Il primo giorno era stato strano.
Jane aveva sentito dei rumori strani quella notte, Ally aveva addirittura sentito delle urla.
Forse qualcuno non si era sentito bene. La mattina dopo erano un po' tese, come se quel giorno sarebbe dovuto accadere qualcosa di brutto. Avevano paura, e non sapevano perché.Iniziarono le lezioni che si rivelarono più noiose del solito.
La scuola rimaneva sempre la scuola, anche in riformatorio.
Anche quel giorno, Jack Johnson aveva deciso di presentarsi senza divisa. Per Jane era un comportamento assurdo, se non rischioso. Lei cercava di rispettare tutte le regole e di comportarsi bene, per non avere altri problemi. Lui invece sembrava non importasene di nulla. Aveva quell'aria da ragazzo cattivo, che voleva solo farsi notare. Forse si sentiva migliore degli altri, e per questo non aveva bisogno della divisa.
Magari adorava sfoggiare i suoi vestiti. Quel giorno, indossava dei Jeans strappati, una t-shirt nera e delle vans dello stesso colore. Ma lui, non aveva paura?
Delle conseguenze, di ciò che avrebbe dovuto subire a causa del suo atteggiamento.
Infondo non avrebbe avuto via di scampo, perché tutto condiziona tutto.
Arrivò di nuovo in ritardo quel giorno, e con un ghigno sulla faccia si sedette in fondo all'aula. Nessuno occupava quel posto, forse tutti sapevano che quello era il suo posto. Evitavano di avere problemi con lui, magari era un tipo aggressivo. Ma a Jane incuriosiva. Continuava a fissarlo da lontano, e quando lui se ne accorgeva, si metteva anche lui a fissarla. Era diventato quasi un gioco, e forse Jane non aveva più paura di giocare.
Quando terminarono le lezioni Jane cercò di parlare con Jack, ma non ci riuscì dato che lui si catapultò fuori dall'aula.Ally e Jane quel pomeriggio dovevano intrattenersi in mensa per pulire, era il loro turno quel giorno, chissà cosa le aspettava il giorno dopo. In quel riformatorio ogni giorno era una sorpresa, scoprivi sempre qualcosa di nuovo, qualche nuova regola, qualche nuovo nome. Ed era normale avere paura, se la notte sentivi delle grida atroci? E poi la mattina era tutto normale, e tutti facevano finta di niente, come se nessuno sentisse quelle urla. E Jane iniziò a pensare che forse le aveva sempre sentite solo lei le urla. Magari stava diventando pazza in quel posto, e non era passata nemmeno una settimana. Ma poi si ricordò che anche Ally le sentiva, quelle grida di notte, e si sentì meno sola e capita. Jane si chiedeva che ragioni avevano le persone ad urlare di notte. Magari avevano paura. Magari la gente aveva paura di quel posto...O di stare in quel posto. Jane non vedeva differenza, e forse non c'era.
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What about us
Short StoryTempo prima, Jane Jackson era una ragazzina paragonabile al fiore più bello di un giardino, la cosa più pura e pulita che un essere umano potesse vedere. Ma tempo dopo, quel fiore è appassito: uno stupido errore l'ha condotta in una situazione diff...