Voglio te, solo te.

capitolo 2

<<sono Emma  professor Carter >>
lo guardo  negli occhi è  davvero da urlo, sexy è  meraviglioso.
Sono meravigliata da me stessa mi sento dentro un fuoco sto bruciando.
<<piacere mio Emma  io sono Emanuele Carter ,è  sarò  il tuo professore di ricevimento>>
mi lancia un sorriso è  splendido, annuisco ma non spiaccico una parola, Valentina  mi da una gomitata io la scosto
<<smettila scema>>
le sussuro.
Le mie compagnie ridono silenziose, <<cosa è  dovuto questo  sghignazzo signorine?>> guarda tutte tranne me.
In coro si scusano,gli sta' bene sono stronze!
Carter inizia a spiegare un po' della lezione io non mi stanco di guardarlo è  incantevole, mi sento sopraffatta non riesco a respirare ho le farfalle nello stomaco ma si può?  È  un professore avrà 25 anni credo se non di più, mi ha catturato del tutto  ma è  una cosa impossibile lo so bene!
Mi arriva un altro sms stavolta è  Giusy  la mia migliore amica " che fai?" Che cavolo posso fare? sto seguendo una lezione! rispondo velocemente "a dopo sono a lezione devo raccontarti  tante cose :D" invio il messaggio.
<<signorina Emma  mi porti il cellulare perfavore>> cazzo mi ha scoperto, mi alzo vado verso la cattedra << mi scusi professore>> lui mi  guarda in un modo stranissimo non capisco bene << signorina  durante la mia lezione esigo che i cellulari stiano nelle tasche non in mano>> annuisco e vado al mio posto. Cavolo appena vedo la mia  comitiva devo dirgli che non devono mandarmi SMS stupidi! Il telefono continua a vibrare sulla cattedra sono sms dei miei amici sicuro  << signorina sto spegnendo il cellulare>> dice arrabbiato è rigido. Annuisco e mi riscuso! Stronzi sono, quei  bastardi penso,appena esco mi sentono.
Vedo il professore che fatica a spegnere il cellulare allora mi offro di andare a spegnerlo io stesso <<no Emma  sono giovane so cosa sto facendo stai tranquilla! Rimani al posto>>
tre ore per spegnere un cellulare vabene resto seduta! Finalmente lo spegne la lezione continua , prosegue bene è  in complicità  con tutta la classe ed anche dopo che ho combinato quel guaio  lui si mostra gentile con me. Suona la campanella e lui ci saluta <<Emma  vieni un attimo fuori!>> mi dice gentilmente,annuisco mentre mi alzo dal mio posto ,mi ha chiamato per ridarmi il cellulare penso subito. Esco con lui in corridorio chiude  la porta dell'aula. I corridori soni deserti per il momenti
<< ecco Emma  il tuo cellulare mi sono permesso di aprire qualche messaggio anche se non dovevo,farlo promettimi che la prossima volta non prenderai il telefono durante la mia ora>> cosa? Ha letto i miei sms?ma non può  sono cose personali. << professore perché  ha letto i miei sms? sono personali, comunque  le prometto che non prenderò  più  il cellulare grazie>> lo guardo dritti negli occhi,  oddio sto per svenire sono rossa come un peperone. Lui mi sta guardando dispiaciuto sa' che non può  è  la mia privacy << lo so Emma  mi dispiace mi farò  perdonare tranquilla, ma ti raccomando ,adesso devo andare prima che qualcuno esca e mi veda qui con un alunna non voglio problemi a domani.>> mi pogia una mano sulla spalla e mi sorride. Chiudo  gli occhi per un momento ,davanti a lui, e se ne accorge  quando li apro è  già  lungo il corridorio non si volta, sta camminando  verso un' altra aula. Prima di entrare riaccendo il telefono e vedo che ,effettivamente i messaggi sono stati letti , non so cosa abbia voluto dire con quel mi farò  perdonare.
Entro in classe velocemente e vado al mio posto  so che adesso mi faranno mille domande so già  cosa rispondere. Le mie compagne mi chiedono cosa è  successo le liquido velocemente <<niente mi ha fatto la ramanzina mi ha detto che se mi ribecca con il telefono mi manda  in presidenza che stronzo!>> dico arrabbiata devo essere convincente le mie amiche restano svalordite ma mi danno ragione.
Federica  mi dice che sono stata fortunata ad aver avuto un incontro cosi ravvicinato con lui. Scoppio a ridere sarcastica faccio vedere che mi ha dato tanto fastidio  ma non è  vero ! Le ore passano velocemente finalmente stiamo per uscire,ci prepariamo.