VII (Passato)

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Sicilia,Capaci, 1970

"Padre questa sera andrò ad una festa"

"Signorina ti ricordo che sei in punizione quindi dimentica la festa"

"No io ci andrò"

Salvatore nella sua mente rideva, ma questa volta non l'avrebbe fatta passare alla sua bambina.
Era già la seconda volta che Grazia marinava la scuola per andare a mare e puntualmente sia lui che suo fratello lo scoprivano perché il preside della scuola notava la loro firma falsa.

"Grazia sei in punizione non andrai alla festa, resterai in casa questa sera"

"Zio Sergio mi darà il permesso"

"Zio Sergio è d'accordo con me. Non fare sceneggiate con lui perché questa volta non la passi liscia"

Grazia raggiungeva ogni volta i suoi obiettivi, inventando delle messe in scene assurde, sarebbe stata un ottima attrice di teatro.
Quella ragazzina a soli 15 anni era una peste.
Grazia guardò Salvatore con odio e si rinchiuse nella sua camera.
Salvatore scoppiò a ridere e raggiunse suo fratello

"Controllala stasera e non farla uscire"

"Quella ragazza è una stratega Salvatore escogiterà qualcosa"

"Se hai problemi chiamami"

Salvatore uscì dalla casa di suo fratello e tornò in chiesa.

Era mezzanotte quando in chiesa suonò il telefono.

"Pronto?"

Dal telefono sentiva ridere "Salvatore è scappata"

"Non dovevi controllarla?"

"Infatti sono entrato nella sua stanza e ho trovato un biglietto senti cosa ha scritto:
Zio Sergio ti voglio bene ma vado alla festa.
Dì al prete che non può impedirmi nulla, io faccio quello che voglio.
Ci vediamo domani. Grazia"

"Ci penso io domani a lei. Falla venire in chiesa"

Grazia tornò la mattina seguente, era rimasta a dormire a casa della sua amica.
Quando entrò in casa,trovò Sergio seduto a tavola leggendo un giornale.
Grazia gli si avvicinò e gli baciò una guancia.

"Ragazzina pensi di passarla liscia?"

"Si"

"Con me passi, ma fai colazione e una doccia e poi vai in chiesa"

"Nooo"

"Dai che ti accompagno"

Grazia entrò in chiesa, mancava poco alla celebrazione  della messa domenicale.
Salvatore vide Grazia e le fece cenno di avvicinarsi al confessionale da dove uscì una signora.
Grazia sbuffando si inginocchiò
"Nel nome del padre, del figlio, dello spirito santo,amen"

"Allora Grazia"

Grazia non dava retta a quello che diceva il suo prete, pensava solamente che non aveva commesso nessun peccato e non vedeva il motivo per cui doveva confessarsi.
Si alzò senza finire la confessione e andò via arrabbiata.
Camminava sulla spiaggia, adorava la sua Sicilia, amava guardare l'infrangersi delle onde contro gli scogli, lo credeva uno spettacolo della natura.
Senza spogliarsi si gettò in acqua e nuotò per un po'.
Uscì dall'acqua e corse a perdifiato

"Grazia che ci fai qui e bagnata? Ti prenderai un malanno"

"Scusa scusa, mi dispiace, perdonami, scusa"

Salvatore l'abbraccio "ma si che ti perdono, ti perdonerò sempre tutto ora entra o rischi di ammalarti"

Salvatore la portò nella stanza dove lei dormiva da piccolina con la sua perpetua e l'asciugò.

"Dormi qui domani mattina faccio venire zio Sergio"

"Scusa"

"Ehi non è successo nulla, ho sbagliato anch'io, a scuola sei la più brava e se qualche volta non vuoi andarci va bene. Ora dormi piccolina"

"Ti voglio bene"

"Anch'io Grazia, sei la cosa più importante della mia vita. Ma promettimi di non scappare più e dirmi sempre dove sei"

"Te lo prometto"

Era stata una promessa che aveva sempre mantenuto, non era più scappata da quella notte.
Avrebbe infranto la promessa solo undici anni dopo quando il suo cammino si sarebbe incrociato con i Lamberti.

ANGOLO AUTRICE: nel capitolo precedente si fa cenno a Grazia quando scappò in passato ed ecco qui l'episodio. Metterò molti stralci del passato di Grazia e anche degli altri protagonisti in modo da capire gli eventi.
Alla prossima!

SEGRETO INCONFESSABILE { STORIA SOSPESA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora