HARRY'S POV.
Eravamo appena arrivati e la paura che lei fosse in quella casa, che fosse da suo fratello, mi sta a mangiando vivo.
"Kleis, se vi lascio qui? Che ne pensi?" chiedo a mia sorella.
Lei scruote la testa.
Guardo dallo specchio e vedo Lucy con una faccia neutra, a lei non importa altro se non andare a giocare con i bambini.
Ha ragione, non posso lasciarle da sole in mezz'alla strada con tutto questo freddo che c'è fuori.
"Scendiamo?" chiedo alle piccole e loro dopo un minuto, si ritrovano con i piedi fuori dalla macchina.
Oh caspita, che veloci!
Puoi farcela, Harry. Devi farcela!
Mi ripeto in testa da solo.
Prima sbuffo, mi do un'occhiata allo specchio, prendo il mio iPhone e poi S e do dalla mia Mercedes.
Alla fine i soldi che mi aveva prestato tempo fa Carlo, glielo ridai e ora é come se l'ho comprata da lui, finalmente é mia seriamente e non ho nessun debito.
Metto l'allarme e chiudo la macchina, mi chiudo la giacca nera, prendo le piccole per la mani e mi avvio verso quella casa.
Prego tra me e me che non esca lei, e ogni passo che faccio è come se chiamassi il diavolo e il male.
Non voglio vederla perché so che starei malissimo solo a portarmi in mente che lei sta con l'albino.
Che mio figlio, si farà crescere da Nathan. No! Mai!
Come non detto, arriviamo davanti alla porta, suono e ad aprirmi è la persona che non doveva.
Indossa una salopette nera, una felpa grigia con la scritta Pirex nera e nei piedi ha solo delle calze nere.
I capelli sono legati in un tuppo molto disordinato e nel viso c'è solo del mascara applicato alla perfezione come solo lei riesce.
È molto semplice e questo suo modo di essere semplice, è stato il motivo che mi ha fatto innamorare.
"Pocah" Kleis salta sopra di lei per salutarla mentre lei non stacca gli occhi da me anche se ricambia l'abbraccio di mia sorella. É spiazzata tanto quanto e mi scanarizza dalla testa ai piedi.
"Pocah, lei è Lucy, una mia amica che abita con me. Oggi siamo venute per giocare con Niall, possiamo?" chiede con il suo filo di voce dolce e da bambina la piccola riccia, mentre Vace tiene gli occhi fissi sui miei.
Quel marrone misto, quel marrone che mi spunta in ogni sogno, ogni notte, ogni volta.
Quel marrone che non riesco a..a dimenticare.
Quel marrone che cerco nelle altre ragazze, ma che non c'è, non esiste se non solo in lei.
"H-hai fatto bene, piccola. Ciao L-Lucy, io sono Vace" inizia a balbettare e non osa a togliere gli occhi da me.
Mi guarda come se fossi un sogno e come se si volesse assicurare che io sono davanti casa di Marg, che io sono davanti lei.
"Ciao" ricambia Lucy con un sorriso.
"Vace, chi è? Oh, ma che fai? Falli entr.." viene Marg verso la porta e quando se ne accorge di me, si ferma e sposta gli occhi su di Vace che continua a guardarmi.
Nel momento che Marg si fionda sulla porta, vedo Vace ritornare velocemente dentro.
Chiudo gli occhi e mi prendo a schiaffi da solo, mentalmente.
"Oh, Harry..pensavo fosse la Signora Ilenia" dice Marg mentre si conserva le mani e mi guarda.
In questo momento vorrei sotterrarmi.
Con quale faccia ho osato a venire qui? Con quale?
"No, emh..Ilenia aveva da fare e Kleis voleva venire da Niall, e così l'ho portata. C'era anche Lucy che è rimasta da sola e ho pens.."
"Hai fatto bene" mi blocca Marg e mi accarezza una spalla.
"Entra, dai. Fuori c'è freddo" fa segno verso dentro casa sua mentre si strofina le sue braccia dal freddo.
"No, n-no.." balbetto.
"Dai, non dirmi di no, è da tanto che non ti vedo. Ci prendiamo un caffè o del thè" mi opporre.
Non posso mica dirle di no dopo che mi presento dopo così tanto tempo e le lascio mia sorella e una sua amica come se fossero della scatole con all'interno dei gatti.
"Va bene, ma solo per un po', dopo devo uscire con amici" lei annuisce sbattendo le palpebre e fa entrare prima le bambine, l'ultimo ad entrare sono io, forse dalla paura di rivedere e di stare di nuovo con lei.
Tolgo la giacca nera e la poso sull'attacca panni.
"Ciao, bambolina. Come ti chiami?" chiede Marg gentilmente a Lucy.
Lei risponde dicendole il suo nome.
"Oh, ma che bellissimo nome" le fa un complimento la donna.
Mi ritrovo finalmente dentro e cerco con gli occhi lei, ma non riesco a vedere nessun'ombra.
