XXVIII(Passato)

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Londra, febbraio 1955

Erano già quattro anni che Lucia e Massimo erano a Londra.
Quattro anni erano bastati per far dimenticare a tutti la delusione che Lucia aveva procurato a Salvatore rifiutando la sua proposta di matrimonio. Almeno così loro pensavano.
Alessandro Lamberti aveva previsto un anno di lontananza da parte di suo figlio e Lucia, ma il loro soggiorno a Londra si era prolungato per ben quattro anni. Il loro era una specie di esilio, ma a Londra entrambi studiavano ed avevano raggiunto i loro obbiettivi.
Il padre di Massimo aveva deciso di far sposare suo figlio con Lucia ed erano ormai pronti per tornare a Capaci. Lucia e Massimo non tornavano a Capaci da anni, ed ora era giunto il momento. Entrambi sapevano che era anche giunto il momento di rivedere Salvatore che sapevano oramai prete.
Ma quella mattina Lucia era felice come non mai, e voleva dare la notizia al suo Massimo.

"Massimo sono incinta".

"Dimmi che non è vero".

"E' così".

"Lucia devi sbarazzarti di questo bambino, tra un mese torniamo a Capaci. Come farai a nascondere ciò? Mio padre ha acconsentito a questo matrimonio non rovinare tutto ora. Voglio tornare nella mia terra",

"E' nostro figlio".

"Lucia ascoltami, mio padre non accetterà mai ciò. Sbarazziamoci di lui, poi avremo tanti bambini ma ora no, non siamo nemmeno sposati. Tutti ti devono credere ancora vergine quando torneremo a Capaci nessuno sa che qui a Londra stiamo insieme. Tuo padre e il mio hanno detto a tutti che sei in America da tua zia".

"Non puoi farmi questo ti prego Massimo".

"Sbarazzati del bambino".

Lucia acconsentì, passo un mese e arrivò il momento di partire.

"Lucia perché non hai preparato le valige?"

"Non parto, farò nascere nostro figlio qui e lo crescerò sola".

"Tu non hai abortito?"

"No".

In quel mese Lucia aveva nascosto molto bene la sua pancia e poi il cambiamento era minimo, ma ormai era troppo tardi per abortire. Lei desiderava quel bambino e non l'avrebbe mai ucciso.Già amava quella creatura che cresceva nel suo ventre.

"Come hai potuto?"

"È nostro figlio. Come potevo ucciderlo?"

"Non posso tornare senza di te a Capaci mio padre ci aspetta insieme. Diremo che resteremo altri otto mesi qui, qualche giorno prima di partorire torneremo a Capaci e ci rifugeremo nella mia casa in campagna, partorirai e in seguito decideremo.
Se è maschio mio padre lo accetterà è pur sempre un erede, qualcosa ci inventeremo per giustificare la gravidanza".

"Se invece è femmina?"

"Sarà maschio e non avremo problemi".

"Ti amo Massimo".

"Anch'io ora vai a riposare, devo fare una chiamata ma sopratutto devo trovare un medico a Capaci che possa aiutarci".

Passarono i mesi e a fine settembre Lucia e Massimo tornarono a Capaci, nascondendosi in una piccola casa di campagna di proprietà di Massimo.

Il 2 ottobre 1955 Lucia diede alla luce la sua bambina.

"Dottore cos'è?"

"Massimo è una bambina".

"Non è possibile. Devo liberarmi di lei, non l'accetterà nessuno, e non posso rovinare il nome della mia famiglia".

Per tutti quelli che mi hanno seguito nel "club della frusta" con gli altri scrittori, vi annuncio l'idea di un nuovo progetto "Bondings", che questa volta trovate sul profilo di GalaCherea. Il mio personaggio è Iris. (Come ben sapete basta taggarmi in ogni commento ed io vi rispondo così come era nella scorsa storia😍, Lucas vi era piaciuto spero che vi piaccia anche Iris). Il primo capitolo di Iris è già online. Fatemi sapere cosa ne pensate.❤️
La storia è questa:

❤️La storia è questa:

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