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"I don't wanna say goodnight to another night
And watch you walk away
I don't wanna let it burn in the city lights
And make the same mistakes
This time
I don't wanna waste it, don't wanna waste it
I don't wanna waste the night."
WASTE THE NIGHT – 5 SECONDS OF SUMMER

NIALL
"So che vi avevo promesso un Carpool con questi bei ragazzoni", fece James, guardando dritto nella telecamera davanti a se, "ma purtroppo c'è stato un piccolo imprevisto e non sarà possibile registrarlo per questa volta", annunciò e a quelle sue parole seguì un 'buuuuuhhhhh' proveniente dal gruppetto di fan seduto di fronte a noi, nei piccoli spalti dello studio televisivo.

"Non temete, però. L'intervista non è ancora finita!" esclamò improvvisamente, alzandosi in piedi ed invitandoci ad imitarlo.

Io e i ragazzi ci guardammo confusi, convinti che dopo tutte le domande a cui avevamo risposto, l'intervista fosse conclusa. Cosa cazzo aveva in mente ancora?

"James, dici che dovrei aver paura?" chiesi ridendo nervosamente, "l'ultima volta che ci hai fatto uno scherzo del genere, ci è mancato poco che fossi obbligato a tatuare la mia splendida e intaccata pelle lattea", dissi, ricordando a tutti l'ultima intervista, durante la quale uno di noi, precisamente quello che aveva scelto la scatola sbagliata, si era dovuto tatuare 'late late show'addosso. Ringraziavo ancora Dio per aver fatto in modo che fosse stato Harry a scegliere la scatola sbagliata.

"Tranquillo Niall, niente tatuaggi questa volta", mi rassicurò James, mentre afferrava un lembo del grande telo che copriva il tavolino di fronte a noi.

Altre scatole, merda.

"Questa volta si tratta di una bella parte di voi che verra.." suspance, "tagliata."

Spalancai gli occhi, mentre dalla platea, nasceva un coro di risate sommesse. Mi voltai a metà tra il divertito e il terrorizzato verso i ragazzi e fui sollevato nel vederli tutti nella mia stessa situazione, o quasi.

Harry aveva passato tutta l'intervista molto più in disparte rispetto al solito. Insomma, sapevo che lui e James erano ottimi amici e solitamente durante le interviste, si divertiva quanto me a scambiare battute e botta e risposta con l'uomo, ma quel giorno sembrava taciturno. Aveva lo sguardo quasi sempre perso nel vuoto e teneva la mano destra perennemente nascosta nella grande tasca del felpone che stava indossando. Altra stranezza approposito... dov'erano finite le sue camicie improponibili?

Mi appuntai mentalmente di provare a scambiarci due chiacchiere finita l'intervista, e poi tornai a prestare attenzione a James, che stava annunciando che ognuno di noi avrebbe dovuto scegliere una scatola a caso e sperare non fosse quella con una forbice al suo interno.

"Toglimi una curiosità, James. Cosa vorresti tagliare di preciso?" chiese Liam facendo ridere tutti quanti, me compreso.

"Vedrai", rispose l'uomo ammiccando e indicandoci il tavolo. "Forza, scegliete!"

Seguii i ragazzi verso il tavolo e osservai le scatole. "Aah, fanculo!" esclamò Louis, interrompendo l'analisi che tutti avevamo iniziato ed afferrando la prima scatola che gli capitava a tiro.

Noi altri tre lo imitammo e ci mettemmo uno accanto all'altro in attesa che James ci desse il via per aprire la scatole.

Il primo fu Louis, che la aprì e con un saltò annunciò che era vuota.

Poi fu il turno di Liam, ancora vuota.

Poi toccò a me. "James, devi sapere che tengo molto a tutte le mie parti del corpo..."

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