni che il povero cervello, già ridotto molto per il dolore, deve assimilare. <Vedrai che troverai il modo per vendicarti di loro> mi dice sorridendo e io ricambio malvagiamente. <Oh si, ora lasciami svegliare che devo andare a salvare il mio vichingo> le chiedo determinata e lei annuendo sparisce dalla mia visuale e il paesaggio scompare facendo spazio solo al buio.

Darden

Siamo tutti riuniti al capezzale di mia figlia che dorme profondamente, l'abbiamo portata via da quello spettacolo scabroso, andando in una vecchia casa di Ruven situata agli estremi settentrionali della Svezia. Ripensando a Sven e al suo tradimento mi sale un prurito in tutto il corpo e dei fulmini si imbattono sul terreno. Ero appena riuscito ad accettarlo come compagno della mia preziosa figlia, e adesso ci ha traditi tutti lasciandoci solo la voglia di torturarlo e ucciderlo. E' successo tutto così in fretta, da quando siamo usciti dalla grotta, sconfitti da quei maledetti è cambiato all'inverosimile. All'inizio quando ha abbandonato Astrid sulla macchina senza curarsene, abbiamo pensato che fosse traumatizzato e che era troppo debole. Però quando è passato un giorno e lui non si è avvicinato minimamente ad Astrid anche se le sue ferite si erano rimarginate, la mia furia cieca mi ha invaso e solo la mia nanerottola è riuscita a calmarmi. Diamine se amo quella donna, che riesce a sopportarmi ancora dopo tutti questi anni, lei è la mia ancora di salvezza da me stesso. Ho lottato per averla e adesso me la tengo stretta, finchè non si stuferà di me e spero che non accada. Quando ho scoperto che la tradiva con quella sottospecie di cagna in calore non ci ho visto più dalla rabbia, ma un'altra volta la mia compagna mi ha fermato con l'aiuto di Maggie. Aveva affermato che c'era qualcosa di strano in lui e che percepiva la magia nera di quella vecchia megera di Lavonne. Quando ho visto la mia bambina dilaniata dal dolore scoprendo il tradimento del suo compagno, non s'ho come ho fatto a trattenermi, ma la cosa più importante era portarla al sicuro. Neanche Dragos sa cosa gli è preso al suo amico, l'unica cosa è che non lo riconosceva più. Nessuno sa chi sia questo nuovo Sven che ci ha fatto soffrire all'inverosimile. Vedo la mia bambina che si agita nel sonno, indotto dal dottore che gli ha iniettato quantità da cavallo di sonniferi. Serro i pugni e la mascella, la mia nanerottola accorgendosi della mia irrequietudine si avvicina e mi abbraccia cercando di calmarmi. Immergo il viso nell'incavo del collo, assaporando il suo dolce profumo che mi fa impazzire ogni volta. Cory mi sorride raggiante, non so come faccia ad essere così calma in questo momento, con la nostra bambina che soffre. Penso a mio fratello Colin e la sua compagna Sabina che hanno perso un figlio e sono in lutto, non riesco neanche a concepire il dolore nella perdita di un figlio e non voglio neanche. Sarebbe troppo per me, perdere uno dei miei adorati figli. Setaccerei tutto il mondo per trovare l'assassino. Non posso immaginare come sia essere a conoscenza che mia figlia Astrid abbia ucciso Marcus perché era stato trasformato in un gigante di ghiaccio. Maledizione, sto per esplodere, troppi pensieri che mi attanagliano. Mi stacco da Cory e faccio un passo verso la porta, quando Astrid apre quei meravigliosi occhi viola, identici ai miei e alla mia compagna. Sono ritornati luminosi come un tempo e se possibile con più determinazione ancora di vivere e lottare. <Astrid> esclama la mia nanerottola avvicinandosi a lei e abbracciandola di slancio. <Mamma! Non respiro!> le risponde la mia bambina, sorridendole spensierata. Cosa le è successo da farla tornare come un tempo? Penso assorto mentre la fisso immobile nel mio posto, rigido come una pietra. <Devo andare a salvare il mio compagno. Lasciami!> le dice Astrid a Cory che è ancora attaccata a lei come una piovra. <Perché dovresti salvare quel pezzo di sterco?> le chiedo minaccioso avanzando verso di lei. <Perché quello che abbiamo visto tutti che mi tradiva non era il vero Sven, era solo una copia. Il mio compagno si trova vicino alla grotta in fin di vita e devo sbrigarmi a salvarlo> mi dice guardandomi negli occhi, osando sfidarmi con il suo sguardo determinato. Rimaniamo tutti a bocca aperta per la rivelazione di Astrid. <Lo sapevo!> esclama allegra Maggie, visto che avevamo dubitato tutti di lei e della sua parola. <Come fai ad esserne sicura? Chi te lo ha detto?> le chiedo ancora titubante. <Freyja> mi dice semplicemente lei, alzandosi da letto senza sbilanciarsi. <Oddio! Hai conosciuto l'antenata di tutte le streghe e sacerdotesse?!> urlano su di giri Maggie e Alannah, iniziando a farle mille domande su quella sottospecie di maga anziana. Astrid le scansa senza troppi problemi e viene nella mia direzione. <Lasciami andare a salvare il mio compagno> mi dice sfidandomi con lo sguardo. <Solo ad una condizione> le dico ricambiando lo sguardo. <Quale?> mi chiede impaziente di andare a salvare quell'allocco di Sven. <Vengo con te> le rispondo. <D'accordo, andiamo> mi dice sorpassandomi e io la seguo a ruota lasciando gli altri indietro, ancora sbalorditi.

My Alpha 2 : Inside the iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora