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"We're gonna get weird all night,
I said let's get weird all night
Weird people on the dance floor
We're just doing what we came to do
Cause we're all weird people and we love it
Don't let them other suckers hate on you."
WEIRD PEOPLE - LITTLE MIX


BLUE
Perrie.

Perrie Edwards in carne ed ossa era in piedi di fronte a me ed io l'unica cosa che riuscivo a fare era costringermi a respirare per non avere un attacco di panico.

Non appena i miei occhi incontrarono i suoi, i ricordi mi pervasero, come migliaia di flashback.

Ricordai i miei ultimi anni li a Londra e tutti i momenti difficili che avevo passato. Ricordai come le loro canzoni, le canzoni delle Little Mix, le loro voci, ed in particolare la sua, mi avevano aiutata ad andare avanti.

Lei era una delle poche persone nel mondo dello spettacolo, che riuscivo a vedere come genuina, come reale. Era una forza della natura, la mia forza della natura e non l'avevo mai detto a nessuno.

"Ehi Blue, mi senti?" chiese ancora la voce di Luke, risvegliandomi dalle mie riflessioni. Mi voltai verso di lui, cercando di sembrare tranquilla, ma fallii quando notai che mi stava sventolando con una mano. "Penso non si senta bene", commentò rivolta alle altre persone attorno a noi, senza quasi rendersi conto che ero cosciente e che lo sentivo eccome.

"Stronzate!" sbottò Alaska, prendendomi a braccetto e trascinandomi qualche passo avanti perché ci potessimo posizionare di fronte a Perrie. "Semplicemente c'è troppa gente qua dentro ed è un po' claustrofobica, tutto qua", commentò poi, forse accorgendosi di quanto mi sentissi in imbarazzo.

Vidi gli altri annuire ed indietreggiare leggermente, lasciandoci il nostro spazio.

Non appena restammo solo io, lei, Zayn e Perrie, lasciò andare il mio braccio e mi appoggiò una mano sulla schiena per incitarmi a parlare.

Inspirai profondamente ed annuii sorridendo ed alzando finalmente lo sguardo su di lei, una delle mie ispirazioni più grandi. "Ciao Perrie", iniziai lentamente, "sono Blue", conclusi ed attesi con ansia una sua reazione.

Prima ancora che potessi rendermi conto di cosa stesse accadendo, lei si sporse verso di me e mi strinse tra le sue braccia. "E' un piacere conoscerti, Blue", mi sussurrò all'orecchio stringendomi delicatamente.

In tutta risposta allungai le braccia per ricambiare la stretta e sorrisi, rendendomi conto che era reale ed era proprio come me l'ero immaginata. "Grazie", mormorai a mia volta, piano perché solo lei potesse sentirmi.

Passò qualche altro istante nel quale mi beai del calore che mi stava regalando, poi ci allontanammo e mi sorrise. "Adoro il tuo vestito. Ti sta veramente bene, sei bellissima", commentò lei sincera.

Abbassai lo sguardo imbarazzato e le credetti. Per la prima volta riuscii ad accettare un complimento perché ero convinta che una ragazza come lei, che lei non potesse mentirmi. Non a me, non dopo quell'abbraccio. Ero sicura avesse capito cosa significava per me quell'incontro ed ero grata del fatto che lo stesse gestendo con tanta dolcezza.

"Grazie", commentai, "anche tu sei stupenda", aggiunsi, ammirando quanto effettivamente lo fosse nel suo stupendo abito bianco quasi completamente di pizzo.

"Lo è, vero?" la voce di Zayn attirò la mia attenzione, per cui mi voltai verso di lui e sorrisi non appena mi resi conto che aveva allungato un braccio per circondarle la vita e stringerla a sé.

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