What did you see?

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Jane si riparò in camera sua chiudendo la porta alle sue spalle. Ci si appoggiò contro sedendosi. E poi iniziò a piangere. In quel momento ebbe paura dell'umanità. Iniziò a farsi mille pensieri su ciò che sarebbe accaduto, su ciò che sarebbe diventata lei. Una scena del genere non si dimentica facilmente. Jane ripensò alle parole del direttore che disse al discorso di presentazione:
"Ciò che succede qui dentro, resta qui dentro."
Un brivido percorse la sua schiena, ora sapeva e capiva il motivo di quella frase. Era spaventata come mai lo era stata in vita sua. Sarebbe capitato anche a lei? Ad Ally? A Maddie?
Nessun essere umano meritava di essere trattato in quel modo, nemmeno il peggiore dei criminali. Doveva dirlo ai suoi amici o doveva far finta di niente? Ma come si fa a fingere in questi casi? Come si fa a fare finta di non aver visto nulla...
Jane riuscì solo a pensare in che diamine di posto fosse finita.

La notte non chiuse occhio, ed Ally se ne accorse perché la mattina dopo era visibilmente preoccupata per lei. Era ancora ignara di tutto. Jane cercò di sorridere il più possibile, avrebbe funzionato. Aveva sperato che fosse stato solo un sogno, ma non lo era stato.
Per tutto il giorno Jane guardò le persone in modo diverso. Iniziò a far caso ai gesti e alle parole.
I suoi amici si accorsero che qualcosa non andava. Jane era troppo strana. Era pallida, e non parlava per niente. Mentì dicendo di non sentirsi bene.
Gli altri annuirono fingendo di capire, ma in realtà non avevano capito proprio nulla. Un poliziotto gli diede il permesso di ritirarsi in camera sua quel pomeriggio, dato il suo stato fisico. Ma mentre si avviava verso il suo dormitorio, qualcosa la tirò per il polso violentemente. Si ritrovò nel bagno dei maschi con una mano sulla bocca e il cuore a mille. Gli occhi azzurri di Jack l'osservavano comprensivi, mentre quelli di Jane erano sgranati.

-Mi hai fatto prendere un infarto- disse Jane sedendosi contro il muro.

-lo so, scusa- disse il ragazzo grattandosi la nuca. Si sedette anche lui contro il muro e la fissò.

-cosa vuoi?- disse Jane cercando di non sembrare scontrosa.
Lei e Jack non erano amici e non parlavano mai. Quindi non capiva questo suo strano atteggiamento improvviso.

-Cosa hai visto- disse Jack, con un tono che faceva sembrare la sua frase un'affermazione più che una domanda.

Jane lo guardò confusa, poi capì.
Lui sapeva.

-perché pensi che io abbia visto qualcosa?- disse Jane, non sapeva come comportarsi.

-ti ho osservato. Sei cambiata di punto in bianco, sei strana.-
Disse tranquillamente.

-quindi? Non mi sento bene.-
Si difese Jane.

-Non è vero cazzo, ammettilo.-
Il volto di Jack era teso.

-cosa vuoi che ti dica?-

-Ciò che hai visto Jane!-
Alzò di poco la voce.

-il direttore...- iniziò con la voce tremante. Jack decise di non farla continuare perché stava per piangere.

-Vieni qui.- disse allargando le braccia e Jane non se lo fece ripetere due volte.

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