VACE'S POV.
"Ehi, principessa" saluto la bionda.
"Ciao" ricambia lei con un sorriso enorme e con un abbraccio caloroso.
"Tua mamma?" chiedo a lei.
"Con papà, nel soggiorno" spiega.
"Che ne pensi se andiamo a fare visita a Niall?" chiedo mentre le porto una ciocca di capello biondo e liscio dietro l'orecchio.
"Sii" afferma felicissima.
"Perfetto, vai a preparati e io vado a chiedere ai tuoi genitori, ok?" lei annuisce e scompare tra le scale.
"Buonasera, Signori House" saluto entrambi.
"Ehi, Vace. Vieni" si alza la Sign.Ra Julie per potermi salutare.
Vado verso di lei e senza crearmi scrupoli, ricambio l'abbraccio.
Quando sbatto il ventre contro il suo, lei si allontana subito e sgrana gli occhi.
Chiudo gli occhi dalla paura che lei abbia capito qualcosa, ma per mia fortuna, non apre bocca, semplicemente mi fissa la pancia. Sicuramente ora le nascono di dubbi.
Devo ringraziare mia madre per avermi comprato ultimamente delle felpe davvero larghe per non farmi vedere la forme della pancia.
Vado verso il Sign. Jacobe, e gli stringo la mano.
"Come stai, cara?" chiede l'uomo con i capelli neri.
"Bene, grazie. E lei?" ricambio.
"Tralasciando il lavoro, bene anche io, grazie" mi sorride.
"E lei Sign.Ra Julie?" chiedo.
Sembra che sia ancora in stato di trans.
"Emh, cosa?" chiede quando viene ripresa.
"Vace ti ha chiesto come stai, ahah. Non farci caso, anche lei è molto stanca in questi giorni, sai? Abbiamo avuto tantissimi nuovi clienti e per non perderli sin dal primo incontro, siamo stati costretti a lavorare il doppio per avere dei buoni risultati" si scusa lui al posto della moglie,
"Oh, non si preoccupi, è normale. Spero solo che vada tutto bene e che abbia successo questa volta" sorrido alla coppia.
"Lo speriamo anche noi" alla fine, la donna dei capelli lisci del biondo scuro e degli occhi azzurri proprio come quelli di Lucrezia, mi risponde.
"Noi dobbiamo andare, però ora. Se vuoi qualcosa da bere puoi chied.." blocco la Sign.Ra Julie.
"No, no, grazie lo stesso. Avevo pensato che, anziché stare rinchiuse a casa, di andare da mio fratello a fare visita. Lucrezia e lui vanno troppo d'accordo e avevo pensato di stare fuori oggi per non farla annoiare, a quanto riguarda i compiti, gliele farò fare proprio quando Niall dormirà, non si preoccupi" mi rivolgo alla madre.
Lei si gira alla sua destra, ovvero verso suo marito e quando lui annuisce, lei apre bocca.
"Va bene, ma per le 19.30 pretendo che già sia a casa. Stasera siamo invitati per cena dai genitori di Jacobe" spiega.
"Perfetto, non si preoccupi. Buon lavoro" mi alzo dalla poltrona, saluto la coppia e aspetto Lucrezia nel soggiorno.
Dopo aver sentito delle voci verso la porta, che capii che erano i Signori House che salutavano la loro piccola, presi Lucrezia per mano e mi avviai verso la macchina pronto per andare da Marg e Niall."Spero solo che oggi stia meglio" dico a Lucrezia mentre aspettiamo che Marg ci venga ad aprire.
Inizio a tramare dal freddo e lo stessa Lucrezia.
"Si, già a scuola il mal di pancia gli era passato" mi avvisa la biondina.
Le sorrido e appoggio la mano sulla sua spalla.
Nello stesso momento che lei alza la testa per sorridermi, Marg ci apre.
"Oh, che bella sorpresa" Marg disegna un sorriso nel suo volto facendomi riempire l'anima di gioia.
"Entra piccola, entra" Lucrezia entra dentro, assume dei baci sulle guance e un abbraccio da Marg, le prende la giacca per poi metterla sugli attacca panni.
"Daci mia" mi abbraccia in fine.
"Ciao, Marg" ricambio con un abbraccio forte.
"Dammi la giacca.." mi sorride.
Faccio come mi viene detto, e senza che glielo dia a lei, lo poso io stessa.
"Perché non l'hai dato a me? Potevo fare io" sembra quasi offesa.
"Ma tu sempre che parli? Ahaha, non ti stanchi mai" alzo gli occhi verso il cielo.
"No, no" fa spallucce e ride con me. Poso il braccio sulla sua spalla e grazie al cielo, lei è più bassa di me, quindi mi viene facile di tenere il braccio su di lei.
"Ma Nia.." nemmeno il tempo di pronunciare il suo nome, vedo una certa persona scura arrampicarsi sulla mia gamba.
"Ciao, ometto mio" mi abbasso leggermente per essere alla sua altezza, ma il mal di schiena aumenta d'un tratto.
Porto la mano immediatamente dietro, e Marg mi aiuta velocemente ad alzarmi.
"Non abbassarti, scema" mi ammonisce mentre il suo sguardo emette paura. Povera, le ho fatto prendere un colpo.
"Aspetta" mi dice, e quando prende in braccio Niall, riesco ad abbracciarlo e sentire il suo profilo che mi fa da droga.
"Vathe, mi sei mancata" dice con il suo modo sempre dolce e da bambino.
"Anche a me, ometto" dico mentre gli accarezzo i ricci del tipico africano.
"Ora puoi abbassarlo" dico a Marg quando vedo che non riesce a tenerlo per molto tempo in braccio di quant'è cresciuto.
"Vieni amore, siediti" m'invita di sedermi.
Annuisco con la testa ma prima che Niall se ne va a giocare con Lucrezia, lo fermo.
"Niall, vuoi delle patatine?" chiedo con un sorriso furbo.
"Shì" ricambia mentre serra gli occhi in due fessure e sorride divertito.
"E tu sai cosa esigo io prima, però" alzo l'indice in su.
Lui mette una mano sul fianco come se fosse un adulto che fa una ramanzina alla propria figlia, e quando io mi siedo sul divano, lui sale pure per essere alla mia altezza, mi dà un bacio e mi abbraccia fortissimo.
"Ok, ora puoi ottenere ciò che desideri" lui batte le mani dalla gioia.
"Tieni, pezzo di koala" rido e gli do il pacchetto.
"Uno è tuo, e uno è di Lucrezia, va bene?" lo fermo mentre gli faccio capire che non deve mangiarseli entrambi i pacchi lui.
Lui annuisce con la testa e poi scompare.
La mia vita ha senso solo quando vedo due sorrisi, quello di mio fratello e quello di Har..Emh, no.
Solo un sorriso basta.
"Com'è andata oggi? Hai fatto l'ecografia? Che sesso è?" chiede agiata Marg.
Un sorriso pieno di felicità mi si crea nel volto.
"Sì, tutto bene. Ha aggiunto altre proteine e il sesso è.."
STAI LEGGENDO
Incontri Causali Disastrosi 2.
Romance[SECONDO LIBRO DI "INCONTRI DISASTROSI".] Facevano l'amore con gli occhi e la guerra con le parole. La protagonista del libro "Incontri Disastrosi" farà parte nuovamente nell' "Incontri Causali Disastrosi 2". Sono passati tre anni dalla vita dei...