capitolo 64.

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VACE'S POV.
Sento dei raggi di sole negli occhi a darmi fastidio, non apro gli occhi dalla stanchezza, ma porto l'avambraccio su di esso per impedire la luce di darmi disturbo.
Dopo vari minuti, sento il braccio scottarmi e quindi cambio posizione togliendo il braccio dalla faccia e decido di dare le spalle a quel maledetto pianeta fuoco, ma quando mi giro a pancia in giù e metto il piede e il braccio dall'altra parte, noto che non sono sola.
"Oddio!" urlo dallo spavento buttando la persona per terra dal mio letto.
"Ma che diav..!" urla in cambio lui.
Chiudo gli occhi capendo di chi si tratta e capisco che l'ho fatto arrabbiare molto.
Abbasso la testa verso il sotto per vedere com'è combinato e quasi non mi viene voglia di saltargli sopra.
I suoi capelli marrone scuro sono sparsi in modo disordinato, ha gli occhi gonfi per non aver dormito bene sicuramente e le sue labbra sono così rosse che credo siano dello stesso colore del sangue.
Indossa una maglietta bianca a maniche lunghe che fa vedere il suo petto ben scolpito e dei pinocchietti grigi fino al ginocchio.
Si porta la mano destra nel viso stropicciandosi l'occhio destro.
Che carino, sembra Niall appena sveglio.
"Spostati, vacca" mi ordina alzandosi dal pavimento.
"Non sono vacca" gli esco la linguaccia e lui ricambia, ritorno nella parte del letto in cui prima stavo diventando un pollo arrostito e sento dietro di me affossarsi il materasso dal suo peso.
"Si, una vacca sei" bisbiglia lui tra se e se.
"Guarda che ti ho sentito!" urlo mentre mi porto il cuscino in faccia per non farmi accarezzare dal caldo.
"Cazzomene" sputa e riesco a sentire il suo respiro diventare più pesante.
Oh perfetto, si è appena addormentato.
Chiudo gli occhi cercando di addormentarmi, ma sembra praticamene impossibile.
Sbuffo ed inizio a guardarmi intorno.
Mi ritrovo in una stanza enorme che al centro sta il letto, di fronte a me un comodino e uno specchio grande quanto una parete, alla destra c'è una porta che sicuramente ci sarà il bagno, alla sinistra c'è un armadio bianco abbastanza piccolo e la grande finestra che mi sta rompendo le scale dato che permette di far entrare i raggi di quel disgraziato di sole.
Sbuffo e porto gli occhi verso il sù illustrando il soffitto bianco e cercando di capire come faccio a ritrovarmi qui.
Sicuramente mi avrà portato Federik con Meredith mentre questo essere umano obeso, se ne sarà fregato di me così tanto da avermi lasciata in macchina da sola.
A sconcentrarmi dai miei pensieri è lo stomaco che barbotta. Cavolo.
Butto le coperte pesanti con i piedi facendoli cascare per terra e involontariamente facendo scoprire anche Harry.
Non m'importa se ha freddo, ieri sicuramente ha osato a stuprarmi ma si sarà ricordato che sono incinta e mi avrà mollato.
"Accupa" sputo e mi alzo dal letto come se fossi un canguro e mi avvio verso l'altra parte del letto, per la precisione della parte di Harry, per chiamare la reception e farmi portare la colazione.
"Buongiorno. Sì, appunto per quello vi ho chiamati. Si, si. Perfetto, però una con la crema e l'altra con la Nutella. D'arancia non c'è? Si, ok. Perfetto. Aspetto un attimo che vedo che numero sono.." mi alzo dal letto dove Harry posiziona il viso e con delicatezza vado verso il comodino e vedo che c'è una chiave, la chiave della camera in cui c'è segnato numero 345.
"Sono il 345. Ok, grazie" e stacco la chiamata.
Non c'è cosa più bella al mondo di svegliarsi in un letto che dopo non sarai tu a rimettere in ordine e farti portare la colazione in camera.
Mi rialzo dal letto per voler andare nella valigia per prendermi il cambio per farmi una doccia, ma vengo ributtata nel letto dall'interdetto Walker.
"Ma che diavolo fai?!" urlo mentre lui sta sopra di me e le sue mani mi stanno accanto all'orecchie, ai lati della mia testa mentre io sto sotto di lui come se fossi una mosca e lui il ragno.
