capitolo 71.

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VACE'S POV.
"Non stavi dormendo?" chiede lui quasi deluso.
"No. Fingevo" dico la verità.
Provo un dispiacere davvero immenso per lui.
Ha sbagliato quand'era giovane, ma non doveva esser condannato fino a questo punto.
Perdere la ragazza che ha amato, poi aver un bambino che non è suo ma di suo fratello, stare solo per anni ed anni interi, esser alla ricerca del suo grande amore, e quando lo trova, lei si presenta con suo fratello che ormai gli fa da marito e i suoi figli.
Che disastro.
La cosa che mi fa più male è che mia mamma non é Jennifer, la donna che non è stata mai presente nella mia vita, ma Chanel.
Sto male anche per il fatto che Mattew sapeva che c'era stato lo scambio di me e Meredith e non ha mai detto nulla.
Mai, niente.
"Mi dispiace se non hai avuto la famiglia che hai sempre desiderato, se non hai avuto la donna adatta per te, se Chanel se né andata, se ha fatto un errore grosso portando me in vita..ma è questa la vita, Mattew" gli accarezzo la guancia mentre lui abbassa la testa e le lacrime che non avevo mai visto, si presentano nelle sue guance ruvide e con un velo di barba.
"Non dovevi ridurti in questo modo. Dovevi continuare a vivere la tua vita da solo, magari un giorno nella tua vita si sarebbe intromessa un'altra Chanel, un'altra donna che ti avrebbe amato sul serio. Non dovevi diventare violento, alcolista, entrare nella brutta strada.." il suo volto peggiora, è come se si stesse chiedendo da dove prendo questa forza per continuare ad essere buona dopo tutto quello che mi ha fatto.
Mi alzo delicatamente e ritorno retta come prima, mentre lui continua ad esser seduto sulla sedia.
Nello stesso momento che abbasso la mano e smetto di accarezzarlo, sento la sirena della polizia.
Lui dallo spavento alza la testa e mi guarda con occhi terrorizzati come non mai.
Lui? Mattew che ha paura? Sì, per la prima volta.
"Non scappare" mi avvicino a lui quando si alza immeritatamente.
"Non andartene, sarà peggio" porto le mie mani nelle sue guance nuovamente.
"No, non scappo. Vado io da loro" sgrano gli occhi dalla sua affermazione.
Vuole andare con i suoi piedi?
Si vuole presentare dalla polizia con la sua volontà?
La polizia entra d'un tratto sbattendo le porte per entrare e creando un caos con gli invitati, dietro di loro vedo Steven, Chanel, Merediht e Drake che aspettano e mi guardano con ansia.
Mio Dio, la mia famiglia.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime solo a guardarli.
Chanel sembra felice di vedermi ma non quanto Steven, sicuramente ancora non sa che nell'ospedale dove sono nata io e la rossa, c'è stato lo scambio.
Arrivano due poliziotti che capiscono chi devono prendere con sé, e vanno verso Mattew mettendogli i braccialetti nei polsi mentre prendono la sua pistola e la mettono in una busta trasparente, nello stesso momento verso di me viene Harry che appoggia la sua mano enorme sulla mia spalla e me l'accarezza.
Mad, Doa e tutti gli alti vengono pure verso di noi tranne Federik che va dalla sua ragazza e l'abbraccia.
"Aspettate!" urlo ai due poliziotti che portano Mattew.
Noto con la coda dell'occhio lo sguardo arrabbiato di Steven e quello spaventato di Chanel e Meredith.
Il silenzio continua a regnare tra di noi mentre gli altri poliziotti fanno uscire gli invitati e i camerieri compresi.
Mattew gira la testa verso l'indietro quando sente il mio urlo e mi guarda confuso.
Harry mi stringe la spalla per chiedermi cosa sto per fare, io alzo la testa e gli comunico con gli occhi che tutto va bene, il suo cipiglio si smaltisce e io vado verso Mattew con passo svelto.
Tutte le persone che rimangono dentro con noi rimangono sconvolte.
Arrivo di fronte a Mattew e mi guarda con occhi lacrimanti e mi sorride.
"Tu non sei l'amore mio, tu non sei la mia Chanel" mi sussurra e poi posa gli occhi sulla mia pancia.
