"Do ya... do you think about me?
And do ya... do you feel the same way? Yeah
And do ya... do you remember how we felt?
'Cause I do. So listen to me, baby.
And I'm not tryna ruin your happiness,
But darling, don't you know that I'm the only one for ya?
And I'm not tryna ruin your happiness, baby,
But darling, don't you know that I'm the only one?"
RUIN – SHAWN MENDESBLUE
Eravamo seduti a circa mezzo metro di distanza e nessuna parte di lui mi sfiorava o mi toccava, eppure il mio corpo era estremamente consapevole della sua vicinanza. Riuscivo a sentirlo respirare. Percepivo il suo petto alzarsi e abbassarsi leggermente, percepivo il suo respiro uscirgli dalle labbra, percepivo le sue palpebre muoversi e perfino quando i suoi occhi si posavano su di me.Sentivo tutto.
E non mi stava toccando, non più.
"La mia prima volta..." iniziai schiarendomi la gola e alzando gli occhi su Luke, seduto di fronte a me al di là del fuoco. "Lucas", dissi senza riflettere, decidendomi finalmente a parlare.
"Sì?" chiese il ragazzo biondo di fronte a me.
E in quell'istante realizzai quello che avevo appena detto e una risata uscì dalle mie labbra.
"Non sto capendo", fece Michael, aggrottando le sopracciglia e non facendo altro che far aumentare la mia risata, data la sua espressione confusa.
"Oh, scusate", feci, tentando di ristabilizzare il respiro, "mi sono appena resa conto di una cosa che ha dell'ironico", continuai, inspirando a fondo per poi iniziare a raccontare. "La mia prima volta è stata con un ragazzo di Manchester. Si chiamava Lucas", dissi, lanciando uno sguardo al biondo, che immediatamente capì il perché della mia risata di poco prima, e mi sorrise, "Tutti in città lo chiamavano semplicemente 'Lucas', era una specie di pezzo grosso tra i ragazzi."
"Adesso salta fuori che la nostra Blue santarellina, in realtà è una gangster che è coinvolta con la malavita inglese", scherzò Calum, guadagnandosi una gomitata in pancia da Nia, che lo zittì incitandomi a parlare, troppo interessata al discorso per starlo a sentire.
"Innanzitutto dovete sapere che ai tempi non ero di certo la Blue che vedete adesso, non ero una brava ragazza", precisai pentendomene all'istante perché la immagine che mi balenò nella mente nel pronunciare quelle parole fu Harry, che più di una volta mi aveva dato quell'appellativo, chiedendomi se davvero lo fossi. Fui costretta a puntare lo sguardo sulla sabbia sotto ai miei piedi per evitare di voltarmi alla mia destra, verso di lui ed incrociare il suo sguardo.
Era come se io fossi una calamita e lui il ferro su cui volevo andare ad attaccarmi per trovare sollievo.
"Calum, niente battutine, ti prego", fece Mali, lanciandogli un oggetto a me sconosciuto.
Quel gesto mi fece risvegliare dalla mia strana trans, permettendomi di continuare. "Era biondo e aveva gli occhi azzurri", feci, alzando ancora gli occhi su Luke e sorridendogli, resami conto che sembrava ancora che stessi descrivendo lui, "e aveva sempre, sempre una sigaretta tra le labbra e una incastrata sull'orecchio destro. Mai visto senza", continuai, lasciando che una lieve risata riempisse l'aria attorno a me. "Non era un cattivo ragazzo... non il classico cattivo ragazzo almeno. Beveva tanto, ma non perché fosse alcolizzato, semplicemente perché gli piaceva. Aveva perennemente il labbro e un sopracciglio spaccati e almeno un occhio nero. Amava fare a pugni, ma non era un tipo violento, si scatenava solo nelle risse o nei combattimenti organizzati", spiegai e al pronunciare quelle parole, mi sembrò di vedere un luccichio di eccitazione brillare negli occhi di Alaska alla mia sinistra. "Ed era simpatico, ricordo che mi faceva ridere e molto."
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give me love
Fiksi Penggemar[SEQUEL di photograph] "Amare è essere egoisti", aggiunse dopo una breve pausa, cercando le parole giuste, "perché per quanto tu possa volere che l'altra persona sia felice, la sola idea che possa esserlo con qualcuno che non sei tu, ti disgusta."