"Mi hai tolto la coperta" dice col solito cipiglio e i suoi occhi nocciola trasmettono anche malizia.
"C'è caldo" dico in modo ironico.
La mia pancia un po' gonfia va a sbattere contro il suo petto quando respiro.
Il cuore lo sento già fuori il petto.
"Siccome c'è caldo indossiamo abiti pesanti. Vero?" chiede sarcasticamente.
Non gli rispondo con la bocca ma annuisco con le palpebre degli occhi, lui si avvicina molto al mio viso e sento qualcosa di fastidioso al petto.
Un bruciore che fa male fino a farmi svenire.
"Togliti, obeso maniaco" cerco di spingere con le mani minuscole il suo petto per farlo ribaltare dall'altra parte del letto o per magari Dio, farlo cadere dal letto come prima, ma sembra proprio impossibile.
É come se volessi spostare un grattacielo.
"Nznz" scuote la testa tra sinistra e destra.
Cavolo, sono intrappolata.
"Harry, diamine!" urlo disperata.
"Chiedimi scusa" ordina.
"Mai" sputo.
"O mi chiedi scusa o dirai l'addio alla tua colazione" brutto stronzo, faceva finta di dormire!
Fa un sorrisino pieno di sfida e stranamente noto una fossetta nel lato destro delle labbra che non avevo mai notato prima.
Forse perché non mi ha mai sorriso sul serio e anche quattr'anni fa è stato finto con me, era falso.
"Non te la darò mai vinta" ricambio lo sguardo privo di maligno.
"Già ho vinto da tempo" porta la mano destra sulla pancia e tiene il suo peso solo con la mano sinistra.
Se dovesse cadere sopra di me se in caso la sua mano non ce la farebbe a reggere molto e a tenere il
suo peso, andrebbe a finire il suo petto duro nella mia pancia molla e il bambino andrebbe a volare fuori dalla finestra.
Rimango scioccata dal suo gesto così dolce e i suoi occhi trasmettono verità.
Per lui è una vincita questo bambino?
Si ritiene un vincitore?
Eppure non voleva nemmeno saperne un mese fa.
Sono sconvolta e i suoi occhi assieme al suo grazioso profumo mi mandano il cervello e la logica in tilt totale.
Si porta la lingua tra le due fette di carne rosse, le labbra piene per inumidirsele un po' e poi punta le sue due nocciole delle mie labbra asciutte.
Sento la gola secca e vorrei bere una bottiglia piena d'acqua giusto per smorzare un po' la sete, così mi bagno velocemente pure io le mie labbra e a lui sembra un gesto provocatorio per attirarlo a me.
Involontariamente, guardando le sue labbra rosee accanto alle mie, mi mordo il labbro inferiore per il nervoso e la lotta con il mio cervello per non doverlo baciare sembra assurda.
Le sue labbra si avvicina ogni millimetro e di più in ogni secondo che passa e le mie labbra sembrano attrarsi dalle sue come se fossero delle calamite.
Nel momento in cui le due fette di carne di entrambi, sono in punta di unirsi e iniziare il bacio, bussano la porta.
"Sarà la reception con la tua colazione" si alza immediatamente lui da me e si sistema i capelli.
Io rimango come un sasso ancora sul letto che rimango con gli occhi spalancati e le labbra che mi vanno a fuoco.
Ribussano di nuovo e così mi riprendo dallo stato di trans, mi alzo con un po' di difficoltà dal letto e quando mi ritrovo con i piedi per terra noto con la coda dell'occhio una piccola risata da parte di Walker.
Va a fotterti.
"Ecco la sua colazione. Dovrà pagare tutto alla fine quand'avrà deciso di andarsene dal nostro hotel" mi degno di un sorriso e gli sbatto la porta in faccia dopo aver posato tutto sul tavolo.
Mi dirigo verso il letto per riprendere i vestiti e per farmi la doccia, ma nello stesso momento che me le ritrovo tra le mani, sento un getto d'acqua provenire dal bagno.
Bene, il bagno è già occupato.
Spero solo che al posto dell'acqua gli esca l'acido e così si possa sciogliere.

"Sei seria?" chiede la rossa sbranando gli occhi come se avesse visto il suo fidanzato Federik baciarsi con suo fratello Drake.
"Sì. Poi per fortuna è venuto il ragazzino che ha lasciato la colazione e si è alzato. Era praticamente sopra di me e sentivo il cuore andarmi a puttane" spiego mentre sento le guance bollirmi e così abbasso lo sguardo verso le mie mani ed inizio a torturarle.
"Invece lui ieri ti ha presa in braccio e ti ha portato nella stanza" spiega mentre prende un sorso dal mio bicchiere d'arancia.
Non capisco perché deve sempre mangiare o rubarmi il mangiare e deve venirmi a rompermi le scatole anche di mattina.
Ah vero, l'ho chiamata io.
"Stai scherzando?" sento un groppo alla gola.
"Anche io sono rimasta scioccata quando ti ho visto tra le sue braccia che dormivi come una cucciola" i suoi occhi verde giada si addolciscono riportando in mente me addormentata.
"Smettila di fare la sdolcinata ma  dimmi che é successo. Diavolo, perché quando mi addormento cado in un sonno peggio di quello della Bella Addormentata?" faccio il broncio e mi conservo le braccia facendo ridere la rossa.
"In pratica ho chiamato Harry mentre eravamo nelle rispettive macchine e l'ho avvisato che qualche metro in avanti c'era un posto in cui ci potevamo fermate per riposare e ha annuito, poi mi ha spiegato che stavi dormendo e si è chiusa lì la conversazione. Quando ci siamo fermati qui, abbiamo visto che la sua macchina era immobile e che nessuno dei due stava scendendo, così Federik decise di andare a controllare e vide Harry che cercava di svegliarti. Harry ci disse di andare dentro mentre lui ci avrebbe raggiunto dopo. Federik e Drake entrarono alla reception immediatamente e io feci finta di aver dimenticato qualcosa dentro la macchina" il suo sguardo è pieno di aksion.
"Invece che hai fatto?" chiedo ridendo.
Ho sempre saputo e pensato che questa ragazza è la Dea dei piani.
"Invece ero nascosta all'angolo che stavo vedendo che stava facendo lui" risponde ovvia.
Che stronza!
"E che stava facendo?" chiedo con un filo di ramanzina.
"Prima è uscito dalla macchina fregandosi di te e stava per entrare dentro l'hotel lasciandoti da sola in macchina" lei aggrotta le sopracciglia un po' infastidita e nervosa.
Rimango colpita al petto come se avessi ricevuto una pallottola a petto pieno.
Mi aveva lasciata da sola, al freddo, alle 03.00 di notte.
"Allora chi mi ha portato nella mia stanza? Federik? E lui che ci faceva nello stesso letto mio?" inizio con le solite domande a raffica quando sono nervosa.
"Ti stavo dicendo che lui ti ha lasciata sola, poi quando stava per entrare, ci ha ripensato ed è tornato indietro per prenderti. Ti ha preso in braccio e ti ha coperto con il tuo giubbotto per non farti sentire al freddo e farti svegliare, io fui più rapida ad entrare, invece lui quand'entró dentro, ci minacciò di non dire nulla, si fece dare le chiavi da Drake e ti portò in camera" sorride come un ebete dalla gioia.
"Oh mio Dio" mi porto le mani sulla fronte.
Meredith si mette a ridere e nello stesso momento entrano i tre ragazzi.
"Possiamo andare" ci avvisa Federik.
"Sei bellissima, mia sposa" Drake corre verso di me e mi prende la mano per poi baciarmi il dorso.
Scoppio a ridere dal suo gesto e vedo Harry che sta appoggiato sullo stipite della porta che in mano tiene lo zaino suo.
"Andiamo" si alza dal letto Meredith e prendendo sia la mia borsa che la sua.

Arriviamo in una grande e bella casa.
Meredith esce dalla sua borsa una grande chiave d'orata e l'infila dentro la grande serratura per poi aprire la porta.
"Benvenuti nella mia casa di campagna!" esclama lei alzando le mani verso il cielo in modo teatrale.
Accanto a me c'è Drake che mi dice di entrare e così faccio quando prendo la mia borsa.
Una bella casa e dir poco una cavolata.
Quindi dovremo passare altri due giorni qui?
Che meraviglia condividere la vita con un ragazzo che si fuma la quarta sigaretta entro un quarto d'ora.
Altro che drogato.

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