"Nonna Marg, dov'è Niall?" chiede mia sorella.
"Niall è.." Marg non ha nemmeno tempo di rispondere, che da un momento e l'altro esce un bambino piccolo e scuro dal soggiorno e per la precisione dai divani.
"Niall, mettiti le ciabatte!" urla lei dal soggiorno.
Non stavo capendo dove cazzo era dato che anche io ero al soggiorno e non la trovavo.
Faccio un passo in avanti e vedo lei seduta sul tappeto che è circondata da un secco di giocattoli, sicuramente era seduta co suo fratello e stavamo giocando assieme.
Mi affaccio meglio, e vedo anche una bambina davvero meravigliosa con dei capelli lunghi e di un biondo scuro con degli occhi azzurri cristallo che le sta accanto.
Il piccolo Niall appena vede mia sorella, si mette a correre verso di lei come se la stesse per scopare e si salutano con un abbraccio.
Ehi, piccolo berretto di cioccolato, stai alla larga a mia sorella!
"Lei è Lucy" indica Kleis la sua amica per presentarglielo al piccolo negretto perverso.
No, qui il perverso ero solo io!
"Ahah, sono così carini" mi sussurra Marg, ricambio sorridendo nervoso.
Sì Marg, sì..come no.
Adorabilissimi anzi, poi voglio vedere come sono adorabili quando lui gli ficca il suo uccello enorme da solito africano dentro il piccolo buco della mia sorellina!
Harry! Basta, cazzo! Sono sei bambini!
Dopo qualche minuto, quando Kleis smette di presentare Lucy e il piccolo Niall smette di presentar la bambina bionda, che poi scopro che si chiama Lucrezia, decidono di andarsene nella stanza di Niall e di giocare, sperando che non facessero un orgia!
Marg m'invita di sedermi e così faccio, per mia 'sfortuna' però, lei sta davanti ai miei occhi seduta sul tappeto mentre Marg si siede accanto a me.
Ora sembra che sia lei la bambina che sta giocando con quei giocattoli.
Ora che è seduta, riesco a vedere meglio la pancia e rispetto all'ultima volta, è molto più grande.
Non posso crederci che lì dentro c'è mio figlio. Mio.
"Harry, quindi? Vuoi caffè, Thè o qualche succo di frutta? Dimmi tu" mi chiede Marg dopo aver tossito un po' per farmi riprendere dallo stato di trans.
Lei fa finta che io non ci sono e questo mi ferisce molto, sopratutto non osa nemmeno d'alzare gli occhi e di vedermi, invece sta seduta come un'indiana che sistema i giocattoli di suo fratello.
"Del thè caldo" dico sorridendole mentre non distolgo gli occhi da lei.
È molto più bella e la pancia gonfia la rende ancora più sexy.
"Bene. Tu Daci?" chiede lei.
Lei alza gli occhi con aria da menefreghista verso Marg e la guarda dritto agli occhi senza nemmeno spostare una ciglia per posare gli occhi su di me.
"Voglio del thè caldo, e poi..potresti portarmi anche una fetta della torta al cioccolato che hai preparato prima? Sono nervosa e ho fame" dice secca e poi riabbassa gli occhi.
Nervosa? Nervosa per chi?
Per colpa mia?
Ah certo, non sono mica io quello nervoso!
"Ok" annuisce un po' spiazzata Marg e poi sparisce dal soggiorno per andare in cucina e perderla di vista.
Il silenzio regna nel soggiorno e si sentono solo le urla e le risate del piano superiore in cui ci sono i bambini.
Molto disaggio, molto silenzio e molto stress.
Prendo coraggio e decido di smetterla di fare come un bambino, ma di aprire bocca invece.
"Come stai?" chiedo.
Lei si ferma per un'istante forse perché non si aspettava la domanda da parte mia, ma poi continua a sistemare i giocattoli inserendoli dentro una grande borsa rossa.
"La gravidanza come va? Sta bene il..bambino" stavo per dire il mio bambino, ma vengo bloccato quando lei butta un giocattolo in modo brusco dentro la borsa.
Ok, si fa innervosendo molto di più, ma la colpa non è mia se lei ha preferito un altro ragazzo all'aldilà di me e io sono stato costretto a stare lontano da lei e dal mio bambino per non soffrire già di quanto stessi soffrendo.
"Smettila di fare la menefreghista" ecco, ho appena perso la pazienza a ho smesso di fare quello gentile. Ritorniamo al solito Harry, Dai.
"Io? Io che faccio la menefreghista?" ride divertita "Stai giocando, vero? Spero che questo sia uno scherzo" riabbassa la testa e continua a sistemare i giocattoli dentro la borsa.
Dio, quanto mi viene voglia di anmazzarla! Di baci..
"No, non sto scherzando. Sto cercando di parlarti e tu te ne stai fregando di me" mi siedo un po' meglio e mi avvicino verso l'avanti, cioè verso il tappeto per farmi sentire meglio da lei.
"Stai cercando di parlami come un mese fa?" chiese ironicamente.
Cazzo, era diventata molto più acida di prima.
"Sono stato costretto" mi porto la mano sui capelli e me li scompiglio.
"Sei stato costretto a non parlarmi per tutto questo mese o sei stato costretto a fregartene di me?" diavolo, e anche molto più furba ed intelligente!
Se magari rimanessi anche io incinta diventerei intelligente come lei?
Harry! Cosa cazzo dici? Riprenditi!
"Entrambi" spiego.
"Sei patetico" sorride maliziosa, ma più che altro, infastidita ed arrabbiata.
"Non fare l'infuriata con me" dico duro.
"È passato un mese e rimani sempre colui che da ordini, vero? Sempre il solito" alza gli occhi verso il cielo.
"Non trattarmi così, piantala" mi avvicino molto a lei e le prendo un polso.
Lei alza gli occhi dai giocattoli velocemente e tra un misto di sorpresa del mio comportamento, tra un miscuglio di rabbia e di tristezza, mi ringhia in faccia.
"Non-toccarmi-mai-più" sussurra e dice a dentro stretti mentre si libera dalla mia presa.
Chiude bruscamente la borsa rossa e con tutte le forse che ha nel suo corpo, cerca di alzarsi dal tappeto ma a causa della pancia e dai dolori, che sicuramente ha nella schiena, non riesce ad alzarsi con facilità e così chiude e stringe gli occhi.
Cerca di apparire forte e di non lamentarsi, ma vedo e capisco che si sta sentendo male.
Io mi alzo immediatamente per andare ad aiutarla ad alzare, ma lei all'inizio s'irrigidisce perché non vuole esser toccata da me, ma nel momento che i dolori le aumentano e lo capisco quando inizia a stringere tanto sul mio braccio, capisce che ha bisogno di qualcuno per poterla alzare.
Quando si ritrova alzata del tutto e l'aiuto a sedersi sul divano, inciampo nella borsa e vado su di lei nel divano.
La sua pancia non mi permette di stare molto vicino, ma le sue labbra sono comune vicine alle mie.
I suoi capelli sembrano più scompigliati e a me, ricade un un ciuffo sulla fronte coprendomi un po' gli occhi, così soffio verso l'insù per farlo rialzare, ma il tentativo fallisce.
Nel momento che decido di alzarmi per non darle fastidio e per sistemarmi i capelli, lei posa la mano destra sulla mia guancia sinistra ed inizia ad accarezzarmela col il pollice, mentre con la mano sinistra mi riporta il ciuffo al suo posto.
Rimango scioccato dal suo gesto, e quando vedo che punta gli occhi sulle mie labbra, rimango ancora più sbalordito.
Sta sentendo la necessità di baciarmi proprio come la sto sentendo io, è se stessi lottando contro la morte.
"Perché non e-eri con m-me in
q-questo mese?" il suo mento inizia a tremare e i suoi occhi a diventare lucidi. Sta per piangere.
Mi alzo un po' e metto le mie mani sui lati della sua testa per non stare sopra di lei e farle del male sulla pancia.
"E-ero sola, eravamo sole.." dice mentre continua ad accarezzarmi la guancia.
Sembra che nel posto in cui le sue mani si posano sul mio corpo, sono in grado di guarire ogni cicatrice mia.
Aveva detto 'sole'?
Perché al plurale e al femminile?
"Sole?" ripeto incrociando le sopracciglia.
"Sì, eravamo sole. Io volevo te e lei voleva suo papà" lei mi sorride mentre a me, scivola una lacrime.
Lei me l'asciuga mentre le scivola uno anche a lei.
Stavamo piangendo allo stesso momento dalla felicità.
"L-lei?" ripeto balbettando dalla gioia.
"Sì, nostra figlia" mi afferma me tre posa le sue labbra sulle mie.•Me•
non riesco a credere e a capire, ma potete credere che mentre stavo scrivendo l'ultima parte stavo piangendo? Cioè, boh.
Ahahahah.
Alla fine, VACE AND HARRY AVRANNO UNA GIRL! 🎀HARRY QUANDO TOCCA LA PANCIA A VACE.
ecco la grandezza della pancia di Vace.
Jennifer Jonshon.
Federik Puth( il fratello di Doratea Puth, ovvero la migliore amica di Vace Jonshon/Larsson e il fidanzato di Jennifer Jonshon, ovvero la sorellastra di Vace Jonshon).
STAI LEGGENDO
Incontri Causali Disastrosi 2.
Romance[SECONDO LIBRO DI "INCONTRI DISASTROSI".] Facevano l'amore con gli occhi e la guerra con le parole. La protagonista del libro "Incontri Disastrosi" farà parte nuovamente nell' "Incontri Causali Disastrosi 2". Sono passati tre anni dalla vita dei...