-E questo che vuole?- disse Dylan scrutando Jack.
-Io non lo voglio qui-
Maddie alzò lo sguardo e lo incenerì senza dire una parola.-Maddie-
Disse Jack, e gli altri si sorpresero del fatto che la conoscesse.-Non sapevo ci fossi anche tu.
Mi dispiace-
Le facce degli altri erano sempre più confuse, ma non azzardarono a fare domande.-Vaffanculo Jack te ne devi andare.-
-Okay ragazzi non so cosa sia successo ma datevi una tregua per favore.
Gli ho chiesto io di aiutarci-
Jane sorrise e mimò un 'grazie' a Jack.-Non ne avevamo bisogno.-
Sbuffò Dylan e Jane sembrava non capire il motivo di questa reazione.-Senti amico se non ti sta bene la mia presenza, vattene.-
Disse Jack con molta calma.-Ero qui da prima di te.-
Jane riuscì a placare la loro piccola discussione e continuarono ad organizzare il loro piano per tutta la notte. Nonostante i continui sguardi e provocazioni tra Maddie, Dylan e Jack, riuscirono a collaborare.
Avevano deciso di farlo il giorno dopo, aspettare era inutile.
Sarebbe stata davvero dura ma avevano preparato tutto nei minimi dettagli.
Sarebbero scappati tutti insieme in Messico, nessuno avrebbe rivisto mai più la famiglia.
Se avessero saputo prima ciò che sarebbe successo il giorno dopo, ci avrebbero pensato due volte...La mattina si svegliarono tutti e sei alle cinque del mattino.
Nell'edificio non volava una mosca e la situazione era abbastanza tranquilla.
Si vestirono in fretta con la divisa dell'istituto, per non dare sospetti a chi li avrebbe visti.
Lasciarono le loro stanze in ordine e si incontrarono tutti nello sgabuzzino che c'era vicino la mensa.-Allora ragazzi sapete tutti cosa fare- Disse Jack e gli altri annuirono.
-Voglio solo che ci promettiamo una cosa: se uno di noi non dovesse farcela, torneremo a prenderlo.-
Disse Jane e tutti giurarono.Quando il loro piano iniziò andava tutto alla grande: erano riusciti a coprire tutte le telecamere senza farsi vedere, avevano superato la maggior parte delle guardie e la via verso l'uscita era sempre più vicina.
Qualche guardia iniziò a inseguirli ma Dylan e Jack riuscirono a stenderli tutti, era fatta: il peggio era passato e nessuno riusciva a credere che ci stavano riuscendo davvero.
La parte più difficile era dover passare davanti l'ufficio del preside, Jane aveva ancora i brividi quando vedeva quella porta ma non smise di correre.
Stranamente riuscirono a passare in silenzio e nessuno li fermò, quando videro la porta dell'uscita corsero ancora più veloce, il peggio era passato: sarebbero solo dovuti uscire dal cortile e salire sulla prima macchina che avrebbero trovato lì fuori. Jack spalancò il cancello dell'uscita e l'allarme non suonò perché ci avevano pensato loro la sera prima, ma ciò che li aspettava lì fuori li fece fermare tutti di scatto.
Il direttore con sei guardie armate li guardava con un sorriso soddisfatto, a Jane cadde il mondo addosso. Nessuno aveva minimamente pensato a cosa sarebbe successo se il piano fosse andato storto. Ma mentre venivano tirati e portati dalle guardie chissà dove, Jane aveva già capito tutto.
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What about us
Short StoryTempo prima, Jane Jackson era una ragazzina paragonabile al fiore più bello di un giardino, la cosa più pura e pulita che un essere umano potesse vedere. Ma tempo dopo, quel fiore è appassito: uno stupido errore l'ha condotta in una situazione diff...