capitolo 23.

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HARRY'S POV

Carmenitha, la nostra cara e brava cameriera, si occupa dei posti una volta accorta della mia presenza e dei ragazzi, si avvicina con un sorriso accecante, ma i nostri occhi vanno su altro, sulle sue tette.
Anni fa eravamo scopamici.
Lei ha 18 anni, é un anno più piccola di me, le ho fatta perdere la verginità a 15 anni, quando venivo qui con Mad, Zak e Aus, ce la giravamo tutti e lei veniva con le sue amiche nella villa di Aus, erano bei tempi, ma ora nemmeno la toccherei.
I ragazzi la riconoscono e diventano pallidi.
Noto Vace irritata, ha i capelli elettrizzati dalla rabbia, rido.
"Vieni Harry del mio cuore, vieni! Ragazzi, bellissimi come sempre, eh"
Emily e Madison tossiscono per esser stato sull'orlo di affogarsi, Doa fa un
passo in avanti, ma viene afferrata da Amy, Vace é sul punto di saltarle sopra, ma viene bloccata dalla presa di Mohamed che gli sussurra qualcosa.
Una volta fatto dare il posto da Carmenitha, lei fa l'occhiolino a me, Zak, Aus e Mad e fa per andarsene, tutte le ragazze, compresa Emily, hanno una cera da assassine.
"Chi è quella zoccola?" chiede Madison.
"Emh.." Aus di certo non vorrà tipo dirle che era la nostra scopa-amica, altrimenti per primo, lo picchierebbe Emily, poi Madison e poi Zak.
"Una nostra amica" m'intrometto mentendo, sento la risata di Aus.
"Aggiungi 'scopa' dopo 'amica' " sputa nervosa Vace, lei azzecca.
Rimango senza parole e i miei amici anche, le ragazze capiscono tutto.
Chi tace, consente.
"Ma fate schifo!" urla Doa.
"Ma io le infilo il piede nel culo fino a rovinarla tutta!" si aggiunge Madison. Attenzione!
La ragazza è aggressiva!
"Che troia!" prosegue Emily.
"E voi ci portate qua sapendo che ci lavora quella tettona rifatta? Schifo mi fate, schifo!" Madison riesce a farci cadere la faccia per terra.
Vace é l'unica a stare zitta.
Che sta complottando?
"Basta, ragazze!" ah ecco, non poteva mancare.
Aspetta, cosa?
Sta tenendo la nostra parte?
Mi giro verso i ragazzi e sono basiti tanto quanto me.
Ma perché non è arrabbiata?
"Vace! Ma sei nella loro parte?" chiede Emily.
"No, però non potete giudicarli! In quei tempi non sapevate nulla, non eravate innamorati o che caspita ne so, fa parte del loro passato, invece voi, del presente, quindi non avete ragione" ho detto già di adorare questa ragazza?
"Ecco!" urla Zak ribattendo.
"Esatto!" prosegue Aus facendo l'offeso.
"Almeno lei ha una testa e ragiona!" Mad dice.
"Lei non giudica!" mi aggiungo io.
"Si okay, ora basta perché anche voi avete torto! Voi sapendo che quella mignotta lavora qua, perché avete portato le vostre ragazze?" nel pronunciare 'le vostre ragazze', Vace guarda me.
Deglutisco.
"Ecco!"
"Esatto!"
"Ma serio!" ed ecco anche le ragazze.
Rimaniamo in silenzio, ci guardiamo in faccia fingendo di non essere in una discoteca, ma poi scoppiamo a ridere, le ragazze vanno dai loro fidanzati e se li abbracciano, io guardo Vace e la ringrazio visivamente, ma vedo nei suoi occhi ancora fastidio.
É gelosa!
É gelosa!
Che bello!
Sono importante per lei!
"Voglio bere!" urla lei.

Tutti quanti siamo seduti sui divanetti messi a forma cilindrica, sono comodissimi, neri in pelle, al centro di noi ci sta un piccolo tavoletto di vetro. Alzo la mano e nemmeno il tempo di batter le palpebre, il nostro tavoletto é pieno di roba alcolica, Vace essendo di fronte a me, mi fissa e mi dice qualcosa con gli occhi, del genere
'ora ci divertiremo'.
La serata dopo dieci minuti di esserci seduti, inizia, il volume della musica si è duplicata, gli alcool anche, nel tavolo e nei divani in cui abbiamo prenotato, non ci sta seduto più nessuno, tutti in pista a ballare, c'è Vace che è da un bel pezzo che sta ballando con un tipo, gli vorrei spaccare la faccia, lei se ne accorge, mentre rivolge la schiena al suo partner, mi fissa con uno sguardo provocatorio, per farmi impazzire del tutto, strofina il suo lato B nel membro del tipo e lui allega le sue braccia sulla vite di lei, Vace è decisa: farmi mandare il cervello a puttane, infatti, infila il suo indice in bocca e inizia a succhiarlo come se fosse un pene.
Il mio amichetto si sveglia.
Basta!
Non può fare così con quel tipo!
Vado da lei spostando i miei amici come se fossero delle pecore e una volta arrivata da lei e dal tipo, le prendo il braccio.
"Basta! Hai bevuto molto!" cerco di farmi sentire e per superare il volume della musica.
Lei mi ride in faccia, il tipo sembra esser scomparso dallo spavento dato che non si fa vedere più, lei non fa altro che ballare e muovere il culo come se fosse un'araba.
Madre!
Sono eccitato!
Lei mi rivolge le spalle e stranamente inizia a ballare con me, mi ritrovo le sue mani sul collo che mi torturano, il suo sedere che si strofina su di me.
Vedo gli altri fissarci, mi sento importante, ma non può continuare così.
"Ma sei matta?" chiedo.
Lei si gira, mi guarda basita e mi rivolge nuovamente le spalle.
La deve piantare!
La prendo per il braccio e a lei pare tutto un gioco, la prende alla leggera, la trascino come se fosse un corpo ormai morto, ma lei non fa altro che ridere e salutare le persone con la mano come se fosse una bambina, non posso farmi appizzare la brutta figura così per colpa sua, sono un Walker!
Mi decido, per non farmi vedere così in giro, la prendo in braccio, ho il suo culo sulla mia guancia, il busto verso l'indietro e le gambe verso la mia pancia, lei urla di mollarla, ma non mi faccio comandare.
Le persone continuano a guardarmi ma faccio finta di nulla, come se in questo momento non ho sulle mie spalle una ragazza ubriaca.
Riesco ad uscire nel cortile posteriore della discoteca, la poso sul prato e lei si sdraia come se fosse nel suo letto, mi butto pure io come se lo fossi.
Lei ha gli occhi chiusi, il suo capo é posizionato verso le stelle, il cielo..mentre io, guardo lei.
Mi sento ubriaco solo nel vederla.
Sfortunatamente, lei mi becca mentre la guardo, ma non giro il capo per far finta di nulla, anzi, mi godo i suoi occhi.
Sembra così piccola, ingenua, innocente eppure é un terremoto, con dolori e una sofferenza molto grande sulle spalle, un peso molto grande.
Lei continua a guardarmi, sento il viso bruciarmi dato che lei fa lo scanner di tutti i miei lineamenti.
Cambia espressione, diventa più seria e non sembra più ubriaca, alza il busto, appoggia i gomiti sul verde e alza la testa al cielo mentre continua ad essere sdraiata sul prato, continuo a guardarla e faccio come fa lei, cambio anche io posizione.
"Smettila di copiarmi" dice. Continuo a fissarla. Non riesco a staccare gli occhi.
"E a fissarmi" aggiunge.
Distolgo lo sguardo da lei e faccio come fa lei, difatti inizio a guardare le stelle, una brilla in particolare però.
"Quella brilla di più" quasi sussurro mentre indico col pollice la stella polare.
"Mmh" mormora lei. Non capisco, prima era la cogliona della discoteca e ora è depressa? Quanto diavolo può essere lunatica questa ragazza?
"Che succede?" chiedo avvicinandomi a lei. Lei cambia posizione nuovamente nel giro di tre minuti, sta volta toglier i gomiti dal verde maniera le gambe al suo petto e con le bracci le avvolge, ora sembra molto più piccola, definitivamente.
"Niente" risponde mentre guarda le persone alla nostra sinistra che urlano, sono ubriachi.
"Avanti, dimmi che c'è?.." cerco di essere il più dolce possibile ma so che ho a che fare con Vace Larsson, é molto orgogliosa e testa dura, non mi direbbe mai come sta seriamente.
"Non ho niente, sono solo stanca. Sono confusa, sai? Non so che routine di vita avevo quattro anni fa, e non so come cazzo sono stati questi ultimi tre anni, mi sembra tutto strano e lo é in tutti gli effetti. Sono stanca, Harry, molto" spiega. Rimango a guardarla con pena, non pensavo mi avesse detto tutto ciò. Sono sbalordito, pietrificato.
"Sai, mi ricordo tutto, mi ricordo quando mio padre per il mio terzo compleanno é scappato, che é morto Gert, il marito di Marg, poi che ci siamo trasferite da mio zio Mattew, lui mi picchiava, avevo solo sette anni, mi ricordo quando mia mamma stava in silenzio, andavo a scuola con i lividi, tutta nera e viola in faccia e nel corpo, le maestre mi prendevano per depressa dato che non parlavo mai o se parlavo, rispondevo male, mi prendevano per depressa. Harry, voglio avere quel l'affetto paterni solo una sola volta, solo una, capisci? A te manca Lea, tua madre ma sai che é morta, sai dov'é, ma io di mio padre non so un cazzo! Una diavolo! Fanculo!!" urla il doppio alla fine, fa per alzarsi e se ne va non so dove. Non capisco perché doveva intromettere mia madre ma le su parole sono state come delle fitte dopo aver ricevuto dei pugni, delle semplice parole come fanno a far male così tanto? Come? Dioporco! La vedo allontanare ma non voglio andare a consolarla, inizierebbe a parlare è farebbe del male anche a me. Contemporaneamente sono molto scioccato, l'ha abbandonato suo padre quando doveva compiere tre anni? Sua mamma non faceva nulla? Suo zio la picchiava? A scuola la trattavano da pazza? Troppe cose, troppe.
Ora ho capito in pieno perché una settimana fa quando le stavo per dare uno schiaffo si è sentita male fino a portarla all'ospedale da Paolo.
"Porcoddio!" urlo. Cazzo, solo ora me ne accorgo di non saper proprio una beata minchia di lei. Sono uno schifo.

Incontri Causali Disastrosi 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora