Be brave

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-Non ci posso credere.-
Disse Zac.

-Cazzo mi dispiace tanto, io lo ammazzo quello stronzo.-
Disse Maddie infuriata.

Si trovavano nella stanza di Jane ed Ally, che aveva riunito il gruppo in fretta, Jane era giù di morale e credeva che i suoi amici potessero farla sentire meglio.

-L'ho detto anche a Jack, ma doveva fare delle cose.- disse Ally. Per Jane fu un sollievo, l'amica non sapeva cosa fosse successo il giorno precedente.
La testa di Jane a momenti sarebbe scoppiata. Quante altre cose avrebbe dovuto scoprire prima di stare in pace?
Quante volte ancora avrebbe dovuto urlare per farsi sentire dagli altri? Quante lacrime avrebbe ancora dovuto versare? Non ne poteva più, le sembrava di impazzire e nessuno poteva aiutarla.

-Jane so che sei sconvolta, ma fidati che è meglio così. Dylan è un coglione, si crede figo e forte ma è solo una piccola merda.- disse Maddie.
Adorava quella ragazzina, così piccola ma saggia. Forte molto più di quanto lo fosse Jane, avrebbe potuto imparare molto da lei.

-Se tu vuoi, io vado e gli raso tutti quei suoi bellissimi capelli.- Zac le accarezzò una guancia mentre sorrideva in modo malvagio. Maddie gli diede un piccolo schiaffo.
Jane fece un piccolo sorriso.
-Grazie ragazzi, ma devo uscirne da sola, a testa alta.-

-Ben detto.- disse Ally battendo le mani.

-Cos'è questo baccano?- disse Maddie incupendosi.

-Mh?- mugolò Jane.

-Ha ragione, anche io sento delle urla...andiamo a vedere.- disse Ally.

Tutti e quattro avanzarono verso il rumore, fino a quando non si ritrovarono in mezzo a tanti ragazzi che incitavano una rissa.
Le guardie stavano già provvedendo, ma Jane riuscì a vedere chiaramente la scena: Jack era sopra il corpo di Dylan che aveva il naso rotto, un occhio viola e il labbro tagliato. Non seppe esprimere ciò che provava: gratitudine mista a paura e preoccupazione.

-Adesso basta fermatevi o vi mando tutti da un giudice!-
I poliziotti urlavano e riuscirono a fermarli, i due ragazzi si guardarono in cagnesco, poi entrambi buttarono un'occhiata su Jane che era spaventata.

-Venite con me voi due.-
Dylan e Jack vennero portati bruscamente dal direttore, chissà che gli avrebbe fatto questa volta quell'uomo malato.

-Jane so che sei sconvolta ma dobbiamo andare a cena.- disse Ally mettendole una mano sulla spalla.

-Credo che non verrò, devo andare a trovare una persona.-

Jane andò spedita verso l'ufficio del direttore, lì dentro stava sicuramente succedendo qualcosa di brutto.
Sentì urla e gemiti strozzati.
Ma Jane non ne poteva più.
Era stanca di sentirsi impotente e piena di paura. Doveva aiutare Jack e nessuno l'avrebbe mai più fermata.

-Basta vi prego!-
Jane aprì la porta all'improvviso e tutti si voltarono verso di lei.
Due poliziotti avanzarono minacciosi.
Jane si ripeteva di dover essere coraggiosa.

-Cosa diavolo ci fai qui!-
Tuonò il direttore appena la porta si aprì, ma quando si accorse di Jane cambiò stranamente atteggiamento.
Aveva una mazza tra le mani e Jane rabbrividì dinanzi a quella scena.
Dylan e Jack erano in ginocchio, polsi legati e lividi violacei.
Jack la guardò sbigottito, non ci credeva a ciò che aveva appena fatto.

-Aspettate per favore. Loro si sono picchiati per colpa mia, non meritano questo, io si.-

-Tu sei pazza cazzo, non datele ascolto!- urlò Jack guardandola.

-Chi siete Romeo e Giulietta?- biascicò il direttore.

-Mi avete stufato, portateli in tre cabine, passerete la notte lì, non vi voglio più tra i piedi.-
Disse il direttore e cosi fu.

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