capitolo 10.

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VACE'S POV

Sono passati tre giorni da quel pomeriggio e tre giorni su tre non ho fatto altre che pensare a quel fottuto Harry.
Quel pomeriggio, quando mi sono sentita male per ben due-tre volte, quand' ero a casa di Doa con gli altri per organizzarci per il compleanno di Aus é stato davvero strano, mi sono divertita a prendere a parole ad Harry e sapevo benissimo che scherzavamo entrambi, non voglio ammetterlo ma mi sembra un ragazzo molto carino e simpatico, per non parlare della sua bellezza, é molto bello.
La fine di quel maledetto pomeriggio l'abbiamo passato con una lotta tra cuscini e mi è capitato di avere un'estrema voglia di baciare ad Harry perché c'è stato un momento che mi sono ritrovata appoggiata sullo sportello del frigorifero, volevo andare indietro ma non potevo, ero come se fossi bloccata con le spalle su un muro e lui in ogni cambio di secondo faceva un passo in avanti, grazie al cielo poi è arrivato Mad e il "gioco" si è finito lì.
La mia testa é da tre giorni che mi scoppia, ho un casino di domande e nessuna cazzo di risposta.
Se non fosse arrivato Mad, lo avrei baciato se Harry si sarebbe avvicinato? Mi sarei lasciata andare?
Perché quando mi ha chiamata "tappa" ho avuto una fitta?
Perché dal nulla ho avuto quella specie di film mentale vivo nella mia testa? Perché è stato la prima volta tre giorni fa e non mi era successo prima?
Perché ora che c'è Harry stanno succedendo tante cose nuove?
Dio santo, non ne posso più.
"Pianeta Terra chiamata pianeta Vace.." mi distoglie dai pensieri Emily.
"Ahaha, scusami.." mi scuso con lei.
"Fa nulla, quindi? Quale scelgo? Quella nera con i quadri bianchi o quella rossa con i quadri neri?" chiede un consiglio a me Emily.
Siamo alle Masserie, un centro commerciale davvero molto grande della nostra città, oggi Aus compie gli anni e noi dobbiamo comprare qualcosa per lui.
"Non saprei, dato che lui è scuro secondo me starebbe bene con quello rosso e nero, metterebbe in evidenza meglio la sua pelle abbronzata" sparo una cazzata.
Non ho la testa apposto ultimamente.
"Vace ha perfettamente ragione, starebbe molto bene" afferma Doa la mia tesi.
Ma se ho appena sparato una cazzata come fa a dire che ho ragione? che culo.
"Che ne pensate voi altre?" Emily chiede l'opinione ad Amy e Madison pure.
"A me piace" sghignazza Amy.
"Sisi" approva Madison con un sorriso.
"Okay, prendo quello rosso allora" esclama entusiasta Emily.
"Si, okay, tu ti sei sistemata ma ora tocca a noi comprargli qualcosa" polemizza Madison.
"Esatto" barbotta Amy.
"Ma state tranquille..ma perché vi.." non do nemmeno il tempo per far finire la frase ad Emily.
"Non ti devi azzardare a dire che non é necessario spendere soldi per Aus perché giuro che ti prendo a schiaffoni davanti la commessa" l'ammicco.
"Ma seriamente" ribatte Doa.
Emily si copre il volto con la camicia che ha intenzione di comprare per Aus, tutte le ragazze si mettono a ridere.
Ma dio cristo, chi ha inventato lo shopping? Chi? Chiunque sia, lo odio.
"Ho caldo..ho fame..devo fare la pipì..mi fanno male i piedi..devo andare da Niall..voglio la pizza..ragazze, sto morendo.." faccio un mini teatro mentre le ragazze si sono disperse per tutto il negozio che stanno tentando di trovare qualcosa per Aus.
"Ma sempre che ti lamenti ogni volta che si tratta di compere, ma come faccio a considerarti la mia migliore amica?" fa l'offesa Doa.
"Sempre da ribadire hai , ahah.." Amy se la gode con le risate.
"Ma non ce la faccio, è come se tutti i vestiti che si trovano qui dentro mi stessero soffocando, cklarc.." ansimo dispiaciuta e alla fine esclamo un "cklarc" sconosciuto anche a me, volevo fare quel strano rumore che fanno gli attori quando fanno finta di morire.
"Sei una pessima attrice, ahahaha" Madison ride.
"Basta, mi arrendo.." quasi piango dalla tristezza di questa roba che mi circonda.
Le ragazze senza nessun problema continuano a cercare qualcosina di adeguato per il nostro piccolo principe mongolo chiamato Aus.
Non capisco perché esiste l'idea che quando uno compie gli anni si dovrebbero fare i regali? Bah, però per il mio compleanno io li voglio e anche tanti.

*Sei crudele, gli altri, i regali non dovrebbero riceverli, tu invece, sì* esatto, vedi che avvolte ragioni testolina?

Sono seduta su una piccola poltroncina del negozio, non so se è in vendita o no ma i miei piedi sono strafiniti e ho bisogno di riposare.
Maledetti tacchi, ero al lavoro con le ragazze di mattina ed Emily ha chiesto il permesso anche per noi di terminare un po' presto il turno, una volta finito il turno siamo arrivate in questo inferno di compere, volevo avere le mie care e dolce Sam Smith, invece ho questi tacchi mortali che mi stanno massacrando il mio piccolo e innocente mignolo.
"Ma che cazzo..fanculo, tacchi di merda!" urlo dal dolore.
Tolgo con forza e rabbia i tacchi e involontariamente colpisco con la punta del tacco ad una cosa, merda, no, é una persona.
Mi alzo subito e mi trovo davanti un ragazzo che con la mano si copre l'occhio mentre gema.
Merda, merda.
Questo è il top dei top, mi ritrovo in un negozio mentre le mie migliore amiche fanno compere, appena mi siedo e tolgo i tacchi colpisco ad uno ragazzo, perfetto.

Incontri Causali Disastrosi 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora