La mattina dopo Jane si sentiva una persona nuova, niente più Dylan, niente più problemi. Ma in realtà i problemi erano sempre dietro l'angolo.
Vedeva i suoi amici più rilassati dopo le confessioni della sera prima, anche se notava ancora sguardi strani tra Maddie e Jack. Però adesso non si guardavano più con odio, ma quasi con comprensione.
Cercò di restare attenta durante tutta la lezione di algebra, non ci capiva molto e presto ci sarebbero stati degli esami. Erano criminali ma rimanevano studenti. Mentre prendeva appunti, sul suo quaderno ci ritrovò un biglietto che gli aveva appena passato qualcuno.
Si guardò intorno prima di aprirlo."Ti aspetto in camera mia alle tre di questa notte, dobbiamo parlare.
-J."Sorrise nervosamente prima di girarsi nella direzione di Jack. Gli lanciò un'occhiata confusa e lui rispose alzando le spalle.
Quella notte avrebbe avuto l'ennesimo faccia a faccia con Jack. Cos'altro c'era da sapere su di lui? Non era molto convinta di volerlo sapere.Durante il pomeriggio, tra una faccenda e l'altra, parlò con Ally e Maddie.
-Sono in ansia ragazze.-
Disse appoggiando la scopa per terra.
Maddie alzò gli occhi al cielo.-Smettila di avere paura. La paura non ci fa essere felici.-
Disse Ally.-Ally ha ragione! Prova ad essere felice una volta tanto, sappiamo che Jack ti piace molto.-
Maddie si scambiò un'occhiata fugace con Ally che sembrò capire al volo.-E tu piaci a lui!- dissero in coro e Jane sorrise.
-Va bene, mi avete convinta.-
Quella sarebbe stata una notte indimenticabile.
Alle tre spaccate Jane uscì fuori dalla sua camera. Attraversò velocemente la strada che li separava. Arrivò fuori la sua porta e fece un respiro profondo prima di aprirla silenziosamente.
-Jack- sussurrò.
Richiuse la porta alle sue spalle e trovò il ragazzo seduto sul davanzale della finestra. C'era una pioggia molto forte quella notte, accompagnata ogni tanto da qualche tuono.-Ehi- sorrise, facendole spazio sul davanzale.
-Come mai mi hai detto di venire alle tre?- chiese Jane per non restare in silenzio.
-Conosco questo posto. Fino alle due ci sono ancora guardie in giro, dopo vanno tutti a dormire.-
Jane annuì.-Ti piace la pioggia?- chiese Jack.
-Mh, preferisco una bella giornata di sole.-
-Siamo molto diversi- sorrise.
-La pioggia mi rispecchia, inoltre adoro il suono che fa quando cade.--Perché mi hai fatta venire qui Jack?-
Jane andò dritta al punto.
Lui la guardò per qualche secondo.-Volevo assicurarmi che fosse tutto apposto per ciò che è successo nei giorni precedenti, e non mi riferisco solo alla rissa.-
Jane capì che parlava di quella notte in cui gli aveva raccontato il suo piccolo segreto. In effetti la ragazza non aveva più pensato a ciò che provava riguardo a ciò che aveva scoperto su di lui.
-Jack non posso dire di essere felice di ciò che ho scoperto, è una cosa orribile e tu lo sai. Ma io non sono tua madre, voglio dire, è la tua vita.-
Jack abbassò lo sguardo.-Lo so Jane, ma quello che mi interessa sapere è che tu non mi veda come un mostro.
Non voglio che tu abbia paura di me o cose del genere.--Non ho paura di te.- si guardarono negli occhi e Jack capì che diceva la verità.
-Grazie.- sussurrò, tornando a guardare il cielo.
-Sai, anche a me piace guardare il cielo... ne sono quasi ossessionata.-
Confidò Jane facendo sorridere il ragazzo.Jane aveva sempre amato guardare il cielo. Quando c'era una bella giornata, restava ore a guardarlo e a ripetere agli altri quanto fosse bello quel panorama. Se era una giornata piovosa invece, non amava guardare quelle nuvole grigie e cupe, gli mettevano solo tristezza. Restava però ad ascoltare il rumore della pioggia che scorreva, accompagnato da una tazza di tè e un buon libro. E per questo aveva sempre cercato una persona che come lei, amasse il cielo. Desiderava avere una persona con la quale restare ore e ore a guardare le stelle o un tramonto. Voleva una persona che al suo "che bella giornata!" non rispondesse con un cenno disinteressato, lei voleva una risposta che le facesse venire ancora più voglia di guardare il cielo. Ma non aveva mai incontrato una persona che amasse il cielo quanto lei, e anche se Jack sarebbe stato un'ottima compagnia per guardare il paesaggio, era una persona troppo buia per poter apprezzare una bella giornata.
-Perché ti piace tanto il cielo Jane?-
Non aveva proprio una risposta per quella domanda.
C'è bisogno di un motivo per amare qualcosa?-Non lo so.- sospirò.
-È solo che quando lo guardo penso a tutto ciò che esso nasconde. Il cielo è di un colore così chiaro eppure nasconde tanti segreti... e quando meno te lo aspetti, ecco che piove.-Avrebbe voluto dirgli che i suoi occhi erano esattamente così: come il cielo.
Erano sempre chiari e brillanti, ma nascondevano tanti segreti. E quando meno te lo aspettavi, ti avrebbero ferito.
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What about us
Short StoryTempo prima, Jane Jackson era una ragazzina paragonabile al fiore più bello di un giardino, la cosa più pura e pulita che un essere umano potesse vedere. Ma tempo dopo, quel fiore è appassito: uno stupido errore l'ha condotta in una situazione diff...