VACE'S POV
Esco dal bagno assieme a Nathan, mi ha aiutato molto nel cercare di non collassare dal vomito.
"Va bene, ragazzina. Dato che stai bene, possiamo scendere e mangiare questa zuppa? Ho molta fame" che scemo.
"Ma allora devi ringraziarmi, solo a causa mia la signora Benedeth sta preparando la zuppa, ahah" lo faccio ridere.
Scendo le scale con l'aiuto di Nathan mentre mi tengo sulla sua spalla, do un più importanza a Nathan.
Ha i capelli spettinati come non mai, ondulati e sempre profumati, un po' più lunghetti però, poi indossa una maglietta nera a maniche corte e dei pantaloni fino alle ginocchia sempre nere con lo stemma dell'adidas e le tre linee ai lati, e poi le calze.
Arriviamo all'ultimo gradino delle scale e lui se ne prende cura di me facendo anche un mini-passi per non farmi stancare.
"Non sono mica una vecchia" mi lamento.
"Ma anche dopo aver vomitato riesci a rompere?" chiede scherzando.
Faccio il broncio e lui ride.
Mi fermo una volta scese le scale e vedo un soggiorno grandissimo, una parete piena di scaffali che ci stanno libri ovunque, dall'altra parte ci sono dei mobili abbastanza moderni ma belli, in cui c'è la televisione, un mazzo di fiori, altri libri e delle coppe, poi tanti divani color beige e un tappeto enorme, alla mia destra c'è una stanzetta a quanto pare dato che c'è una porta aperta e poi in fondo c'è la cucina, riesco a sentire l'odore buono prevenire da lì.
"Ragazzina, muoviti, dai" amo quando mi chiama così, difatti, arrossisco.
"Ma hai caldo?" chiede lui stranito.
"No, perché?" chiudo abbassando la testa.
Cavolo, non ho capelli sciolti altrimenti mi sarei nascosta dietro essi.
"Sei diventato rossa, pensavo avessi caldo" mi sorride e capisce tutto. Diamine!
Arriviamo in cucina, esatto, una delle stanze più belle che una casa può avere: la cucina.
Vedo la Sign.Benedeth dare ordini ad altre ragazze, un più giovanotte rispetto a me, sui trenta.
Una lava i piatti, un'altra li asciuga, un'altra spazzola per terra, l'altra ancora traversa la famosa zuppa sui piatti.
"Ciao ragazze" saluta normalmente Nathan.
"Ciao" mi limito ad essere un po' gentile, ma mi sento a disaggio.
"Salve, Sign. Nathan" salutano tutt'e tre le ragazze.
"Vuole del thé? Del cappuccino?" chiede una ragazza con i capelli rossi.
Mi giro verso Nathan come se dovessi prendere prima il permesso.
"Non guardarmi ragazzina, fai come se fossi a casa tua, non devi mica pendere ordini o permessi da me" dice sorridendo come un ebete.
"Ahah, allora un cappuccino, però più tardi, credo di non dormire stanotte e almeno sarò un po' energetica" la ragazza mi sorride e annuisce. Sembrano tutte simpatiche, ma non le conosco, quindi é inutile pensarlo.
"Ehi, se vuoi andiamo in soggiorno a mangiare, magari ci guardiamo qualche film" propone lui.
"Nathan, vai a dormire, non pensare a me" mi sento in colpa.
"Non ti permettere. Anche se dovessi avere sonno stanotte starò sveglio solo per te, non voglio lasciarti sola nemmeno un secondo" risponde lui un po' infuriato.
"Ma.." mi blocca.
"Niente 'ma'" mi ammonisce.
Caspita, che faccia tosta!
"Ragazze, portatele d'altra parte, va bene?" chiede Nathan, le ragazze annuiscono tutte quante.
"Vieni" m'invita.
"Voglio mangiare qualche mela per togliermi il gusto brutto del vomito, tu mentre vai a vedere se c'è qualcosa d'interessante a quest'ora" spiego, lui annuisce e se ne va dalla cucina allegro, io mi siedo su una sedia abbastanza alta, prendo una mela e la guardo, non ho mai avuto questo desiderio così spontaneo di voler mangiare la frutta.
"Stai bene, signorina?" mi chiede la Sign. Benedeth.
"Si" rispondo abbassando la testa.
"Non ci pensa dai, é passato tutto" dice la ragazza che asciugava i patti.
Non posso crederci, non voglio crederci, tutta Etna ormai sa che stavano per stuprarmi.
"Esatto, il Sign. Nathan é stato in tempo a trovarla e non le è successo niente, ora sta bene" si aggiunge un'altra, quella che puliva per terra.
"Si, magari non hai nulla nel corpo, ma credo che stia male, é in trauma, ma le passerò tutto" ed ecco l'altra, quella che lavava i piatti.
"Allora, ragazze.." mi blocco, dal tono di voce sembra che le sto per fare una bella ramanzina, infatti loro smettono di fare tutto ciò che stavano facendo e mi guardando.
"L'ho detto anche alla Sign. Benedeth, non dovete darmi del 'lei', mi chiamo Vace, chiamatemi per nome, datemi del 'tu'" le faccio capire.
La mela é buona.
"Ahahah, mi sembrava che ci avresti fatta la cazziata" parla la ragazza dei capelli rossi.
"Signorina Vace, nemmeno a me devi darmi della 'Signora', direttamente per nome" si aggiunge Benedeth sorridendo.
Stranamente, questa serata non sembra così schifosa.
"Io mia chiamo, Maddalena" si presenta la ragazza con i capelli rossi.
"Io, Chiara" si presenta successivamente la bionda.
"Io, Juanita" ed ecco la nera.
"Io come già detto, sono Vace" le ragazze mi sorridono, e ritornano a lavorare per i fatti propri, mentre parlano di faccende personali, io penso a Niall.
Mi manca un casino!
Caspita!
Dovevo chiamare Paolo!
Poi però, mi perdo in me, ripenso e ripenso a un'ora e mezza fa, a come stavo per essere violentata, stuprata, a vent'anni, alle due di notte, mentre sono in vacanze con amici.
Dio!
"Vace?" mi richiama Chiara.
"Emh, si?" le rispondo.
"Ti sta chiamando il Sign. Nathan" mi spiega.
"Oh, ahah" butto il fazzoletto dopo aver pulito la bocca, le sorrido e me ne vado in soggiorno, però ritorno indietro, in cucina.
"Hai dimenticato qualcosa?" chiede Juanita.
"No, volevo dirvi che è stato un piacere conoscervi" sorrido e scappo.
Sente dei 'anche per me' provenire dalla cucina, ma non ritorno, vado verso Nathan.
É seduto per terra sul tappeto con le gambe incrociate e col telecomando in mano che cerca qualcosa, sembra Niall quando cerca i cartoni animati.
Dio, quanto mi manca quella creatura nera, mio fratello.
"Ragazzino, hai trovato qualcosa?" chiedo sedendomi per terra accanto a lui.
"No, no! Alzati! Tu per terra no, prima hai vomitato, mai sia ti prendi un malore!" mi sgrida.
Mi metto a ridere.
"Ahahahahahahahahahah" scoppio.
"Ma perché ridi?" dice con tono cupo facendo finta di essere arrabbiato.
"Perché sei molto carino, ahahaha" dico tra altre risate.
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Incontri Causali Disastrosi 2.
Romance[SECONDO LIBRO DI "INCONTRI DISASTROSI".] Facevano l'amore con gli occhi e la guerra con le parole. La protagonista del libro "Incontri Disastrosi" farà parte nuovamente nell' "Incontri Causali Disastrosi 2". Sono passati tre anni dalla vita dei...