capitolo 57

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cerco di togliere quelle mani dal mio polso,ma più provo a toglierle più la presa aumenta,il dolore al polso è troppo quindi come ultima opzione che ho è quella di urlare ma proprio quando sto per farlo il presunto individuo toglie la presa.. apro con paura gli occhi e vedo jacob davanti a me «jacob?!»esclamo confusa «oggi per me e te niente scuola»sorride avvicinandosi a me «ma se ci beccano uscire saremo sospesi»dico spaventata «ti ricordi quando ci siamo baciati in cortile? teoricamente non si poteva però lo abbiamo fatto è stato un rischio che abbiamo voluto correre»dice portando la mia mente al passato e istintivamente sorrido «..quindi correremo questo rischio, insieme» dice sorridendo stringendomi le mani «ragazzi se non volete essere sospesi vi farò uscire dalla finestra degli spogliatoi della palestra,quando sarete fuori correte più che potete fino all'uscita della scuola»dice in tono autoritario mark «cercando di non cadere»ridacchia guardandomi «simpatico»sbuffo ironica «andiamo!»inizia a correre jacob seguito da me e mark che si assicura che nessuno della scuola ci noti.
Quando arriviamo negli spogliatoi della scuola mi assale l'ansia «emily vai!»mi urla mark spingendomi sopra la panca che mi dovrebbe permettere di scavalcare la finestra,guardo negli occhi jacob e lui mi sorride,il suo sorriso rassicurante che mi da la forza di scavalcare quella fottuta finestra e ti uscire da quel posto.
Mentre stiamo camminando mi riaffiorano un sacco di ricordi,belli e brutti. Mi viene in mente quando jacob mi aveva tradito con Alison e quando invece mi aveva fatto la sorpresa. Mi viene da piangere però trattengo le lacrime,proprio come quella volta in cui avevo tirato uno schiaffo in piena faccia a jacob. Vorrei che lui mi abbracciasse come quella volta che aveva fatto al suo compleanno,che anche se ci eravamo lasciati lui avrebbe preferito passare quel giorno con me..anche se poi era andata come era andata. Volevo che lui mi stringesse la mano come quella volta in cui loren mi disse la verità sui messaggi anonimi. Senza accorgermene abbraccio jacob «piccola»mi stringe forte. Un anno di emozioni intense,anno di noi,un anno che ho vissuto a pieno,un anno di 'ti amo' sussurrati e di 'non lasciarmi' mai detti,perché entrambi sappiamo che noi due non ci lasceremo mai.
Non ci sarà una fine,una vera fine,in questo amore così bello. In questo amore che tutti vogliono. In questo amore che anche i cantanti si ispirerebbero per scrivere le loro canzoni. Questo amore che ho vissuto con tutta me stessa. Questo amore che non avevo letto nemmeno sui libri. Il mio primo e vero amore.

«dai manca poco»dice jacob tenendo ancora la benda fra i miei occhi. Dopo essere usciti da scuola jacob mi ha costretto a bendarmi perché ha preparato una 'fantastica sorpresa' e che 'le sorprese dei sedici anni non sono nulla incontro a questa' parole sue,quindi sono da più di mezz'ora con la benda fra gli occhi che mi causa un prurito tremendo «dai jacob siamo arrivati? non mi sento più le gambe»dico ridendo «tu e la pazienza siete in unica cosa eh»dice ridendo tenendo ancora la benda «lo dovresti già sapere,mi deludi»faccio la finta offesa «dopo che vedrai quello che ho fatto per te non sarai più offesa»dice sicuro di se «troppo fiero»dico ridendo e dopo queste due mie parole jacob lascia la benda che cade sui miei piedi e quando li alzo per vedere dove sono mi trovo uno spettacolo stupendo. Siamo sopra la nostra collina,se si può chiamare così,è piena di palloncini rosa e in mezzo c'è una tovaglia e un cesto vicino. Penso che la decorazione l'hanno fatta le mie amiche,e mi domando come è ancora tutto intatto però non faccio domande e salto subito fra le braccia di jacob «grazie grazie grazie,è semplicemente fantastico»sorrido e lo bacio»

//spazio autrice
nuovo capitoloo,che tenerezza c'è nell'aria haha. prossimo capitolo a +15 commentii.
a presto🌸
-giulia

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