"Or is hard work dear, holding the atmosphere
I don't wanna live like that"
SLEEP ON THE FLOOR - THE LUMINEERSALASKA
"L'hai preso a schiaffi?"
"Tecnicamente glie ne ho dato solo uno", puntualizzai, versando l'amaro ai due uomini d'affari seduti al bancone accanto a Blue.
"Perché sei sempre così... fisica?" mi provocò la mora, facendomi sollevare un sopracciglio.
"Con Michael funziona solo la fisicità... e anche con Harry, a quanto pare", buttai lì, rispondendo a provocazione con provocazione.
Blue arricciò il naso, nascondendo la smorfia infastidita prendendo un sorso di caffè.
"Non so perché l'ho fatto... mi ha fatto incazzare e la mia mano ha agito di conseguenza. La mia mente si fonda sui meccanismi di difesa", spiegai, gesticolando febbrilmente.
Lei ridacchiò, "ti stai psicanalizzando da sola, dottoressa?"
A quella domanda mi si aprii un profondo e grottesco buco nello stomaco, che fece vacillare la mia capacità di controllo.
"A proposito... puoi prenderti una pausa dagli studi, vero? Il biglietto non è rimborsabile", sorrise lei e la voragine si estese alla maschera che indossavo da mesi.
"Ehm... non credo ci siano problemi. L'unica incognita è Malcom", farneticai, voltandomi per pulire la macchinetta del caffè già linda.
"Sono sicura che riuscirà a fare a meno di voi per qualche tempo. Insomma, avete un sacco di ferie arretrate", esordì fiduciosa. "E se hai bisogno di soldi per..."
"Oh no!" La fermai, "ho qualche risparmio da parte", le assicurai, facendo allargare il suo sorriso. 'Molti risparmi, visto che non devi più pagare le rette universitarie', aggiunse per me il mio cervello, frase che però pensai bene di scartare. Prima o poi l'avrei detto a Blue e ai miei genitori. Prima o poi.
"Cosa significa NO!?" urlò la voce di Danny, al di là della porta riservata allo staff.
"Merda", imprecammo all'unisono io e Blue, voltando la testa in quella direzione.
Pochi secondi dopo la porta si spalancò e ne spuntò Malcom, la faccia pallida e quasi sudicia alterata da una smorfia infastidita. "Significa no, Daniel. NO", sbottò l'ameba, articolando fastidiosamente le parole, sempre mostrando a Danny le spalle, troppo impegnato a dirigersi verso il bancone.
"Malcom, andiamo, non ti ho mai chiesto niente... una settimana, una sola settimana", lo pregò Danny, ma Malcom stava fissando me, vagamente furente.
"Quindi vorresti prenderti una vacanzina anche tu, eh?" Domandò il mio capo, senza degnare Dan di uno sguardo.
"Non sarebbe male..." ironizzai, gettando lo straccio nel lavandino.
"Pensi sia un coglione, eh?"
"Alaska..." mi precedette Blue, prima che potessi anche solo abbozzare un cenno d'assenso, per poi portare la sua attenzione sul mio coglionissimo capo. "Signore, è colpa mia, gli ho regalato io i biglietti..."
"Non me ne frega un cazzo. Riprenditeli", la interruppe Malcom, sgarbato oltre ogni limite, la sua posa impassibile scalfita dalla rabbia.
Danny lo afferrò per la spalla, per attirare la sua attenzione su di sé e portarlo a lasciar stare Blue, la quale sembrava vagamente mortificata, per quanto il suo contegno lasciasse trasparire. Malcom s'irrigidì e potei vedere i suoi occhi adombrarsi e divenire vitrei.
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give me love
Fanfiction[SEQUEL di photograph] "Amare è essere egoisti", aggiunse dopo una breve pausa, cercando le parole giuste, "perché per quanto tu possa volere che l'altra persona sia felice, la sola idea che possa esserlo con qualcuno che non sei tu, ti disgusta."