"Scusami se non sono stato un bravo zio, lo zio che hai sempre sognato. Ti ho rovinato la vita, ti ho picchiata sin da piccola e tu non hai mai detto niente. Mi ricordo che mi chiamava la preside della tua scuola e mi chiedeva che rapporti c'erano tra la famiglia dato che ti vedevano sempre con un occhio nero e cicatrici. Ti ho distrutto la vita, sono stato un'incubo per te sin da piccola e lo sono stato fino ad oggi. Sono uno schifo, ti ho anche rapito, ti ho tenuto prigioniera con Jennifer e tu non potevi conoscere nemmeno tuo padre, sapevo chi era tua madre e non te l'ho detto" quando dice l'ultima parola si gira verso suo fratello, verso Steven e lui lo guarda con pena.
"No, non dire questo. M-magari non sei stato lo z-zio che ho sempre
sogn-sognato, ma rimarrai sempre
m-mio zio" mi metto a piangere e salto tra le sue braccia.
Riesco a sentire le sue lacrime picchiarmi i capelli e il suo singhiozzo esser frequente quanto il mio.
"Per-perdonami.." mi sussurra mentre per la prima volta ho abbracciato Mattew. Mio zio. Sì. Mio zio.
Non gli ho mai dato dello «zio», eppure oggi è la prima volta.
"Già ti ho p-perdonato..zio" dicendo l'ultima parola, lui alza la testa e mi guarda con occhi pieni di felicità.
"Mi hai c-chiamato zio?" chiede sconvolto e mentre le lacrime continuiamo ad uscire dalle sue pupille.
"Sì" sorrido mentre lui mi abbraccia un'altra volta.
"Dobbiamo andare" dice il poliziotto alla nostra destra.
Annuisco con la testa, e lui regalandomi un altro sorriso, rimane immobile.
Che sollievo, che bello.
Che bella sensazione poter scappare e salvarsi dall'incubo che ti ha perseguitato e rovinato la mia vita.
"Prenditi cura di lei e del bambino" ordina mio zio al ragazzo che si fionda dietro di me. Harry.
"Si, boss delle melanzane" Harry riesce a far ridere mio zio.
"Aiai, giovanotto.." scruota la testa mio zio tra le risate.
"Stammi bene dietro le sbarre" alzo un sopracciglio ironicamente.
"Se verrai a trovarmi, lo starò" abbassa la testa.
Sicuramente abbassa la testa perché pensa che nessuno andrà a fargli visita.
Io mi giro verso la mia sinistra e vedo la mia famiglia continuarci a fissare. Punto in modo particolare Steven e Chanel e loro annuiscono alla mia domanda che mi sono posta mentalmente.
"No" nego.
Lui alza la testa e ci rimane male.
"Non verrò solo io, ma verrà tutta la tua famiglia" indico alla nostra sinistra la nostra famiglia e lui rimane così tanto stupito, che quasi scoppia a piangere nuovamente.
Mio zio si gira verso la nostra famiglia e tutti quanti gli sorridono, lui capisce che lo vogliamo davvero tanto bene anche se ci ha causato del male, sopratutto a me, immenso..ma capisce che noi ci siamo e ci saremo.
Porta la mano sulla mia pancia e me l'accarezza.
"Non far stancare molto la mia nipotina" detto ciò, lo vedo scomparire dal ristorante mentre si affianca dai due uomini vestiti del blu scuro.
Mi ha chiamato per la prima volta, sul serio, nipote.
"Andiamo."

Dopo che i due poliziotti hanno preso mio zio, tutti quanti ce ne siamo andati nelle rispettive case e ci siamo messi d'accordo che l'indomani ce ne saremmo andati nella casa a mare di Federik dato che ci ha invitati.
Sono nella mia macchina, nella mia piccola e nera 500 con la compagnia di Zedd e Alessia Caro che cantano Stay.
Sono le 09.30, e alle 18.00 avrò l'incontro con la Gostaciov per vedere il sesso del bambino, sperandolo.
Arrivo nella casa azzurra che si trova in spiaggia e quando vedo la rossa che balla una canzona Latina con il
suo fidanzatino, sorrido tra me e me nel vederla così felice.
Lei è mia sorella anche se solo da parte del padre.
Ho sempre desiderato di avere una sorella e invece l'ho sempre avuta solo che non l'ho mai saputo, fino a ieri.
Inizia a cantare a squarciagola e a ballare come se fosse una bambina tra le braccia di Federik, poi d'un tratto dalla porta esce Drake che si siede sulla dondola che sta fuori nella spiaggia.
Lui é mio fratello invece, in tutto e per tutto.
Inizia a bere della birra mentre si diverte con la canzone in cui balla sua sorella e suo cognato.
Subito dopo, sempre da quella porta, esce Steven mentre tra le sue braccia c'è la donna meravigliosa, Chanel.
Sono abbracciati e Chanel tra le mani ha dei biscotti, iniziano a darsi bacini d'affetto nelle guance e labbra e ad abbracciarsi e non capisco come possono amarsi così tanto.
É perfetta quella famiglia e l'ho pensato e detto sin dalla prima volta che li ho visti.
Chi l'avrebbe pensato che quella famiglia, era pure mia? Chi?
"Vace? Sei tu?" chiede Drake notandomi.
Cavolo, mi hanno beccata!
"Ma che ci fai dietro i cespugli? Vieni cara, accomodati" smette di abbracciarsi col marito Chanel e m'invita di andare da loro.
Lei é mia mamma, la mia vera mamma, la donna che mi ha partorito, che quel giorno mi aveva perso all'ospedale.
É lei e non Jennifer.
Divento rossa quando scontro gli occhi di Steven addosso ai miei e così abbasso la testa.
"Oh, la mora si è imbarazzata" esce la linguaccia Meredith mentre smette di ballare con Federik e viene verso di me per abbracciarmi dopo averlo fatto con Drake.
Un bellissimo effetto sentirsi nelle braccia di tua sorella e tuo fratello.
Saluto Federik mentre lui mi dona un bacio casto sulla guancia e poi mi tocca salutare i due soggetti che mi hanno portato in vita.
Per prima guardo Federik e mi fa segno che ancora non sa nulla nessuno che sono figlia di loro, così nel mio volto si crea un po' di tristezza, ma vedendo il sorriso bellissimo che mi regala Chanel, riesce a coinvolgermi.
Mi fiondo tra le braccia della donna stupenda e il cuore quasi non mi si ferma dalla gioia che provo nel stare tra le braccia di lei.
Di mia mamma.
Il suo profumo di fragola mi picchietta le narici, le sue braccia lunghe e calde mi avvolgono il collo e la testa, i suoi capelli dello stesso colore dei miei si mischiano con i miei.
Mi sembra strano pensarlo, ma sembriamo proprio due gocce d'acqua e io non me ne sono mai accorta.
Poi smette di abbracciarmi e mi fissa con quei occhioni marroni come il mio.
Lei aggrotta le sopracciglia e apre bocca per dire qualcosa ma poi si blocca, la richiude e mi sorride spostandosi ed entrando dentro.
Non si é sentita bene quando mi ha abbracciata?
Nemmeno il tempo di girarmi, mi ritrovo tra alcune braccia che non ho mai provato e sentito, tra quelle di mio padre.
Lui scoppia a piangere ed inizia a tenermi nel suo petto rigido mentre sento il suo cuore quasi esplodere.
Mi fiondo completamente tra il suo petto e appoggio la testa su esso per sentire il battito cardiaco che sembra che abbia lo stesso suono di quello del mio bambino.
"Vogelushe mia" mi sussurra.
Sentendo quella parola, mi passa per la mente tutto ciò di quand'ero piccola e giocavo con lui, così, senza rendermene conto, inizio a bagnare di lacrime la sua maglietta.
"Piccola mia, vo-vogelushe mia..figlia m-mia" continua ad abbracciarmi.
"Sei così grande, sei cresciuta c-così in fretta. Sei bell-issima. Scu-scusami se me ne sono andat-andato. Sono stato troppo.." lo blocco.
"Shh" sussurro mentre gli accarezzo la schiena con le mie minuscole mani e continuo a sciogliermi tra le sue braccia.
"Non fa nu-nulla. Tu eri e s-sei mio..
p-papà" ripetendo l'ultima parola quasi non sento il cuore e la testa scoppiarmi e abbandonarmi del tutto dalla felicità.
Non sono mai stata così felice.

Ormai é pomeriggio, sono arrivati tutti gli altri e siamo qui a ballare, a cantare, a giocare, a mangiare, a bere e ad abbracciarci con tutti.
Il vento é presente tra di noi, ma il cielo é così tanto azzurro che sembra sia estate, eppure siamo quasi alla fine di ottobre.
"Come sta oggi il mio campione?" chiede Harry mentre sta appoggiato sulla ringhiera delle scale e si beve della birra.
"Oggi andremo a visitarci, vero puntino mio?" chiedo cambiando la voce e rendendola più dolce e più da bimba.
Lui sorride e dimostra quella fossetta che fino a qualche giorno fa, non sapevo nemmeno dell'esistenza.
"Verrò anche io a vedere mio figlio" dice sorridendo.
Annuisco.
Per la prima volta, andremo tutte e tre come una famiglia a vedere il mio puntino.
Il nostro puntino.

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