Capitolo 24

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Delle grida strazianti ci svegliano, mi alzo di scatto, seguita dal mio vichingo biondo. <Cosa diamine sta succedendo?> borbotta Sven mentre io sono già con l'ottica da battaglia. Mi fiondo nell'armadio dove ho nascosto delle armi per le emergenze, prendo le mie spade e me le lego dietro alla schiena e un pugnale che metto sulla coscia. Passo a Sven una spada, un pugnale e una pistola speciale contro le creature magiche. Usciamo dalla mia stanza di corsa mentre una puzza di bruciato ci assale mentre una cappa di fumo non ci fa vedere. Arriviamo nella sala principale dove ci sono quasi tutti i componenti del branco che scappano spaventati, Dragos urla ordini a destra e a manca. Ci avviciniamo a lui e vedo che anche Storm, Jaxon e Adam lo stanno raggiungendo. <Dragos cosa sta succedendo?> gli chiedo con foga. <Ci stanno attaccando e quei maledetti bastardi hanno dato fuoco ad un ala del castello> mi dice ringhiando, brandisco la spada e facendo un cenno a Jaxon che mi capisce subito, corriamo fuori. <Dove state andando?> ci urla dietro Sven che ci insegue con Storm e Adam alle calcagna. <Andiamo a spegnere l'incendio, voi guardateci le spalle> gli ordino, quando ci raggiunge. <Portate i bambini nelle segrete!> sentiamo urlare Dragos prima di uscire all'esterno. Ci accoglie il finimondo, corpi di licantropi squartati, giganti di ghiaccio con la testa mozzata e ormai il terreno ha preso il colore del sangue. Rimango sbalordita a guardare i giganti, sono almeno alti due metri, con la pelle azzurra, degli occhi gialli come fanali e al posto della bocca, zanne enormi che fanno invidia ai succhiasangue. Sven mi ha detto che per ucciderli bisogna decapitarli o darli fuoco, non ci sono altri modi per farli fuori. I guerrieri Vargulfr stanno combattendo con le unghie e con i denti per proteggere il castello, mentre i giganti di ghiaccio continuano ad uscire dalla foresta, sempre più numerosi. <Che il divertimento abbia inizio ragazzi!> esclama Storm con un ghigno perverso e brandendo la spada. Non ci trasformiamo quasi mai in battaglia in lupi, visto che rischiamo di farci travolgere dalla furia ed avere molti punti deboli e causando un vantaggio enorme al nostro nemico. <Jaxon sbrigati, dobbiamo spegnere l'incendio!> gli urlo a mio fratello che era rimasto imbambolato a guardare la battaglia infuriare. In un gruppo compatto raggiungiamo l'ala dove infuria l'incendio. <Come pensate di spegnerlo?> ci domanda Sven mentre scruta tutta la zona, per fortuna i giganti non si sono ancora accorti di noi. <Sta a vedere vichingo> gli dico ghignando mentre mi posizione proprio davanti al fuoco con affianco mio fratello. Con il viso pieno di concentrazione richiamo l'elemento dell'acqua, la stessa cosa fa Jaxon alzando le mani, si forma una nuvola di acqua sopra le nostre teste, allargandosi sempre di più mentre delle gocce di sudore mi imperlano la fronte per lo sforzo. Quando raggiungiamo la grandezza ideale, spostiamo le mani in avanti, facendo spostare l'acqua sopra il castello e la lasciamo cadere. Una nuvola di fumo e vapore si innalza quando l'acqua incontra il fuoco, oscurandoci la visuale. Richiamo l'aria che spazza via la cappa di fumo e con la coda dell'occhio vedo che ci stanno per attaccare un gruppetto consistente di giganti. Sven, Storm e Adam sono ancora troppo sconvolti per quello che abbiamo fatto e non si accorgono di niente. <Attenti> urlo mentre dalla mano destra faccio una palla di fuoco e la lancio contro i nostri nemici. Due giganti prendono fuoco dimenandosi<Brucia> dicco sottovoce e il fuoco li brucia riducendoli in cenere. Ci buttiamo nella mischia della battaglia, con la mia fidata spada e lanciando palle di fuoco quando vedo qualcuno in difficoltà. Decapito un infinità di giganti e ormai sono zuppa di sangue non mio, mentre un ghigno sadico è stampato sul mio viso a fuoco. Vedo avvicinarsi con foga tre giganti, decido di non usare il fuoco ma brandisco tutte e due le spade e corro verso di loro come una furia. Prendo un salto e con un colpo di lama taglio di netto la testa del più vicino, appena appoggio i piedi a terra combatto contro gli altri due. Questi, sono degli ossi dure a morire, meglio per me, più divertimento. Stacco la testa ad uno e sto per riporre la mia completa attenzione sull'ultimo, quando sento l'urlo di Sven. <Astrid, dietro di te!> mi avverte, con una velocità sorprendente uccido il gigante di fronte a me e mi volto giusto in tempo per ricevere un pugno nello stomaco che mi mozza il fiato. Una spada mi cade a terra, mentre cerco di respirare normalmente. Il gigante me ne tira un al'altro che mi fa cadere al suolo, vedo con la coda dell'occhio Sven che si avvicina con lo sguardo fisso sul nemico. Dopo un secondo vedo il gigante accasciarsi per terra, tenendosi la testa. All'improvviso li scoppia, schizzando sangue e altro che non voglio pensare, da tutte le parti mentre il corpo ormai senza testa cade a terra. Guardo sconvolta il cadavere e poi Sven che se possibile è ancora più sbalordito. <Sei stato tu a farli scoppiare la testa?> gli chiedo mentre mi alzo e recupero la spada caduta. <C-credo di si> mi dice affiancandomi ancora sconvolto. <Figo> gli dico sorridendo e cercando di alleggerire la tensione. Annuisce impercettibilmente mentre scruta la battaglia. <Credo che sia un altro potere dal mio essere diventato sciamano> mi dice accennando un sorriso forzato. <Forza, ributtiamoci nella mischia> gli dico ritornando a combattere, subito seguita da lui. Ad un certo punto sento la voce di Adam sovrastare tutte le altre urla. <Marcus!> esclama mentre vedo una testa bionda spuntare insieme ai giganti dalla foresta. Noto che ha qualcosa di diverso, ma non riesco a vederlo bene da questa distanza. Avanzo tra la mischia mente Adam corre verso il gemello con un sorriso in volto. Ora riesco a vederlo bene e...Oh porca paletta è stato trasformato in un gigante di ghiaccio, con la pelle azzurra, occhi gialli e zanne affilate. L'unica cosa che gli è rimasta sono i capelli biondi. <Adam fermati> cerco di bloccarlo buttandomi su di lui ma lui è più veloce e avanza verso il fratello. Marcus lo guarda con un sorrisetto e appena Adam si avvicina per abbracciarlo, troppo accecato dalla felicità per guardare il cambiamento che ha fatto, lo pugnala proprio vicino al cuore. <Noo!> urlo andando verso di lui, Adam si accascia a terra con gli occhi sbarrati e pieni di tristezza. <Maledetto bastardo!> urlo, prima di attaccare Marcus, ma lui mi artiglia il braccio conficcandomeli dentro la carne mentre le spade mi scivolano dalle mani. <Che piacere rivederti cuginetta> mi dice ghignando e alitandomi contro, mentre cerco di liberarmi, ma più mi muovo più gli artigli vanno in profondità. Arriccio il naso per il tanfo del suo alito pestilenziale. Sembra che si sia cibato di cadaveri e forse è proprio così. <Lasciala Marcus!> ordina perentorio Storm. <Ma che bello c'è una riunione di famiglia> esclama divertito Marcus mentre vedo avvicinarsi anche Sven con Dragos. Ormai la battaglia è quasi finita rimangono pochi giganti da uccidere e uno di questi è proprio mio cugino. Il mio sangue cola lungo il braccio, ormai vedo sfocato da quanto ne ho perso, visto che ho anche una squarcio lungo tutta la coscia, regalino di un gigante imbufalito. Con la poca forza che mi rimane nascondo la mia mano sana dietro la schiena e facendo apparire una palla di fuoco, aspettando il momento giusto per attaccarlo. <Lasciala andare> ordina serio Sven, con il viso contratto dalla furia. <Perché dovrei separarmi dalla mia adorata cuginetta> mi dice ghignando e avvicinando il suo viso al mio. Senza aspettare un minuto di più premo la mano infuocata sul suo viso, lancia un grido di dolore, lanciandomi via come un sacco. Scontro col suolo duro, lanciando un gemito strozzato di dolore. <Brucia> dico con le poche forze che mi rimangono e con il viso imperlato da goccioline di sudore. Marcus si riduce in cenere tra grida strazianti, mentre Adam urla il suo nome disperato. Sven mi viene subito vicino, aiutandomi ad alzarmi mentre guardo il campo di battaglia con centinaia di cadaveri e per fortuna sono quasi tutti dei giganti. <Vieni ti porto da Jaxon che sta curando i feriti> annuisco e tiro un sospiro di sollievo, pensando che è finalmente finito questo scontro. Storm prende Adam che piange la perdita del fratello e mi sorprendo ad asciugarmi delle lacrime mentre un peso mi sovrasta il cuore. Ho ucciso mio cugino. Abbasso la testa, guardando i miei piedi che si trascinano uno dopo l'altro. <Astrid lo so che ti chiedo tanto, ma potresti bruciare tutti i cadaveri?> mi chiede Dragos scrutandomi con i suoi smeraldi. <No, non se ne parla è troppo debole> contesta il mio premuroso vichingo. <Sven, c'è la faccio> gli dico staccandomi incerta da lui, barcollo pericolosamente, ma con forza di spirito mi stabilizzo. Alzo le mie mani verso il campo e iniziano a formarsi delle palle infuocate che iniziano a bruciare tutti i morti, riducendoli in cenere. Quando finisco, mi sento frastornata e inizio a barcollare avanti e indietro mentre la vista mi si appanna. Sven è subito dietro di me che mi sorregge. <Visto che c'è l'ho fatta> gli dico con un sorrisetto e guardando le sue pozze cristalline. <Non avevo dubbi, bimba> mi dice scuotendo la testa mente sorride. <Grazie Astrid> mi dice Dragos e io ricambio con un cenno. Il mio vichingo mi prende in braccio e questa volta non protesto sentendomi troppo debole. Raggiungiamo l'interno del palazzo, dove la sala principale è stata trasformata in infermeria, Jaxon e altre quattro donne medicano i molti feriti. Appena alza lo sguardo e ci vede, viene verso di me e senza neanche farmi appoggiare su un lettino appoggia una sua mano sul mio braccio e sulla coscia ferita e grazie all'elemento della terra mi chiude le ferite, lasciando solo il sangue ormai secco a testimoniare delle mie ferite. Completamente guarita, balzo giù dalle braccia di Sven che mi guarda contrario e vado ad aiutare a guarire i feriti. Non so quanto tempo passa, ma la cuoca diabolica ci obbliga a fermarci e a mangiare qualcosa per riprendere le forze. Ormai siamo riusciti a curare tutti, anche Adam che non mi ha più degnato di un'occhiata e si è ritirato nella sua stanza. Sospiro frustrata guardandolo andare via, spero solo che capisca che ho agito così per salvarli la vita. <Vedrai che ti perdonerà, lasciali il suo tempo per digerire il lutto.> mi dice il mio vichingo cingendomi la vita. Mi appoggio a lui, respirando il suo profumo che mi calma immediatamente.<Spero presto> borbotto mentre gli occhi mi si chiudono per la stanchezza. Gli apro di scatto quando mi sento alzare e trasportare per i corridoi da quella testa bacata di Sven. <Lasciami> gli sbraito dietro. <No, ti devi riposare> mi ordina perentorio, ormai senza più forze mi lascio trasportare in camera mia. Piombo subito nel sonno appena tocco il morbido materasso, seguita dal mio vichingo che mi sta appiccicato come una cozza.

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Ciao bella gente😘

Spero che vi piaccia questo capitolo un po' macabro/Sadico ahah😈

Fatemi sapere in tanti🤘😎

Baci😘❤

My Alpha 2 : Inside the iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora