VACE'S POV.
Mi giro e vedo una bellissima e pulita Mercedes grigia che sta parcheggiata all'ombra.
Rimango senza parole.
"Ma dove diavolo hai preso una macchina del genere? Ormai rubi le banche per procurarti queste cose? Mi fai ancora più schifo!" urlo.
Non posso credere, chissà quant'è costata la macchina ma dato che ha fatto parte di una rapina, non se ne sarà creati problemi.
"Vedi, Marg? Mi ha sempre guardato con un'occhio diverso tua figlia, anche quando faccio qualcosa cosa di buono, lei pensa che io abbia fatto sempre il contrario" guarda a Marg rivolgendosi a me però.
"Non ho rapito nessuna banca, a casa mia si dice «lavorare», e quando una persona lavora, si guadagna dei soldi, una volta guadagni, ci si può permettere tutto" si alza e viene verso di me con passo lento e deciso.
"Quindi ormai lavori?" faccio un passo verso di lui anche io.
Marg continua a tenere la mia ecografia tra le mani e si gode la nostra telenovela live.
"Si. A differenza tua non sei tutto il tempo coricata a mangiare e a lamentarti perché le persone ce l'hanno tutti con te, quando la verità è il contrario, sei tu che tea prendi con il resto del mondo" mi aggredisce.
"Ti sbagli gioia, non sto coricata e non ce l'ho con il resto del mondo, magari ce l'ho semplicemente con te, poi, sei tu ti ritieni tutto il mio mondo, sono affari tuoi. T'infirmo meglio, non sto con le mani conservate, lavoro pure io per procurarmi il mangiare per noi, dato che il papà deve pensare a sfamare le puttane con altro" sputo.
Sembra davvero sorpreso dalla mia intelligenza e dal fatto che l'ho fregato.
Marg tenta di dire qualcosa dato che apre la bocca, ma Harry non lascia nessun tempo a nessuno ed inizia a parlare.
"Chi è questo marmanico che ti ha preso a lavoro? Lo sanno che sei incinta di mio figlio? Tu non devi lavorare" si avvicina molto di più.
"È come dovrei fare a mantenermi senza un lavoro? Vado a fare la puttana o vado in giro a chiedere denaro come se fossi una barbona?" il nostro amore è pari a zero.
"Ti ho detto che ora lavorerò io per voi" si dilatano le sue mascelle.
"Fino a qualche settimana fa non esisteva per te «voi»" gli ricordo.
La sua vere sembra cambiarsi, quasi gli cade la faccia per terra.
Oh caro mio, questo non è ancora nulla in confronto a quello che ho passato io per colpa tua.
"Smettila di rinfacciarmi il passato ogni momento della tua vita" si lamenta.
"E tu smettila di fare il finto 'principe azzurro' semplicemente quando conviene a te. Voglio vederti dietro le sbarre, non devi esistere per me, sopratutto per lui" mi porta la mano in pancia.
Marg si alza e cerca di venire verso di noi per farla smettere a entrambi di litigarvi per la millesima volta però poi si blocca e capisce che ormai sono grande, che non deve immischiarsi nelle mie cose, nelle nostre cose.
"Non la darò vinta a nessuno. Io sono il padre, ho il diritto di vederlo, è mio" la sua voce diventa dura.
"No" butto giù tutti i suoi sogni.
"Non vincerai, non si il padre, non ha nessun diritto ed è mio" detto ciò, me ne vado a lascio Harry e Marg da soli alzati che mi guardano impalati.
Non dovrei lasciare Marg da sola, ma il fatto è che io voglio stare da sola, tra l'altro, dato che ha un rapporto così buono con Harry, si potrebbe fare accompagnare da lui.
Non posso crederci.
Ho ricevuto una delusione pure dalla donna della mia vita, dalla donna che mi ha cresciuta.
Si sono visti ogni giorno a casa mia, l'ha ospitato a casa mia, a casa di Niall..e poi, lui, con quale faccia ha chiesto come stavo io o il bambino?
Con quale? Cazzo quanto lo odio.
Mi avvio verso la mia piccola 500 è una volta entrata dentro, metto in moto e guardo in lontananza Marg che parla con Harry ma che lui fissa verso di me.
Voglio stare sola.
Arrivo al club molto velocemente, senza preoccuparmi della casa che è disordinata, mi spoglio al corridoio e mi avvio verso il bagno, alto il rubinetto facendo riempire la vasca, voglio rilassarmi.
Rimango nuda per la casa e vado nel corridoio in cui c'è lo specchio enorme, mi fermo e mi fisso.
Mi guardo allo specchio e noto per la prima volta la mia diversità ormai.
Non sono più quella diciannovenne con una pancia piatta, con delle tette porgenti e delle cosce e sedere perfetto, ormai la pancia è più gonfia, le tette sono più grosse, le cosce sono le stesse ma sembra esser più secche dal fatto che la schiena inizia a incurvarsi e il sedere sembra scomparso.
Mi giro di lato per vedere la grandezza del mio ventre ed è abbastanza grande, impressionante, dentro di me c'è quel piccolo puntino che sta crescendo ogni giorno.
Mi fermo sul mio viso e noto la dolcezza che trasmetto in un semplice sguardo, sembro una piccola bambina eppure bambina non lo sono affatto dato che sto aspettando un bambino.
Metto la mano sul mio ventre e l'accarezzo, è bello farlo, mi sento bene.
Tutti i problemi di salute in cui sto andando contro, Marg, Doa, Harry, Jennifer, Mattew, la memoria persa, la violenza da piccola, la scomparsa di mio padre..tutto sembra scomparire del tutto in questo semplice momento e semplice tocco.
Tutto così perfetto.
Sorrido a me stessa continuando a tenere la mano sulla pancia e mi avvio verso la doccia.
La vasca è pronta, l'acqua è calda come piace a me in autunno, getto un sacco di bagno schiuma, mi lego i capelli a cipolla, e m'infilo dentro di essa, dal piacere di provare questo caldo che mi riscalda pure l'anima, mi viene leggermente ma pelle d'oca.
Finalmente un po' di pace.
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Incontri Causali Disastrosi 2.
Romance[SECONDO LIBRO DI "INCONTRI DISASTROSI".] Facevano l'amore con gli occhi e la guerra con le parole. La protagonista del libro "Incontri Disastrosi" farà parte nuovamente nell' "Incontri Causali Disastrosi 2". Sono passati tre anni dalla vita dei...